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Nell’era dell’attenzione all’ambiente, molte capitali del mondo costruiscono i propri neo-nati templi della cultura sul concetto di continuità tra costruito e non costruito e tra vecchio e nuovo. Le prossime attese aperture: il Bauhaus Museum Dessau, GES -2 a Mosca, National Museum of Art, Architecture and Design a Oslo GES 2, Mosca – credit @RPBW Indice degli argomenti: Bauhaus Museum Dessau GES -2 Mosca National Museum of Art, Architecture and Design di Oslo Parlano alla sensibilità dell’uomo, ne custodiscono memoria e cultura, hanno l’obiettivo di far pensare e condurre a nuovi punti di vista, e allora, loro per primi hanno l’obbligo morale di cercare un dialogo con l’ambiente in cui si inseriscono, sia lo spazio verde che quello già edificato. Bauhaus Museum Dessau L’8 settembre 2019, in occasione del centenario della nascita del Bauhaus, inaugura l’atteso Bauhaus Museum Dessau, nuova struttura adiacente all’edificio scolastico di Dessau, icona della scuola di architettura e design fondata da Walter Gropius nel 2019, Staatliches Bauhaus, oggi patrimonio dell’Unesco. Bauhaus Museum Dessau, credit Gonzalez Hinz Zabala © 2016 Di ispirazione chiaramente razionalista, si ispira al razionalismo della scuola di Gropius e al motto di un altro grande razionalista, Mies Van der Rohe: “less is more” e conterrà la collezione completa della Bauhaus Dessau Fondation. L’autore del progetto è Gonzalez Hinz Zabala, dello studio catalano addenda architects. credit Gonzalez Hinz Zabala © 2016 Per dirla con le parole degli architetti utilizzate a caratteri cubitali sul sito per descrivere il progetto: “Facendo riferimento ad alcune caratteristiche specifiche dell’edificio Bauhaus di Dessau – il muro di facciata vetrato, il ponte a due piani e l’impressione generale di trasparenza, leggerezza e planarità – il nuovo museo incarnerà un manifesto della cultura contemporanea che potrebbe essere descritto più accuratamente come “bassa risoluzione al suo meglio”. Una monumentale scatola nera monolitica sotto una conchiglia di vetro ospiterà la collezione permanente. Apparentemente sospesa sopra la terra, la struttura crea una nuova e inaspettata piazza pubblica al piano terra, che incorpora un cancello trasparente al parco pubblico adiacente”. credit Gonzalez Hinz Zabala © 2016 Il vetro è chiaramente un elemento di continuità e comunicazione tra interni e ambiente circostante, ma non è l’unico fattore “inclusivo” del progetto in questo territorio: anche la posizione del nuovo museo, infatti, al centro del parco dell’urbanizzazione di Dessau, è un chiaro tentativo di collegare in maniera fluida la porzione costruita della città con l’area naturale. GES -2 Mosca GES -2, credit @RPBW E c’è grande attesa anche per l’inaugurazione del GES -2, colossale progetto di Renzo Piano Building Workshop per la riqualificazione della centrale elettrica dell’area Ottobre Rosso a Mosca, non distante dal Cremlino, che sarà uno trai più grandi poli museali del mondo, con i suoi 20.000 mq, su un’area complessiva di 27.500 mq (lo spazio espositivo sarà di 5.000 mq, l’auditorium avrà 300 posti a sedere e vi saranno anche una libreria, un polo educativo e un giardino esterno). GES -2, credit @RPBW Un’esperienza artistica ma anche sociale e culturale, con focus sulle arti visive, dello spettacolo, musica e sostenibilità, grazie al lavoro del V-A-C (Victoria Art of being-contemporaneo). Un centro multimediale in combinazione con spazi diversi il cui obiettivo principale è quello di far sentire i visitatori a proprio agio e offrire loro le coordinate architettoniche necessarie per sapersi muovere subito in competa autonomia. credit @RPBW Il progetto, inoltre, riporta a funzionare i 4 camini in mattoni presenti sul sito, ma in maniera del tutto inedita: grazie a un approccio consapevole, i nuovi camini (in origine quattro tubi inquinanti), si trasformano in quattro eccezionali dispositivi di ventilazione naturale, catturando l’aria pulita a 70 metri di altezza e riducendo i consumi energetici. E nella parte occidentale del sito, un giardino di sculture lascia progressivamente il posto a centinaia di alberi piantati in un paesaggio scolpito. credit @RPBW National Museum of Art, Architecture and Design di Oslo Infine nel 2020 aprirà il nuovo National Museum of Art, Architecture and Design di Oslo che riunirà la Galleria Nazionale, il Museo d’arte Contemporanea e il Museo del Design Industriale. credit @MIR (illustr)/ Statsbygg L’imponente scultura monolitica ideata da Kleihues + Schuwerk Gesellschaft von Architekten vuole armonizzarsi con gli altri edifici importanti della città come il municipio e la fortezza di Akershus. E così questo enorme edificio di pietra (area di edificazione 54.600 mq) sormontato da un volume traslucido della sala alabastro (3.200 mq), al terzo piano, non compete con il municipio e con gli altri edifici preesistenti lungo il mare, ma nella sua compostezza infonde tranquillità. credit @MIR (illustr)/ Statsbygg “Firmitas era un termine usato nell’antichità per definire una delle qualità più importanti per un edificio: dovrebbe essere solido e duraturo”, spiega l’architetto Klaus Schuwerk. “Viviamo in un’epoca che produce cose che diventano presto obsolete e che vengono rapidamente scartate. Questo è profondamente non ecologico. Un museo rappresenta la memoria collettiva della società a cui appartiene, valori importanti per le generazioni future”. credit @MIR (illustr)/ Statsbygg “La longevità di un edificio museale diventa quindi doppiamente importante. I materiali dovrebbero resistere alla prova del tempo, in modo che l’edificio possa invecchiare con patina e dignità. L’atemporalità è in molti modi introvabile. Tutti gli oggetti sono contrassegnati dal loro tempo. Ma se cerchiamo di evitare il sensazionale e di cercare qualità eterne, questo edificio potrebbe benissimo diventare un simbolo delle aspirazioni più profonde della nostra generazione. Questa è l’ambizione per il nuovo Museo Nazionale”. credit @MIR (illustr)/ Statsbygg Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento