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Carlo Ratti Associati ha presentato il progetto di riqualificazione del waterfront del lago della città svizzera, sviluppato con Mobility-in Chain e Italo Rota. Un’isola galleggiante per preservare la biodiversità e spazi dinamici in cui traffico privato e socialità urbana convivono e vengono riconfigurati secondo le esigenze Presentato il progetto di Cra-Carlo Ratti Associati per la città di Lugano. Due i temi progettuali: la realizzazione di un’isola verde galleggiante multifunzionale e la riqualificazione di un tratto importante del lungolago, ripensato in funzione pedonale e di socialità urbana. L’idea di Carlo Ratti – che ha lavorato con Mobility-in Chain e con Italo Rota per la consulenza artistica e che sfrutta le ricerche del Senseable City Lab del Mit sulla della guida autonoma e sui modelli di mobilità condivisa – parte dall’attuale situazione di congestione del lungolago: da qui l’idea di considerare questa striscia di terra come una zona di transizione tra la città e l’acqua. Render del lungolago di Lugano secondo la visione di Carlo Ratti Associati Un luogo in cui la strada si trasforma in spazio dinamico, riconfigurabile in base alle esigenze. La carreggiata stradale infatti potrà disporre, nei differenti momenti della giornata e secondo le esigenze, di una o due corsie o anche di nessuna e diventare, all’occorrenza, un campo di gioco oppure uno spazio di socialità. L’altro elemento centrale dell’intervento, oltre al mantenimento del valore storico del lungolago (il progetto è del 1863 e porta la firma di Pasquale Lucchini), è rappresentato dall’isola galleggiante: un collegamento fisico tra la città e il lago; un luogo verde accessibile, dotato di spazi pubblici tra cui un giardino per preservare la biodiversità del lago. Schemi degli spazi dinamici (strade, spazi pubblici, marciapiedi) del lungo La parola ai progettisti Per Carlo Ratti il progetto ha voluto offrire «un’opportunità per la città, sperimentando nuovi modi di fondere natura e spazio urbano. Un’occasione per portare innovazione in un contesto naturale e paesaggistico di qualità». Per Federico Parolotto, senior partner di Mic «la visione urbana di CRA di trasformare la frattura del lungolago in uno spazio reattivo e dinamico è stata supportata da dati e modelli scientifici sulla mobilità locale. Da qui sono nate le soluzioni di micro-mobilità, integrate alla mobilità privata, fatta di veicoli elettrici autonomi, segnaletica intelligente, arredo urbano reattivo, infrastrutture che producono energia pulita dall’assorbimento del calore e di nodi di mobilità grazie ai quali le persone possono selezionare il loro modo di trasporto preferito e condiviso». render img by CRA Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento