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L’affordability misura la relazione tra redditi e costi abitativi, e quindi qualità della vita e la giustizia sociale della città. Per monitorarla nasce l’Osservatorio Casa Affordable Indice degli argomenti: Osservatorio Casa Affordable: cos’è e quali attività svolgerà Quanto pesa l’affordability L’importanza che potrà avere Osservatorio Casa Affordable L’Osservatorio Casa Affordable (OCA) di Milano Metropolitana è appena nato e già fa parlare di sé. Perché sull’affordability, ovvero il grado di accessibilità a un’abitazione da parte della popolazione, si misura il grado di ospitalità e di qualità della vita di una città. Il riferimento dell’osservatorio è la città metropolitana di Milano, segnalata spesso ai vertici delle classifiche italiane delle smart city, ma poco inclusiva. Se si mettono in rapporto costi abitativi e redditi disponibili, vivere a Milano negli ultimi anni è sempre più dura. Lo segnala lo stesso OCA: a fronte di prezzi delle case che si stima siano aumentati del 39% in cinque anni e di un costo degli affitti il cui livello medio ha raggiunto i 240 euro al metro quadro annui, il 60% dei percettori di reddito si colloca al di sotto di 26mila euro l’anno e il 35% al di sotto dei 15mila. Da qui la pressione sempre più insostenibile per cercare di far fronte al pagamento della casa e dei costi relativi. Basti pensare che 20.013 famiglie sono state sottoposte a provvedimento di sfratto (fonte: CISL Lombardia, su dati aggiornati al 31 dicembre 2019), e quasi altrettanti sono i pignoramenti e le sofferenze. L’emergenza abitativa a Milano si manifesta così in tutta la sua gravità. L’Osservatorio Casa Affordable può contribuire a cambiare lo stato di fatto? Magari, di certo può aiutare a comprendere le dinamiche e fornire un riferimento utile ai decisori politici – e non solo su cui riflettere. Una riflessione va fatta, a partire proprio dalla “affordability” ovvero dal rapporto tra costi abitativi e capacità economica, che influenza la qualità della vita e la giustizia sociale e spaziale delle città. Osservatorio Casa Affordable: cos’è e quali attività svolgerà L’Osservatorio Casa Affordable di Milano Metropolitana è promosso da CCL – Consorzio Cooperative Lavoratori, Delta Ecopolis in partnership con il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) del Politecnico di Milano quale referente scientifico. Si pone l’obiettivo di monitorare le dinamiche di affordability nella città metropolitana di Milano e redigere un rapporto periodico che verrà presentato ogni anno in primavera. OCA è coordinato da Massimo Bricocoli, docente di Politiche Urbane e Housing e direttore DAStU Politecnico di Milano, e da Marco Peverini (assegnista di ricerca), in collaborazione con il MaudLab – Mapping and Urban Data Lab e un comitato interdisciplinare e internazionale. Come sarà possibile monitorare le dinamiche di affordability nella città? «Attraverso varie attività», spiega lo stesso Bricocoli a Infobuild. «Una prima prevede la costruzione di un glossario che possa chiarire il significato corretto di alcuni termini chiave usati sui temi della casa: “domanda”, “fabbisogno”, “costi abitativi”, per esempio. Sarà importante anche distinguere tra edilizia residenziale sociale, housing sociale ecc». Un’altra attività fondamentale riguarderà l’analisi quantitativa, che prevede un lavoro specifico sui dati, alcuni disponibili altri da costruire, relativi ai prezzi degli affitti, i dati dell’Agenzia delle Entrate sui redditi, i dati catastali, i numeri reali sugli abitanti domiciliati, ma non residenti, che sono molto numerosi Verrà svolta inoltre un’analisi qualitativa, che potrà servire a tracciare, descrivere e narrare le conseguenze dei costi abitativi su individui, comunità e territori della Città Metropolitana di Milano». Infine, OCA organizzerà anche attività di disseminazione culturale attraverso un ciclo di seminari a valenza pubblica con la presenza di esperti anche di livello internazionale, in modo da alimentare il dibattito sul tema. Quanto pesa l’affordability Ma perché avviare un osservatorio sulla “casa accessibile”? Che impatto ha l’affordability sulla qualità della vita in città? «Ha un impatto notevole, in quanto regola le condizioni di accessibilità – spiega il coordinatore dell’Osservatorio Casa Affordable –. La densità di servizi di una città è un elemento di attrazione capace di semplificare la vita delle persone. Tanto più in una città monocentrica come Milano, nelle aree centrali sono presenti servizi qualificati di ogni tipo, questa presenza e diffusione cambia quando ci si allontana e ci si sposta verso la periferia, registrando un calo progressivo». Va poi considerato il momento storico in cui viviamo. Si assiste a un ritorno alla vita in città, motivato anche dai cambiamenti sociali in atto: l’aumento dell’età media della popolazione, sempre più anziana, i nuclei familiari sempre più ridotti: a Milano il 50% delle famiglie è composto da una sola persona; il 27% da due persone. «Il costo delle abitazioni ha un impatto sensibile sulla vita delle persone e impegna risorse che potrebbero essere destinate ad altre attività che determinano una qualità della vita più elevata». Di carenza di affordability non soffre però esclusivamente Milano e non tocca solo le grandi città, ma anche altri contesti più limitati, ma con una redditività media elevata, che ha mosso l’interesse dei ceti più abbienti magari interessati a soggiornare per turismo – e ha provocato un innalzamento dei costi d’acquisto e degli affitti. Si pensi, per esempio, a Forte dei Marmi, a Cortina d’Ampezzo o a Como. L’importanza che potrà avere Osservatorio Casa Affordable I dati che verranno presentati annualmente dall’Osservatorio Casa Affordable potranno contribuire a rendere maggiormente consapevoli i decisori politici, che sul tema casa possono e devono fare di più? «Certamente. Il nostro compito è di qualificare il dibattito pubblico. Su questo tema ci si è resi conto che il dibattito a livello politico, ma anche scientifico è spesso confuso, a partire dalla poca chiarezza che c’è su alcuni aspetti, in primis i costi abitativi. C’è bisogno di discutere sul tema casa, ma occorre farlo con la maggior chiarezza possibile e specificità», rileva il docente DAStU – Politecnico di Milano. Milano è tra le città più attrattive a livello nazionale e con una dinamica economica molto buona, «ma soffre di alcune criticità». L’accessibilità alla casa è il metro di riferimento forse più importante per comprendere quanto sia elevato il grado di città affordable: «il peso della casa sui redditi degli abitanti indica quanto una città è realmente aperta e accessibile a nuovi cittadini, specialmente a basso e medio reddito. Se il successo di una città si misura attraverso l’aumento dei valori immobiliari questo avviene a scapito di una visione in cui la città è piattaforma aperta per la crescita e il miglioramento personale. A Milano, non solo i poveri e i giovani faticano a trovare casa: la collocazione sul mercato del lavoro di figure professionali anche qualificate si scontra con una crescente difficoltà di trovare alloggi a costi accessibili e a godere di una qualità della vita accettabile. Per questo, come accade in altre città europee in fase di crescita, è fondamentale raccogliere dati sulle spese abitative e sui redditi per restituire pubblicamente la dimensione del problema e supportare azioni e progetti che sappiano rendere Milano più aperta e inclusiva». Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento