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Indice degli argomenti Toggle A cosa servono i miscelatori?Come funzionano i miscelatori per bagno e cucinaDove installare il miscelatoreL’innovazione nei miscelatoriMiscelatori di designRiduzione dei consumi, idrici ed energeticiMiscelatori per bagno e cucina da produzione sostenibile La rubinetteria del futuroNuovi miscelatori – Rassegna prodotti Wave di DuravitTara Ultra di DornbrachtSlide FIMA Carlo FrattiniLina Clear Water di FrankeIncanto di GRAFFSmartControl di GroheGusto di Ideal Standard Kludi-Nova Fonte PuraSorgente di NobiliIndustrial Job di PalazzaniSablier di Zucchetti Elementi imprescindibili nella progettazione degli ambienti tecnici, i miscelatori per bagno e cucina assolvono a una funzione pratica – erogare acqua calda e fredda –, che sottende però anche fattori di efficienza e di design. Sempre più sofisticati, si avvicinano formalmente a dei gioielli metallici, rivelandosi all’utilizzo vere e proprie piccole macchine intelligenti. A cosa servono i miscelatori? Apparecchi idraulici ormai molto diffusi nei locali tecnici della casa, i miscelatori permettono di scegliere prima della loro attivazione il grado di calore dell’acqua desiderato, in modo sia preciso sia empirico, a seconda della tipologia, basandosi sulla regolazione del flusso mediante un comando manuale, che può essere a leva, a manopola, a pulsante. I modelli termostatici, più sofisticati e di maggiore utilizzo soprattutto nelle docce, sono in grado di mantenere costante una precisa temperatura durante tutto il periodo di utilizzo, compensando in modo automatico le eventuali variazioni di temperatura o di pressione dell’alimentazione. Che differenza c’è tra rubinetto e miscelatore? A differenza dei rubinetti tradizionali, con due manopole distinte per acqua calda e fredda, i miscelatori per bagno e cucina erogano un flusso regolato da un solo comando. Si tratta di una prerogativa che ha nel tempo quasi sostituito i prodotti classici, grazie alla praticità di utilizzo, all’immediatezza nell’avere la temperatura desiderata e di conseguenza alla riduzione dei consumi. Come funzionano i miscelatori per bagno e cucina I modelli di miscelatori per bagno e cucina più comuni funzionano con una cartuccia, ovvero un cilindro plastico interno sostituibile entro cui stanno due dischi ceramici con fori calibrati, che ruotando (su impulso di leva o manopola esterna) mescolano acqua calda e fredda convogliandola poi alla bocca di uscita. Al posto della cartuccia ci può essere una valvola termostatica, che compie la stessa operazione in base però a un grado esatto di temperatura preimpostata: più precisa, reagisce velocemente alle eventuali variazioni di calore e di pressione dell’impianto, regolando automaticamente il mix desiderato. Dove installare il miscelatore La posizione di un miscelatore dipende molto dal tipo di lavello o di lavabo scelti. Alcuni di essi hanno infatti il foro di installazione già predisposto, altri invece – come quelli a bacile da appoggio – non prevedono che il rubinetto sia integrato, ma vada al contrario posto separatamente, sul piano sottostante che regge il lavandino o a parete. In cucina, nelle soluzioni a due vasche, conviene che il rubinetto sia posizionato al centro, al fine di sfruttare in modo ottimale tutta la superficie operativa, a meno che non sia dotato di doccetta estraibile. In bagno, la posizione del miscelatore attorno al lavabo può variare, a seconda del modello, del gusto e delle abitudini: centrale o laterale, integrato o meno, è importante però che sia correttamente distanziato dai bordi, in modo da lasciare il giusto spazio per lavarsi le mani. L’innovazione nei miscelatori Settore in continua evoluzione, quello dei miscelatori è un ambito in cui la ricerca spazia tra funzionalità e design, senza dimenticare l’aspetto sensoriale legato al contatto con uno degli elementi naturali primordiali. All’affinamento ergonomico, votato a uno studio sempre più attento del rapporto con il corpo umano e alla semplificazione dei gesti, corrisponde l’avanzamento tecnologico, che fa sì che i modelli integrino funzionalità degne di sistemi ben più complessi. Non è raro infatti ormai trovare apparecchi intelligenti, capaci di rispondere al controllo vocale o ai comandi di una app, offrendo un’esperienza più immediata e intuitiva, al pari di quella dei miscelatori con comandi touch o a sfioro, da aprire e chiudere semplicemente anche con il gomito o il polso, se si hanno le mani occupate o sporche. Superato ormai ogni ostacolo tecnico nell’avere la temperatura perfetta al momento giusto – i miscelatori da cucina di ultima generazione sono in grado di offrire acqua minerale o addirittura bollente istantanea – la personalizzazione, oltre che sull’ampliamento dei materiali, delle finiture e dei colori, porta all’arricchimento degli accessori: doccette estraibili a getti differenziati, filtri per depurare l’acqua, dispenser di sapone o detersivo, illuminazione a led… Miscelatori di design Il mutamento del gusto oltre che delle abitudini e dei modi di vivere le abitazioni ha velocemente trasformato anche l’estetica dei miscelatori per bagno e cucina, sempre più simili ad oggetti preziosi, dal design elegante, declinati in finiture superficiali sofisticate o arricchiti da dettagli materici inusuali. Minimalisti o ispirati al passato, in stile industriale oppure vintage, si distinguono per una decisa personalità, che li rende protagonisti. Alle tradizionali superfici lucide o opache si affiancano varianti cromatiche quasi impensabili – come il nero opaco, i colori pastello o l’oro rosa – e lavorazioni tipiche dell’alto artigianato. E agli intramontabili ottone e acciaio, maggiormente resistente e igienico, oltre che inossidabile, vengono accostati il legno, il marmo, la resina. Riduzione dei consumi, idrici ed energetici Nell’ottica ormai condivisa del rispetto ambientale, le aziende produttrici stanno adeguando anche i miscelatori, introducendo tecniche per il risparmio idrico ed energetico sempre più avanzate. Ai comuni aeratori di flusso, che arricchiscono d’aria l’acqua nel punto di erogazione, riducendone la quantità ma rendendo il getto comunque pieno, si aggiungono così sistemi di limitazione della portata di liquido, che tagliano sensibilmente lo spreco (fino ad oltre la metà rispetto a soluzioni tradizionali) senza compromettere la gradevolezza del contatto e l’efficienza di utilizzo. Inoltre, per controllare il numero di richieste involontarie o inutili di acqua calda (implicanti una conseguente sollecitazione della caldaia o dell’impianto di gestione dell’acqua sanitaria con spreco energetico e emissioni di CO2), alcuni modelli sono dotati di comandi che all’apertura prevedono sempre comunque solo freddo. Miscelatori per bagno e cucina da produzione sostenibile L’attenzione ecologica da parte delle aziende di settore si sta focalizzando anche sui processi produttivi e sulle materie prime utilizzate. Se il comparto è già in grado di recuperare acque e scarti e di rifondere ottone e acciaio (in tal caso le percentuali si aggirano sull’80-90%), ora lo sforzo si è spostato sull’eliminazione di fasi lavorative e materiali dannosi per la salute sia del pianeta sia dell’uomo. Alle cromature tradizionali esavalenti si stanno sostituendo finiture “cromo zero”, tra l’altro spesso meno energivore, e finiture PVD (physical vapour deposition) extra resistenti e colorate, ottenute per evaporazione di metalli come ad esempio il titanio, in camere appositamente pressurizzate, che non producono scarti; gli spessori metallici si assottigliano senza perdere in durata e resistenza e le verniciature a polvere perdono i solventi. Una maggiore consapevolezza ecologica rivelata anche dalla spinta verso lo sviluppo di soluzioni che allunghino la vita di prodotti e accessori: esemplari in tal senso le cartucce di ultima generazione, capaci di durare ben oltre quanto stabilito dalle normative, o le già citate superfici ottenute con la tecnica PVD, dieci volte più resistenti delle tradizionali cromature. La rubinetteria del futuro Il tema della gestione dell’acqua nelle nostre case è ormai all’ordine del giorno. Così, per coinvolgere i designer di domani, le scuole di progettazione stringono dei patti con le aziende, al fine di sensibilizzare le nuove generazioni nella definizione di quelli che potrebbero essere scenari e prodotti futuri. Nobili ha promosso con POLI.design il workshop Domesticità per gli studenti del master di Interior Design della Scuola Politecnica di Design di Milano, curato dai docenti Giulia Gerosa, Andrea Manfredi, Angela Mazzotti. “Consideriamo un privilegio mettere la nostra esperienza al servizio dei progettisti di domani – ha sottolineato Giorgio Nobili, responsabile marketing dell’azienda –, per lavorare a nuovi concept non tanto di singoli prodotti, quanto di nuovi modi di abitare lo spazio. Intendiamo infatti sostenere competenze globali, una progettualità che ci aiuti a guardare al futuro”. Anche Rubinetterie Treemme è stata coinvolta da POLI.design, nell’organizzazione del workshop Ad Aquam, prima tappa di una collaborazione mirata allo sviluppo di rubinetti innovativi e sostenibili. Sei i progetti presentati dagli studenti del Politecnico di Milano, seguiti dai docenti Matteo Ingaramo e Federico Elli, con l’assistenza di Emanuel Pacelli e il coordinamento di Eugenia Chiara. Gli elaborati degli studenti del Politecnico di Milano partecipanti al workshop Ad Aquam sono stati giudicati da Treemme, da addetti ai lavori e dai visitatori dell’ADI Design Museum durante Milano Design Week 2024. SLOT, progetto vincitore del workshop Ad Aquam SLOT di Cayetana Galán González, Carlos García Corredor, Luca Matturro, Itziar Telleria Flores, progetto risultato vincitore del workshop Ad Aquam pensato per l’ospitalità di fascia alta, è un rubinetto che migliora il sistema di avviamento a freddo. Il design ne rende intuitivo l’utilizzo, favorendo il risparmio idrico ed energetico, con un’attenzione per la sostenibilità ambientale e anche per i costi. Nuovi miscelatori – Rassegna prodotti Wave di Duravit Miscelatore monocomando Wave di Duravit – ©foto Duravit AG Il miscelatore monocomando Wave di Duravit, disponibile in diverse dimensioni e finiture, integra la funzione AirPlus per un getto morbido e pieno utile a risparmiare acqua e il rompigetto EasyClean, con filtro di silicone, per depositi di sporco e calcare facilmente rimovibili. Inoltre, con MinusFlow la portata è limitata a 3,5 l/min. per ridurre ulteriormente il consumo e con FreshStart la manopola in posizione centrale eroga solo acqua fredda, risparmiando sui costi energetici e tagliando le emissioni di CO2. L’abbinamento con i lavabi della serie Bento Starck Box permette di separare intelligentemente le aree umide da quelle asciutte, tenendo tutto il necessario a portata di mano. Tara Ultra di Dornbracht Tara Ultra di Dornbracht Per la cucina, Tara Ultra di Dornbracht unisce al disegno moderno, contraddistinto dalla leva pronunciata ad angolo retto e dalla bocca alta e slanciata, la funzionalità assolutamente professionale. Disponibile in diverse versioni – monocomando, a due fori, con doccetta ad estrazione pull-down o a sgancio, pot-filler sopra al piano cottura – è declinato in undici finiture, tra cui le nuove Ottone (oro 23 kt), Champagne (oro 22 kt) e cromo spazzolato. Slide FIMA Carlo Frattini Slide FIMA Carlo Frattini Il miscelatore Slide (design Davide Vercelli) di FIMA Carlo Frattini introduce una nuova modalità di apertura, rispetto al classico movimento di sollevamento: il suo meccanismo di scorrimento di due porzioni cilindriche su un piano inclinato permette infatti di regolare il flusso dell’acqua con una semplice pressione verso il basso (o verso il muro nella versione a incasso nella parete). Il corpo cilindrico di acciaio inox 316 spazzolato può essere declinato in diverse tonalità e, per una maggiore personalizzazione, gli elementi del comando sono disponibili anche di marmo, legno o resina dall’effetto decorativo (tartarugato, madreperlaceo…). Collection Manufatto, manopola Foglia In occasione del Salone del Mobile.Milano 2024 l’azienda ha presentato anche la capsule collection Manufatto, serie esclusiva del miscelatore con le manopole Foglia, Cesellatura, Taglio, Martellatura ideate dall’artista Fabio Lissi, ispirate alle tecniche di lavorazione dell’alta oreficeria. Lina Clear Water di Franke Lina Clear Water di Franke Grazie al sistema certificato Carbon Block, il miscelatore Lina Clear Water di Franke, in versione cromata o Black Matt, eroga acqua pura filtrata in due fasi: una prima che rimuove i sedimenti fino a 10micron, oltre ad inibire il passaggio di batteri, e una seconda che arriva a rimuovere le scorie indesiderate fino a 0,5micron, abbattendo tra l’altro VOC e metalli pesanti. Il tutto risolto con un filtro di piccole dimensioni alloggiato sotto al lavello, della durata di 12 mesi e certificato FDA per utilizzo alimentare. Incanto di GRAFF Incanto di GRAFF La collezione Incanto di GRAFF include diverse tipologie di rubinetteria per il lavabo, ingegnerizzate nel segno di una eleganza estetica minimale e di una palette di finiture preziose, che includono l’oro lucido o spazzolato 24 kt e il PVD oro rosa. SmartControl di