Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
La struttura è in legno e metallo, appoggiata su plinti in cemento. Il rivestimento esterno è in lamiera grecata in lega di alluminio e zinco, e in lamiera di alluminio; le pareti verso la baia sono completamente vetrate, con finestre scorrevoli a tutta altezza, in vetro laminato; il rivestimento interno è in cartongesso o pannelli di legno. La facciata a nord è completamente vetrata, con finestre scorrevoli a tutta altezza che permettono all’edificio di aprirsi completamente alla natura, facendo sì che il verde e la natura circostante diventino parte stessa dell’interno; i materiali e le finiture sono invece scelti in modo tale da accentuare le differenze tra l’interno e l’esterno. L’interesse principale dell’architetto nel concepire questo edificio era la creazione e sperimentazione di edifici per la produzione di massa. Particolare riguardo quindi è andato alle dimensioni, facilità di costruzione, scelta di materiali facilmente reperibili e poco costosi ed infine dimensioni che facilitassero il trasporto dell’edificio già completamente costruito, qualora fosse necessario movimentarlo. L’edificio si struttura come un kit di montaggio: è costituito da una serie di elementi prefabbricati da assemblare in opera, tramite operazioni semplici di assemblaggio a secco tramite incastri ed imbullonatura dei diversi elementi, rendendo le operazioni di costruzione dell’edificio semplici e rapide. Riferimenti bibliografici Arieff Allison, Burkhart Bryan (2002), Prefab, Gibbs Smith, Salt Lake City. Zanelli Alessandra (2003), Trasportabile trasformabile. Idee e tecniche per architetture in movimento, Libreria Clup, Milano. www.rocioromero.com www.fabprefab.com Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento