Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Lo Hudson Yard, imponente complesso residenziale e commerciale sulla sponda occidentale di Manhattan che inaugura a breve, è l’occasione per riflettere sugli importanti sviluppi edili della città negli ultimi anni e sui cambiamenti radicali del suo skyline Che New York fosse vocata al cambiamento e alla continua innovazione si sapeva, sta scritto nel suo dna oltreché nel nome. Eppure non smette mai di sorprenderci, dal 2001 ad oggi il suo skyline è cambiato in maniera radicale, a partire proprio dalla sua parte offesa, dove adesso svetta la Freedom Tower, sede del One World Trade Center (Lower Manhattan), un edificio di 1.776 piedi, come l’anno d’indipendenza degli Stati Uniti, che oggi è il sesto più alto del mondo. E poco importa che dallo studio più recente di Douglas Elliman Real Estate e Miller Samuel (due colossi del mercato immobiliare americano) emerga un calo di quasi il 25% delle compravendite nel primo trimestre 2018. A New York si continua a costruire, mattone dopo mattone e a riqualificare aree con poca personalità, basta pensare all’High Line Park (Chelsea), progettato sulla porzione in disuso della ferrovia sopraelevata, lungo il lato occidentale di Manhattan. Oggi è sede di eventi e manifestazioni artistiche e culturali, come la grande mostra collettiva En Plein Air, che dal prossimo aprile al marzo 2020 presenta opere commissionate ad artisti di fama internazionale come Daniel Buren, Vivian Suter, Ryan Sullivan. E in aprile è prevista anche l’apertura della più recente sezione del parco, il Plinto, dedicata esclusivamente all’arte visiva. Sempre in questa zona, nel 2015 è stata inaugurata la nuova sede del Whitney Museum of American Art, su progetto di Renzo Piano e, parlando di grandi nomi, il complesso residenziale di lusso 520 West 28th St di Zaha Hadid Architects, attorno a cui hanno aperto decine di gallerie d’arte. Complesso residenziale 520 West 28th St di Zaha Hadid Architects – Credit Hufton+Crow Santuari urbani del lusso, dove si mischiano i materiali più diversi, come nel 152 Elisabeth Street (stavolta in Lower Manhattan), di Tadao Ando, dove luce, ombra e acqua fluiscono nella struttura dal retaggio grezzo in acciaio, vetro e cemento. Anche qui residenze di alto livello, con interior firmato Michael Gabellini che per le rubinetterie di bagni e cucine ha scelto il marchio italiano Cea. 152 Elisabeth Street Hudson Yards E si potrebbe continuare per molto ancora. Limitiamoci allora a parlare del più recente intervento, quello che si prefigura come il più grande progetto di edilizia privata della storia del Paese e uno dei maggiori interventi urbani dai tempi del Rockefeller Center: lo Hudson Yards. La prima pietra è stata posata nel 2006 e la sua inaugurazione è prevista a breve. Oltre un milione e mezzo di mq, tra spazi residenziali e commerciali, più di 100 negozi, una quantità ancora da definire di ristoranti e 4.000 abitazioni. Nel nuovo Hudson Yards più 100 impianti tra ascensori e scale mobili di thyssenkrupp Elevator assicureranno la mobilità di oltre 50.000 persone al giorno, in un’area di circa 130.000 mq. Chi visita New York da oggi non potrà ignorarlo: The Shed, il centro artistico e culturale di New York che richiamerà, da aprile, gli appassionati di spettacolo, arti visive e cultura popolare; 14 acri di spazio pubblico aperto; una scuola pubblica da 750 posti e un Equinox Hotel con più di 200 camere, tutte offerte e servizi impareggiabili per residenti, dipendenti e ospiti. Una volta pienamente operativo, lo sviluppo contribuirà con circa 19 miliardi di dollari all’anno al prodotto interno lordo (PIL) della città di New York, pari al 2,5% del PIL della città. 10 Hudson Yards si trova all’angolo nord-ovest della 30th Street e 10th Avenue. La torre (LEED Platinum) è stata progettata dagli architetti Kohn Pedersen Fox Associates (KPF) e si erge per quasi 85 metri. Offre viste panoramiche di là dalla città e il fiume Hudson e grazie alle vetrate (dal pavimento al soffitto) che circondano gli interni senza colonne, progettati per ospitare uffici moderni ad alta densità. Situato all’angolo nord-est della 30th Street con l’11th Avenue, 15 Hudson Yards è il primo edificio residenziale ad aprire a Hudson Yards, nel 2018. L’edificio (quasi 90 mila mq), con certificazione LEED Gold, è adiacente alla High Line e a The Shed, ed è stato progettato da Diller Scofidio + Renfro e Rockwell Group. Ospita 391 appartamenti in vendita e in affitto. 30 Hudson Yards si trova all’angolo sud-ovest della 33rd Street con la 10th Avenue e sarà completato nel 2019. La torre di quasi 250.000 metri quadrati progettata da Bill Pedersen di Kohn Pedersen Fox Associates (KPF) è il secondo più alto edificio di uffici a New York, supera l’Empire State Building. 35 Hudson Yards si trova all’angolo sud-est della 33rd Street con l’11th Avenue. La torre a uso misto di oltre 100.000 metri quadrati, progettata da David Childs e Skidmore Owings & Merrill, ospiterà circa 143 residenze esclusive per la vendita, un Equinox Hotel con oltre 200 camere. È il più alto edificio residenziale degli Hudson Yards, e offre panorami inediti dal West Side di Manhattan. 50 Hudson Yards è situato all’angolo nord-ovest della 33rd Street con la 10th Avenue, e copre un intero isolato. Sarà la quarta torre commerciale più grande di New York City quando sarà completata nel 2022. È un progetto di Foster + Partners, con certificazione LEED Gold e arriverà a 90 metri di altezza. Fornirà accesso diretto alla stazione della metropolitana numero 7 e avrà ingressi su Hudson Park & Boulevard e 10th Avenue , così come la 33a e la 34a strada. 55 Hudson Yards, progettato da A. Eugene Kohn e Kohn Pedersen Fox Associates, è un edificio per uffici di 120.000 metri quadrati situato all’incrocio tra Hudson Yards, High Line e Hudson Park & Boulevard. L’edificio (LEED Gold) è alto 72 metri, con ingresso situato proprio di fronte alla stazione n 7 della metropolitana. Quanto costa investire a New York I più importanti movimenti immobiliari di New York si tengono a Manhattan, con gli edifici in formula condo (prevede l’acquisto dell’unità immobiliare, a differenza della formula co-op che prevede l’acquisizione di una quota dell’edificio in cui l’unità si trova). Il prezzo medio di un appartamento a Manhattan è di circa 19.600 dollari al mq (dato aggiornato al secondo semestre 2018), ma si varia sensibilmente da una zona all’altra e in base alle caratteristiche dell’immobile. La richiesta maggiore va agli immobili che oscillano tra i 500 mila e il milione di dollari, in calo gli edifici di più alto livello. Le aree di maggiore tendenza in questo momento sono Lower Manhattan e Downtown che si affiancano alle zone “ever green” di memoria storica, Upper East (Carnegie Hill) e Upper West Side, dove si trovano le residenze di alcune delle famiglie più importanti degli Stati Uniti. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento