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Le pareti verdi consentono un maggiore isolamento termico degli edifici e una migliore qualità dell’aria. Ecco le indicazioni utili per una loro messa in opera @Mark Adriane Indice degli argomenti: Pareti verdi, tipologie e caratteristiche Su quali edifici è bene realizzare pareti / facciate verdi Facciate verdi e incentivi I costi delle facciate verdi e i benefici Le pareti verdi sono un’ottima soluzione per migliorare le prestazioni energetiche della propria casa. Inoltre le facciate verdi migliorano anche la qualità dell’aria e in tempi nei quali occorre limitare quanto più possibile gli effetti del climate change e ridurre l’impatto ambientale, specie in città, rappresentano soluzioni di un certo interesse. Perlite Italiana presenta il sistema brevettato PERLIWALL per la realizzazione di pareti e facciate inverdite. Il sistema prevede l’uso di elementi e materiali biocompatibili e ecosostenibili tra cui la perlite espansa che attiva un habitat particolarmente adatto per gli apparati radicali, che risultano ossigenati e protetti dalle escursioni termiche Ma tutti gli edifici possono contare sulla presenza di pareti verticali green? Quali sono le tipologie più frequenti? E i costi? Proviamo ora a fornire tutte le risposte. Pareti verdi, tipologie e caratteristiche Le facciate verdi sono principalmente di tre tipi: la prima prevede la copertura spontanea delle pareti da parte di rampicanti (parthenocissus quinquefolia o vite americana sempreverde, edera, solo per segnalare le principali) oppure aggrappate a una struttura metallica a tralicci in acciaio, distaccata di pochi centimetri dall’edificio. «Quest’ultimo intervento è auspicabile perché in questo modo si crea veramente un’intercapedine tra la parete verde e la facciata della casa, anche di pochi centimetri, che però crea una sorta di zona cuscinetto isolante tra la casa e il verde e quindi aumenta ancora di più l’effetto di riduzione sia della temperatura estiva che ho della temperatura invernale», spiega Paolo Callioni, dottore agronomo, responsabile comunicazione di ANAB– Associazione Nazionale Architettura Bioecologica. Il terzo tipo consiste nella realizzazione di una struttura con diverse tipologie di “tasche”, costituite da vasche o piccoli recipienti sospesi che possono ospitare piante di vario tipo, generalmente piccoli arbusti che colonizzano questi spazi. «Le piante vengono alloggiate in una piccola zolla di terra in cui radicano. Ovviamente in questo caso deve essere previsto un impianto d’irrigazione che consenta all’acqua di attraversare le tasche, scendendo progressivamente a cascata, garantendo l’irrigazione di questi piccoli contenitori». L’acqua funge anche da elemento di mitigazione e di regolazione della temperatura. Si tratta di un sistema adattabile a pareti dalla superficie più contenuta o ad ambienti raccolti come possono essere piccoli cortili, ingressi o anche a soluzioni di verde indoor. WALL-Y di Geoplast è una griglia in polietilene ad alta densità vergine per la messa in opera e realizzazione di pareti verdi verticali. è resistente ai raggi UV, alle intemperie, all’umidità e all’azione dei microorganismi. Su quali edifici è bene realizzare pareti / facciate verdi Posto che ogni edificio beneficerebbe di green wall, è quasi sempre concretamente possibile installare una parete verde verticale. Le eccezioni possono essere stabili sottoposti a vincoli storico-artistici o edifici con particolari caratteristiche che rendono complessa la realizzazione. Sicuramente l’intervento su pareti prive o quasi di aperture o balconi è l’ideale, ma non è detto che anche in tali casi non si possano realizzare. «Le abitazioni progettate secondo i principi dell’architettura naturale propongono l’utilizzo di pareti verdi soprattutto sulle pareti sud degli edifici perché più assolate. Questo assicura una migliore regolazione termica invernale ed estiva e una minore esposizione all’irraggiamento solare», sottolinea Callioni. «Per una migliore regolazione bioclimatica delle pareti è possibile utilizzare specie caducifoglie, così da approfittare d’inverno del potere riscaldante del sole, mentre d’estate si crea una barriera termo protettiva. Ma solitamente, nelle facciate verdi si privilegia l’adozione di sempreverdi». In ogni caso l’intercapedine d’aria che si crea con lo strato vegetale favorisce l’isolamento termico e un miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio stesso. Per realizzare queste infrastrutture è bene affidarsi ad aziende specializzate e qualificate, che forniscono pacchetti chiavi in mano. Si tratta di soluzioni, specie quelle a vasche, che hanno bisogno di particolare cura e manutenzione, dato che le piante – nei casi di installazioni outdoor – sono esposte a condizioni estreme e quindi richiedono di determinate attenzioni e di un costante apporto idrico. Facciate verdi e incentivi Installare una copertura a verde beneficia, almeno fino al 31 dicembre 2019, del bonus verde, ossia della detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute nell’anno in corso da calcolare su un importo massimo di 5mila euro “per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli intervento”, specifica l’Agenzia delle Entrate. @Scott Webb Ma ancora più significativo è l’ecobonus al 65% se la parete è parte di un intervento più complesso mirato a elevare le prestazioni energetiche dell’edificio. «A questo proposito ricordo la delibera del Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico istituito presso il Ministero dell’Ambiente che permette di equiparare le pareti verdi a interventi per la riqualificazione energetica», segnala l’agronomo. I costi delle facciate verdi e i benefici Il verde verticale ha un costo non così lieve sia in fase di progettazione che di installazione: difficile fornire delle cifre, in quanto gli interventi tengono conto di molti fattori e variabili. In ogni caso, oltre alla messa in opera, occorre prevedere i costi per l’impianto di irrigazione e le spese per la manutenzione, specie poi per interventi di potatura in quota e in sicurezza, che devono essere realizzati da personale specializzato. Tuttavia, tenendo conto delle detrazioni (specie al 65%) e del risparmio energetico ottenuto, l’investimento si ripaga nel tempo. A proposito di energy saving, uno studio condotto da ENEA evidenziava, attraverso la sperimentazione su un edificio dimostrativo al Centro Ricerche Casaccia i vantaggi in termini di miglioramento dell’efficienza energetica dovuti all’impiego di sistemi vegetali, valutabili “in un risparmio dei costi annuali del 3-10% per la riduzione di energia utilizzata per il riscaldamento e dell’8-15% per la riduzione di energia elettrica utilizzata per il raffrescamento degli spazi interni degli edifici”. Ma i benefici sono molteplici: «pensiamo al miglioramento della qualità dell’aria nell’intorno dell’edificio, ancora più significativo se si amplia a più stabili – segnala Callioni – Ci sono studi che confermano quanto sia benefica la presenza di aree verdi sulla stessa qualità e aspettativa di vita». L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda una superficie minima di 9 metri quadrati di spazio verde per abitante. Non solo: l’aumento della copertura arborea in città potrebbe far diminuire il tasso di mortalità precoce di circa il 40%. «Si tenga poi conto che la presenza di verde pensile, come tetti e facciate verdi, oltre alle superfici permeabili e verdi poste sul suolo, in città mitiga sensibilmente gli effetti dei cambiamenti climatici, in particolare riducendo portate e velocità di afflusso delle piogge torrenziali che i nubifragi che si verificano con sempre maggiore frequenza riversano sulle nostre città», conclude l’agronomo. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento