Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Il terrazzo – lastrico solare oggetto d’intervento si trova presso l’immobile sito in Largo Settimio Severo angolo Corso Vercelli, ed è inserito all’interno di una corte. L’altezza di 4 piani gli permette una buona collocazione, in quanto non raccoglie le alte ombre degli edifici limitrofi e non risente della presenza delle polveri sottili dell’aria inquinata dal traffico veicolare. La sua collocazione e la sua altezza all’interno della corte gli consentono di avere una buona posizione soleggiata ma riparata dai venti forti e dalle intemperie. SOLUZIONI TECNICHE ADOTTATE Il progetto vuole unire il senso pratico di realizzare e coltivare un orto con il senso estetico di osservare e poter godere della vista armoniosa di un giardino. L’idea parte da uno schema semplice basato su moduli quadrati di 60x60cm contenenti 30cm di terra. La composizione ci permette di organizzare le coltivazioni distribuendo i carichi maggiori su travi e pilastri, lasciando libera la parte centrale dove troviamo del ghiaietto lavato calpestabile. La sezione tipo del pacchetto di tetto coltivato prevede la realizzazione sopra il manto impermeabile esistente di un ulteriore manto impermeabile antiradice per proteggere la struttura da eventuali infiltrazioni. Sopra la nuova membrana è inserito un sistema in polistirene espanso drenante che sfrutta la pendenza esistente del terrazzo in modo da far fluire l’acqua dal centro verso i bordi perimetrali fino a incanalarla lungo le gronde esistenti. Successivamente verrà steso uno strato di tessuto non tessuto sopra il quale si poserà il substrato, facendo particolare attenzione alla composizione di quest’ultimo. L’irrigazione avverrà tramite un impianto goccia a goccia, ideale per la crescita degli ortaggi, che non necessitano di eccessive quantità d’acqua, mentre per la parte a giardino e per i vasi si provvederà a compensare con innaffiatura manuale. L’andamento dei moduli non si sviluppa solo in senso orizzontale, i moduli vengono alzati con strutture di legno in modo da creare una serie di gradoni che collegano l’orto-giardino in progetto al terrazzo confinante. Altri elementi inseriti nel progetto sono due strutture in legno lamellare che creano due stanze, aperte durante il periodo estivo e chiuse durante il periodo invernale. In estate possono essere rivestite con teli per riparare e creare zone d’ombra, mentre in inverno vengono chiuse sui 4 lati da pannelli in policarbonato con telaio in legno così da ottenere due serre per la coltivazione delle piantine da trapiantare nell’orto-giardino in primavera. Le abitazioni o gli uffici con finestre all’interno della corte possono godere di una vista gradevole e rilassante. A tal fine è stata inserita una facciata verticale verde sfruttando il sistema “flexiverde” che consente di ottenere giochi di vegetazione modulabili su quadrotti di pannelli attrezzati per ospitare piccole piantine di sedum. L’altezza del parapetto lungo il perimetro del terrazzo è stata riportata a 110cm da piano calpestabile utilizzando come barriera dei pannelli trasparenti di vetro temperato, alternati a vasi adeguatamente ancorati, nei quali vengono coltivati fiori commestibili. Fondamentale sarà la gestione dell’orto-giardino, grazie ad un vero e proprio regolamento si indicheranno metodi materiali e tecniche da utilizzare in modo che gli affittuari dei moduli di terra possano sperimentare il contatto con la natura senza però intraprendere strade individuali nella metodologia di coltivazione dell’orto. L’idea è quella di creare un piccolo e ordinato laboratorio all’aria aperta in cui si sperimentano le tecniche del giardinaggio ricreativo e della produzione di ortaggi tramite coltivazione biologica. L’organizzazione delle coltivazioni sfrutta le consociazioni naturali, la rotazione degli ortaggi e utilizza verdure molto resistenti e tipiche della cultura locale, come lattughe, erbe aromatiche, prezzemolo, cavolo, pomodori e basilico. I raccolti del piccolo orto biologico potranno essere direttamente consumati dagli affittuari o essere venduti attraverso rete di vendita on-line o in mercati locali. L’orto-giardino sarà un angolo prezioso e nascosto, capace di produrre frutti belli da vedere e saporiti da gustare. ________________________________________________________________________________________________________________ Menzione del CONCORSO 1000 ORTI A KM 0 PER MILANO: CRISTINA DEPONTI Il progetto si presenta come un valido e solido esempio di possibile e concreta trasformazione di lastrici di copertura in verde orticolo; replicabile e adottabile, per la sua modularità, come standard condominiale diffuso. In particolare, traspare dalla proposta il valore di uso collettivo e di socialità aggragante che il progetto ha saputo trasferire dall’orto alla generale sistemazione del lastrico. La soluzione costruttiva, semplice e di buona economia, rafforza i valori sopra menzionati. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento