Minibond per le costruzioni

La proposta Ance per far ripartire il settore dell’edilizia: prendere ad esempio la Lombardia

minibond

 

Per il real estate due potrebbero essere i campi di applicazione di questo strumento finanziario:

  • gli investimenti nel miglioramento energetico del patrimonio immobiliare nazionale
  • gli interventi di riqualificazione urbana (oltre, naturalmente, le operazioni di sviluppo immobiliare).

Per le operazioni di retrofitting degli immobili, il profilo rischio-rendimento di questi interventi è ragionevolmente contenuto e il tempo di rientro è mediamente compreso tra i 7 e i 10 anni, due caratteristiche che potrebbero incontrare il favore degli investitori. L’altro campo in cui questi titoli potrebbero essere emessi è la riqualificazione dei centri urbani, un’attività senza dubbio con un profilo di rischio più complesso da valutare ma che potrebbero avere un ritorno molto elevato, anche in termini sociali.

Con il varo del nuovo sistema di valutazione del merito di credito, il Fondo di Garanzia può costituire un punto di riferimento importante per le imprese che vogliano emettere titoli, soprattutto per quei settori, come le costruzioni, che maggiormente hanno subito il credit crunch.

Ma è altrettanto importante la sinergia che il Fondo potrà creare con altri soggetti attivi sul territorio. Per esempio, alcune Regioni, come la Lombardia, hanno sviluppato dei progetti finalizzati a facilitare la diversificazione delle fonti finanziarie a disposizione delle imprese.

Finlombarda ha varato da poco un plafond (120 milioni di euro) finalizzato ad assistere le imprese lombarde nelle fasi di emissione dei minibond: la finanziaria regionale è disponibile ad acquistare una parte dei titoli emessi (sino ad massimo del 40% dell’importo delle obbligazioni proposte in emissione da una singola impresa, a condizione che il soggetto emittente sia in grado di raccogliere impegni di sottoscrizione sulla parte rimanente, direttamente o indirettamente) e a rimborsare una parte delle spese legate alla quotazione dei titoli. L’intervento di Finlombarda è, comunque, condizionato dall’analisi del rating sul soggetto emittente, in base ad alcuni parametri economico-finanziari.

Sarebbe importante che tra Finlombarda e il Fondo di garanzia si creasse una collaborazione in modo che le imprese che incontrano maggiori difficoltà nell’emissione, come quelle del sistema delle costruzioni, vengano accompagnate sui mercati per rendere possibile una vera e propria diversificazione delle fonti di finanziamento.

Sarebbe importante, inoltre, valutare la possibilità di estendere questa esperienza anche ad altre Regioni italiane, facendo anche leva sulle risorse europee.

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