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Come si mantengono nel tempo le pavimentazioni di casa? La prima e fondamentale operazione è una pulizia adeguata e regolare delle superfici, da eseguire con i prodotti e le modalità giuste a seconda del materiale. Indice degli argomenti: Manutenzione ordinaria dei pavimenti: rivestimenti in legno Rivestimenti in ceramica Rivestimenti in cotto Pavimenti in laminato Rivestimenti continui in resina Quando si sceglie una pavimentazione si tende spesso a dare maggior importanza all’estetica del materiale, trascurando aspetti come la funzionalità, la facilità di pulizia e la necessità di manutenzione. È fondamentale approfondire tutte le caratteristiche principali del materiale scelto, soprattutto in relazione all’uso della stanza in cui verrà posato e alle nostre esigenze. Una pavimentazione scelta bene infatti, oltre che essere bella, è anche pratica, funzionale e durevole. Mentre la manutenzione ordinaria ha lo scopo di conservare nel tempo l’aspetto del pavimento, ma anche e soprattutto le sue prestazioni tecnico-funzionali; la manutenzione straordinaria, invece, si esegue in seguito ad una specifica problematica o ad usura eccessiva per ripristinare il rivestimento alle condizioni originarie. Per questo svolgere una regolare manutenzione ordinaria è utile a ridurre la necessità di eseguire interventi straordinari. La più importante, seppur banale, operazione di manutenzione ordinaria di un pavimento è la sua pulizia. Manutenzione ordinaria dei pavimenti: rivestimenti in legno Anche se molto spesso si ritiene il legno un materiale delicato e facilmente deteriorabile, occuparsi di un parquet non è così complicato. È chiaro che quando si sceglie una pavimentazione in legno si dovranno valutare comunque essenze e trattamenti di finitura idonei alla destinazione d’uso. Dopo di che, è sufficiente una regolare manutenzione e pulizia per assicurare una vita duratura al nostro pavimento in legno. Prima dei primi interventi di pulitura è importante verificare il tipo di finitura del parquet, che può essere trattato ad olio, a cera o a vernice. In generale, comunque, per il lavaggio si può usare l’acqua diluita con prodotti detergenti, ma per evitare indesiderati rigonfiamenti è sempre meglio usare stracci e panni non eccessivamente imbevuti. Un consiglio, inoltre, è quello di seguire la direzione delle venature del legno. La pulizia di un pavimento in legno trattato ad olio o a cera, richiede più interventi di ceratura all’anno. A tale scopo, esistono prodotti specifici che, stesi sul pavimento, vengono assorbiti e creano uno strato protettivo. Infine, per i parquet verniciati è necessario sostituire la ceratura con altri trattamenti specifici, eseguiti con prodotti dedicati. In ogni caso, non vanno mai usati abrasivi, spugne e prodotti eccessivamente aggressivi. Anche i pavimenti in legno eccessivamente rovinati possono essere ripristinati. Affidandosi ad un tecnico esperto, è possibile procedere con una rilamatura, una sorta di rasatura meccanica che avviene tramite ebrasione, per eliminare lo strato più superficiale e stenderne uno nuovo protettivo. In questo modo si possono eliminare tutti i solchi e i graffi. Rivestimenti in ceramica Le piastrelle in ceramica sono tra i prodotti più utilizzati per i pavimenti, grazie alla loro impermeabilità e scarsissima porosità. Per conservare nel tempo un pavimento in ceramica è meglio prestare attenzione alla caduta di oggetti pesanti o allo sfregamento di spigoli o parti di mobili che potrebbero graffiare le piastrelle. La regolare pulizia del pavimento in ceramica è molto semplice e può essere svolta con i detergenti presenti in commercio, un numero di volte alla settimana che dipende dall’utilizzo dell’ambiente. Anche per la ceramica è meglio evitare prodotti e spugne abrasive, così come non si dovrebbero utilizzare sostanza a base di acido fluoridico, che può danneggiare la pavimentazione. Per i pavimenti in grès il discorso è simile, anche se nel caso si tratti di prodotti molto resistenti, allora si possono usare prodotti contenenti detergenti più acidi. Le fughe, invece, rappresentano un punto maggiormente debole, in quanto più assorbenti. Per questo, oltre alla regolare pulizia, è possibile ricorre ad appositi prodotti per la protezione delle fughe, antimacchia e che creano uno strato impermeabile. Se una piastrella è deteriorata in modo eccessivo, rotta o graffiata, sarà necessario procedere con un intervento di manutenzione straordinaria, che generalmente richiede la sostituzione della piastrella. Sostituire una piastrella non necessariamente richiede il rifacimento del pavimento, purchè se ne abbiano a disposizione per la sostituzione. Rivestimenti in cotto I pavimenti in cotto sono più delicati e devono essere puliti e manutenuti con regolarità se non si vogliono compromettere le caratteristiche del rivestimento. Per la pulizia del cotto è fondamentale ricorrere ad un detergente neutro, che non contenga né alcool né ammoniaca. Dei prodotti eccessivamente aggressivi, infatti, possono rendere la superficie ancora più delicata e favorire il suo assorbimento di sporco ed eventuali liquidi. Per rendere il pavimento più luminoso si possono usare apposite cere e, inoltre, sarebbe preferibile asciugare il rivestimento con dei panni morbidi. Sono interventi di manutenzione straordinaria quelli svolti per riportare il cotto all’aspetto iniziale, che prevedono la pulizia, la rimozione di eventuali strati di cera (con prodotti solventi deceranti appositi), dei trattamenti per rimuovere eventuali tracce di umidità ed effluorescenze e, infine, la posa di un nuovo strato di cera liquida. In aggiunta si può valutare anche di usare degli impregnanti per le superfici porose, per creare un ulteriore strato protettivo. Pavimenti in laminato Il laminato è un materiale sempre più utilizzato per realizzare i pavimenti di casa in quanto ha un’ottima resa estetica, buone prestazioni di resistenza meccanica e all’usura e un costo moderato. Anche in termini di manutenzione il laminato non richiede interventi particolari, se non una pulizia regolare, con qualche piccola attenzione. Ad esempio è meglio non eccedere con l’utilizzo dell’acqua, ma usare solo la quantità necessaria, mescolata a detergenti delicati specifici per questo tipo di pavimentazione. Nel caso si formino macchie è meglio evitare ammoniaca o altri prodotti aggressivi. In mancanza di detergenti specifici, meglio usare soluzioni “naturali” mescolando acqua e aceto, oppure detergenti per i vetri o, addirittura, detersivo per i piatti. Rivestimenti continui in resina Anche se si tratta di pavimentazioni altamente resistenti e durevoli, le superfici in resina richiedono adeguata pulizia e manutenzione ordinaria. Come per tutte le altre tipologie di pavimentazione, una pulizia regolare è la base per la conservazione delle superfici. Polvere o altri materiali di piccolissime dimensioni che si depositano sulla pavimentazione possono essere molto deleteri a lungo andare e causare graffi. Per la pulizia si possono usare acqua e normali detergenti disponibili in commercio. Nel caso della resina, un prodotto eccessivamente aggressivo, ad esempio un solvente o un detergente contenente acidi, potrebbe intaccare soprattutto l’estetica del rivestimento, causando macchie e scolorimenti. Esistono, inoltre, specifiche cere da utilizzare per mantenere colore e aspetto del pavimento. Lo stesso risultato si può ottenere anche con dei dischi di lavaggio in feltro, con particelle diamantate micronizzate. Gli interventi di manutenzione straordinaria, invece, riguardano la riparazione del rivestimento o modifiche dovute, ad esempio, a cambi di destinazione d’uso. Per riparare graffi o altri danni si ricorre all’uso di appositi stucchi bicomponenti, disponibili in diverse colorazioni. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento