Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
L’elemento edilizio che sta tra la struttura portante orizzontale e la pavimentazione assolve alcune importanti funzioni. In base alla tecnica costruttiva e alle norme, quattro sono le tipologie: desolidarizzati, galleggianti, aderenti e radianti. I prodotti Mapei da impiegare nei diversi casi.Indice degli argomenti: Le quattro tipologie di massetto Attenzione alla posa Massetti Mapei Il massetto è un elemento edilizio che contribuisce a formare una pavimentazione e che funge da strato intermedio tra l’elemento portante e la pavimentazione stessa. È un elemento costruttivo di spessore variabile, che assolve a differenti funzioni. Serve infatti a rendere planare il piano di posa, ripartire i carichi sovrastanti, ricevere la pavimentazione superficiale finale. Viene anche impiegato per raccordare le quote dei vari ambienti di cui si compone un edificio. Di norma, lo spessore del massetto varia da 4 a 8 centimetri. Generalmente è composto di tre elementi, utilizzati in opportune proporzioni: legante (cemento o anidride o leganti speciali), inerte (sabbia e/o ghiaia) e acqua. Il dosaggio degli elementi varia in relazione all’ambiente esterno e all’uso. Spesso vengono usati additivi o altri materiali in aggiunta a quelli tradizionali. Le quattro tipologie di massetto In base alla normativa e alla tipologia costruttiva, i massetti sono classificati in quattro differenti categorie: desolidarizzati; galleggianti; aderenti; radianti (o riscaldanti). I massetti desolidarizzati Si definisce desolidarizzato il massetto svincolato dalla struttura mediante l’interposizione, tra la stessa e il massetto, di un elemento separatore (un foglio di polietilene a doppio strato o un isolante acustico). Anche lungo il perimetro delle pareti e attorno ai pilastri va posizionato uno strato di materiale comprimibile (tipo polistirolo espanso). Il massetto desolidarizzato deve avere uno spessore minimo di circa 4 centimetri. Diversi i vantaggi che si ottengono con questo tipo di massetto: le pavimentazioni sono svincolate dalla struttura e risentono meno delle deformazioni strutturali; i teli di polietilene e di Pvc (laddove impiegati e se di adeguato spessore) creano una barriera al vapore che impedisce la risalita dell’umidità dal sottofondo. Massetto galleggiante Quello galleggiante è un massetto desolidarizzato posizionato però su di uno strato comprimibile, come ad esempio l’ isolamento termico (pannelli di polistirene o polistirolo espanso) o acustico. Differisce dal massetto desolidarizzato in quanto viene realizzato al di sopra di un materiale comprimibile ed è sempre rinforzato mediante rete elettrosaldata. Lo spessore del massetto e le dimensioni della rete zincata posizionata nella sua mezzeria, sono funzione della classe di comprimibilità del materiale utilizzato per l’isolamento termico/acustico. La realizzazione del massetto galleggiante è una soluzione efficace per il rispetto dei limiti di legge previsti per il fonoisolamento contro i rumori di calpestio. Massetto aderente Il massetto aderente viene invece incollato direttamente alla struttura. In presenza di cemento armato e calcestruzzo il massetto viene incollato mediante l’impiego di resine epossidiche. Quando il massetto non viene sottoposto a carichi estremi è possibile impiegare una miscela di lattice, cemento e acqua. In generale, lo spessore del massetto non può essere inferiore al centimetro. Le soluzioni radianti Il massetto radiante (o riscaldante) incorpora l’impianto di riscaldamento. Per questo, tra i diversi tipi, rappresenta un’eccezione, in quanto si tratta di un impianto vero e proprio. Dal punto di vista tecnico il massetto deve avere, al di sopra dell’impianto, uno spessore minimo di 3 centimetri. Prima di procedere alle successive lavorazioni, per verificare il comportamento del massetto allo shock termico, occorre procedere all’accensione dell’impianto di riscaldamento. Lo spessore del massetto Lo spessore del massetto, che viene gettato sopra al sottofondo, cambia a seconda della tipologia dell’edificio ma, in linea di massima, va da 4 cm a 8 cm. Abbiamo pubblicato su Infobuild.it l’articolo “Massetto e sottofondo, a cosa servono e come sceglierli” in cui abbiamo approfondito il tema dello spessore del massetto e delle caratteristiche del massetto tradizionale e del massetto alleggerito, più utilizzato negli interventi di riqualificazione. Attenzione alla posa È importante eseguire la posa in luoghi non soggetti a sbalzi di temperatura, forte umidità e gelo, perché ciò comporterebbe la rottura di zone della pavimentazione. In genere si procede all’incollaggio del pavimento una volta che il massetto è completamente maturato. Posa malta premiscelata Topcem Pronto di Mapei Il massetto può essere è soggetto a crepe, che possono formarsi per diversi motivi: eccessivi sbalzi di temperatura durante la sua realizzazione, mancanza di adeguati rinforzi nei punti deboli del massetto (in prossimità dei pilastri o degli spigoli dei muri); mancata realizzazione di idonei giunti di dilatazione per contenere i movimenti del massetto e della pavimentazione soprastante. Massetti Mapei Topcem Pronto È una malta premiscelata pronta all’uso, a elevata conducibilità termica, a presa normale con ritiro controllato per la realizzazione di massetti a veloce asciugamento (4 giorni). Il rapporto di miscelazione prevede un sacco da 25 kg con 1,7 litri d’acqua.Il tempo di lavorabilità varia da 40 a 60 minuti. La pedonabilità si ottiene dopo 12 ore. Il tempo di attesa prima della posa è di 24 ore per la ceramica, 2 giorni per le pietre naturali, 4 giorni per pavimenti resilienti e in legno. L’umidità residua dopo 4 giorni è inferiore al 2%. L’applicazione avviene per battitura e staggiatura. Il consumo è di 18-20 kg/mq per centimetro di spessore in funzione del grado di costipamento. La conducibilità termica è di 2,008 W/mK. Le confezioni di Topcem Pronto sono in sacchi da 25 kg. Mapecem Pronto È una malta premiscelata pronta all’uso per massetti a presa e ad asciugamento rapido (24 ore) a ritiro controllato. Il rapporto di miscelazione è pari a un sacco di Mapecem Pronto da 25 kg con circa 2,2 litri d’acqua. Il tempo di lavorabilità è di 20-30 minuti. La pedonabilità è di 2-3 ore. Il tempo di attesa prima della posa è di 3 ore per ceramica e pietre naturali, di 24 ore per resilienti e legno. L’umidità residua dopo 24 ore è inferiore al 2%. L’applicazione avviene per battitura e staggiatura. Il consumo è di 20 kg/mq per centimetro di spessore. La confezione di Mapecem Pronto è in sacchi da 25 kg. Novoplan Maxi È un livellante cementizio a elevata fluidità, alta conducibilità termica, fibro-rinforzato, a rapido indurimento per spessore da 3 a 40 millimetri, specifico per pavimentazioni riscaldanti-raffrescanti. Si utilizza a saturazione degli impianti di riscaldamento-raffrescamento a pavimento a basso spessore e per livellare pavimenti riscaldanti esistenti di ogni tipo. Il tempo di lavorabilità è di 30-40 minuti. Lo spessore applicabile per mano è da 3 a 40 millimetri. La pedonabilità si ottiene in 3 ore. I tempi di attesa prima dell’incollaggio sono di 12-24 ore per pavimenti ceramici e in pietra naturale non sensibili all’umidità, 2 giorni per ogni centimetro di spessore realizzato per pavimenti sensibili all’umidità. L’applicazione avviene mediante spatola, racla, staggia livellatrice, pompa. Il rapporto di miscelazione è di 16-18 parti di acqua per 100 parti di peso. Il consumo è di 1,8 kg/mq per millimetro di spessore. La conducibilità termica è di 1,727 W/mK. La confezione è in sacchi da 25 kg. Ultraplan Maxi Lisciatura autolivellante a indurimento ultrarapido per spessori da 3 a 40 millimetri. Viene applicata per pavimentazioni interne, rivestimenti in ceramica, materiali lapideo, resilienti e legno. Il tempo di lavorabilità è di 30-40 minuti. Lo spessore di applicazione varia da 3 a 40 millimetri. La pedonalità si ottiene in circa 3-12 ore in funzione dello spessore. Il tempo di attesa prima della posa varia da 3-4 ore a 12 ore per ceramica e pietre naturali stabili e non sensibili all’umidità, da 12 a 72 ore per resilienti e legno, sempre in funzione dello spessore. L’applicazione avviene a spatola o a pompa. È di colore grigio. Il consumo è di 1,7 kg/mq per millimetro di spessore. La confezione di Ultraplan Maxi è in sacchi da 25 kg. Altri articoli tecnici realizzati in collaborazione con Mapei Ceramica e grande formato. Quale adesivo? 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