Grohe SmartControl di Grohe SmartControl di Grohe si controlla con un semplice tocco di pulsante, permettendo di attivare o interrompere il flusso dell’acqua anche con il gomito o il polso, quando le mani sono occupate o sporche. Invece, ruotando il medesimo pulsante si controlla la portata del getto, passando da una portata eco-sostenibile a una più potente, mentre girando la ghiera sul corpo del miscelatore si regola la temperatura. La doccetta estraibile, a due tipi di getto, ha il supporto magnetico calamitato, che ne assicura l’aggancio perfetto al termine dell’utilizzo. Tre i modelli formali disponibili e altrettante le finiture superficiali. Gusto di Ideal Standard Gusto iMX di Ideal Standard – ©foto Carlo William Rossi + Fabio Mureddu La gamma di miscelatori da cucina Gusto (design Roberto Palomba) di Ideal Standard si articola nelle due famiglie Round, dal disegno curvilineo, e Square, dal profilo squadrato, entrambe proposte in svariati modelli con diverse funzioni. Tra le quali l’innovativa iMX, che integra nella bocca del miscelatore un dispenser di sapone o detersivo (attivabile da pulsante posto all’estremità del corpo), che consente di avere un detergente sempre a portata di mano, senza ingombrare il piano del lavello. La cartuccia FirmaFlow®+ garantisce oltre 750.000 cicli di utilizzo, mentre la funzione LightMove® assicura una regolazione fluida e precisa del flusso e della temperatura dell’acqua, erogata per la maggior parte dei modelli a 9 l/min, per ridurne il consumo. Semplice da montare senza attrezzi con il sistema EasyFix+ (che dimezza il tempo di installazione), la gamma oltre al classico cromato include diverse finiture PVD, superfici metalliche di qualità superiore. Kludi-Nova Fonte Pura Kludi-Nova Fonte Pura Kludi-Nova Fonte Pura di Kludi ha finiture frutto di processi innovativi: verniciatura a polvere (poliuretano extrafine e resina epossidica) caricata elettrostaticamente priva di solventi per le tonalità pastello e colorate opache, PVD per le superfici lucide. Sorgente di Nobili Sorgente di Nobili Il rubinetto da cucina all in one (“frizza e bolle”) Sorgente di Nobili filtra e scalda l’acqua riducendo le sostanze che ne alterano odore o gusto, come ad esempio il cloro e i metalli pesanti, limitando anche la formazione di calcare. La tecnologia, nascosta sotto al lavello (estremamente compatta, dato che le misure d’ingombro sono 52x44x20 cm), eroga liquido a temperatura ambiente, refrigerata a temperatura personalizzabile tra i 4°C e i 10°C, effervescente o bollente. Quest’ultima possibilità, che velocizza la preparazione di cibi e bevande, è istantanea, pertanto evita lo spreco e taglia i tempi rispetto ai più tradizionali bollitore o pentola su piano cottura. Via app da smartphone è possibile bloccare l’erogazione dell’acqua bollente o regolarne temperatura e grado di effervescenza, per ulteriore sicurezza, nonché verificare la capacità di filtro e bombola di CO2 e decidere la quantità di liquido erogabile per ogni tipo. Disponibile in più finiture, il miscelatore è realizzato in ottone a bassa percentuale di piombo, con cartuccia Nobili 35 WIDD resistente a una pressione oltre i 70 bar. Industrial Job di Palazzani Industrial Job di Palazzani Omaggio all’arte dell’ingegneria, Industrial Job (design Andrea Zani) di Palazzani, come il resto della produzione dell’azienda è cromato con processi totalmente privi di sostanze dannose per l’uomo (“cromo zero”) e successivamente finito con la Palazzani PVD Color Technology, che garantisce ulteriore resistenza e omogeneità cromatica, oltre che valenza estetica. Un risultato ottenuto con l’ausilio di specifici macchinari per prove di corrosione (in nebbia salina neutra – 250 ore), climatiche (da -30 °C a + 130 °C) e spessore del materiale depositato, secondo le più stringenti normative internazionali. Sablier di Zucchetti Sablier di Zucchetti – ®foto Jonas Marguet Sablier (design Monica Armani) di Zucchetti nasce da un nuovo modo di lavorare l’acciaio AISI 316L, tradizionalmente impiegato per forme squadrate e lineari. Ispirato formalmente alla clessidra, da cui prende il nome in francese, si distingue per linee morbide e organiche e per una inedita finitura sabbiata, dall’effetto opaco, declinata in diverse finiture. ®foto Jonas Marguet Dispositivi ad hoc limitano la portata dell’acqua, per garantire il risparmio energetico. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento