Patente a punti nei cantieri edili, le regole aggiornate alle nuove Faq dell’INL

L’ispettorato Nazionale del Lavoro ha pubblicato delle nuove Faq sulla patente a punti nei cantieri edili. Ecco le regole allineate alle nuove risposte.

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Patente a punti nei cantieri edili, le regole aggiornate alle nuove Faq dell’INL 

I cantieri edili sono tra gli ambienti di lavoro più pericolosi, dove ogni anno si registrano incidenti gravi, talvolta mortali. Per aumentare la sicurezza degli operai e di tutte le figure professionali coinvolte nei cantieri, il governo ha emanato un decreto (DL 19/2024) che stabilisce l’obbligo della patente per i cantieri edili, per rafforzare la sicurezza dei lavoratori, che è entrato ufficialmente in vigore lo scorso 1° ottobre 2024. Dopo qualche giorno, esattamente il 3 ottobre 2024, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha provveduto ad attivare la piattaforma attraverso la quale è possibile presentare le domande telematiche per poterla richiedere. Per venire ulteriormente incontro agli utenti che avessero dei dubbi è stato aperto un apposito indirizzo email al quale inviare richieste e chiarimenti: patenteACrediti_FAQ@ispettorato.gov.it.

Per completare il quadro, l’INL ha aggiornato (lo scorso 17 gennaio 2025) le Faq attraverso le quali fornire le dovute spiegazioni sulla patente per i cantieri edili. Vediamo quali sono i punti che sono stati analizzati nel dettaglio.

Patente per i cantieri edili, chi la deve richiedere?

L’obbligo della patente per i cantieri edilizi è stato introdotto attraverso il Decreto Legge 19/2024, che è intervenuto direttamente sull’articolo 27 del TU sicurezza e impone la sua adozione a decorrere dal 1° ottobre 2024 alle imprese e ai lavoratori autonomi per poter accedere all’interno dei cantieri edili.

La normativa prevede che non siano tenute ad essere in possesso della patente edilizia le imprese che abbiano l’attestato di qualificazione Soa di Terzo Livello (a prevederlo è l’articolo 100, comma 4, del Dl n. 36 del 31 marzo 2023).

Patente per i cantieri edili, chi la deve richiedere?

Il Decreto 19/2024 prevede che per richiedere la patente per i cantieri edilizi il responsabile legale o il lavoratore autonomo che la richiedono devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere iscritti alla Camera di Commercio Industria e Artigianato;
  • il datore di lavoro, i dirigenti, i preposti e i lavoratori dell’impresa devono assolvere gli obblighi formativi che sono indicati all’interno del citato decreto;
  • deve essere in possesso del Documento di Valutazione dei rischi;
  • deve essere in possesso del Documento Unico di regolarità Fiscale.

Quando viene sospesa la patente edilizia?

La patente per i cantieri edili viene sospesa nel momento in cui in un cantiere si verifica un infortunio dal quale derivi la morte o una inabilità permanente al lavoro assoluta o parziale. Lo stop può durare per un massimo di dodici mesi.

Spetta direttamente all’Ispettorato Nazionale del Lavoro definire quali siano i criteri, le procedure ed i termini della sospensione. I provvedimenti e i vari atti che vengono emanati in relazione ad un eventuale accertamento non possono comportare una decurtazione superiore a 20 crediti.

Quando viene sospesa la patente edilizia?

Gli uffici che hanno emanato gli atti e i provvedimenti devono comunicare la decisione entro 30 giorni dalla notifica ai destinatari e alle competenti sedi territoriali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che dovranno procedere – entro 30 giorni – alla decurtazione dei crediti.

Come si recuperano i crediti

I diretti interessati hanno la possibilità di recuperare i punti frequentando dei corsi di formazione (obbligo che deve essere assolto dal titolare dell’impresa). Ogni corso che viene frequentato permette di recuperare fino a cinque crediti, purché venga trasmessa copia del relativo attestato di frequenza alla competente sede dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Come si recuperano i crediti
Non è possibile recuperare più di 15 crediti.

Una volta che siano passati almeno due anni dalla notifica degli atti – e solo dopo aver documentato accuratamente i corsi di formazione seguiti – la patente a crediti per l’edilizia verrà incrementata di un credito per ciascun anno successivo al secondo, sino ad un massimo di dieci crediti, purché l’impresa o il lavoratore autonomo non siano stati oggetto di ulteriori provvedimenti.

Le aziende che dovessero adottare il modello di organizzazione e gestione previsto dall’articolo 30 si vedranno incrementare il punteggio di cinque crediti.

Nel caso in cui la dotazione sia inferiore a quindici crediti, la patente per i cantieri edili non permette ad imprese o lavoratori autonomi di operare nei cantieri.

Quali sanzioni sono previste

Cosa succede se un’impresa o un lavoratore autonomo operano all’interno di un cantiere senza essere in possesso della patente o con una recante un punteggio inferiore a quindici?

Le conseguenze sono le seguenti:

  • il pagamento di una sanzione che può variare da 6.000 e 12.000 euro, la quale non è soggetta alla procedura di diffida prevista dall’articolo 301-bis;
  • è prevista l’esclusione dalla partecipazione ai lavori pubblici per un periodo di sei mesi, così come previsto dal Decreto Legislativo n. 35 del 31 marzo 2023.

Quali nuovi obblighi sono stati introdotti?

Attraverso la patente per i cantieri edili sono stati introdotti alcuni obblighi per i committenti ed i responsabili dei lavori.

Deve essere verificata l’idoneità tecnico-professionale delle imprese e dei lavoratori autonomi a cui vengono affidati i lavori. Nel caso in cui l’entità presunta del cantiere sia inferiore a 200 uomini-giorno e i lavori non comportino dei rischi particolari, il requisito si ritiene soddisfatto con la presentazione del certificato di iscrizione alla Camera di commercio, del Durc e dall’autocertificazione sugli altri requisiti previsti.

Inoltre, è necessario chiedere alle imprese esecutrici una dichiarazione dell’organico medio annuo, che deve essere corredata dalle denunce effettuate all’Inps, all’Inail o alle varie casse edili. Devono essere comunicati, sempre attraverso una dichiarazione, quale contratto collettivo viene applicato ai lavoratori dipendenti. Nel caso in cui l’entità presunta del cantiere sia inferiore a 200 uomini-giorno e i lavori non comportino dei rischi particolari, il requisito è ritenuto soddisfatto a seguito della presentazione della Durc e dell’autocertificazione relativa al contratto.

Deve essere poi verificato il possesso della patente per i cantieri edili da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi.

Infine, è necessario trasmettere all’amministrazione concedente, prima che inizino i lavori oggetto del permesso di costruire o della denuncia di inizio attività, copia del documento unico di regolarità contributiva delle imprese e dei lavoratori autonomi, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 16-bis, comma 10, del Decreto Legge n. 185/2008.


7/3/2024

Come funziona e a quali imprese si applica la nuova patente a punti nei cantieri

Più sicurezza nei cantieri grazie alla patente a punti: ecco come funziona e in quali casi si applica la nuova misura approvata dal governo dopo i numerosi incidenti degli ultimi anni.

Come funziona e a quali imprese si applica la nuova patente a punti nei cantieri

L’introduzione della patente a punti nei cantieri. non ha raccolto particolare entusiasmo da parte dei sindacati dei lavoratori, i quali temono che la patente a punti nei cantieri possa rivelarsi l’ennesimo ostacolo burocratico. Per questo motivo, prima che la nuova misura diventi operativa, è plausibile che nei prossimi mesi vengano apportate delle modifiche migliorative. Ma cos’è e come funziona esattamente la patente a punti nei cantieri? Ecco di cosa si tratta e i settori di applicazione.

Cos’è la patente a punti nei cantieri e a quali imprese si applica

La “patente a punti”, analogamente alla patente di guida, è un certificato rilasciato
alle imprese edili per certificare il rispetto delle  misure per la salvaguardia della salute e della sicurezza nei cantieri. In vigore dal 1° ottobre 2024, questa patente avrà 30 punti complessivi, e potrà subire delle decurtazioni in caso di violazione della normativa in vigore.

Cos’è la patente a punti nei cantieri e a quali imprese si applica

Secondo quanto previsto nel DL 19/2024, le imprese alle quali si applicherà l’obbligo della patente a punti sono quelle che operano nei cantieri, temporanei o mobili, indicati nel Testo Unico per la sicurezza sul lavoro (D.lgs. 81/2008) all’articolo 89, comma 1, lettera a.

Più precisamente, la dotazione della patente a punti sarà obbligatoria nei cantieri in cui si realizzano lavori edili o di ingegneria civile che si occupano di:

  • costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione
  • rinnovamento o smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee,
  • opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche
  • montaggio e smontaggio di elementi prefabbricati

Si precisa che l’obbligo della patente a punti non si estende alle imprese in possesso di una certificazione SOA, ovvero della qualificazione che autorizza a concorrere alle gare d’appalto pubbliche.

Ecco come funziona la patente a punti nei cantieri

Lo scopo della patente a punti è impedire che all’interno dei cantieri vengano commesse negligenze e violazioni riguardo all’adempimento della normativa sulla salute e la sicurezza dei lavoratori. Per questo motivo dai 30 punti o crediti previsti in origine, la patente potrà subire delle decurtazioni commisurate alla gravità del fatto, esattamente come avviene per le violazioni del Codice della strada.

Ecco come funziona la patente a punti nei cantieri

Il punteggio di ciascuna impresa rappresenta un indicatore di idoneità allo svolgimento dell’attività edile, attestando il rispetto delle norme di sicurezza e la qualità del lavoro svolto.

Ad esempio, in caso di violazioni che portano alla sospensione dell’attività imprenditoriale verranno decurtati 10 punti, 7 per violazioni che espongono i lavoratori al rischio di esplosione o sprofondamento, 5 in caso di impiego di operai senza contratto o non in regola.

L’ipotesi più grave prevista dal decreto è la sospensione della patente fino a un anno in caso di infortuni gravi dai quali derivi un’invalidità del lavoratore o la morte.

L’impresa che scende sotto i 15 punti non potrà proseguire i lavori nel cantiere, altrimenti rischia una sanzione amministrativa pecuniaria dai 6.000 ai 12.000 euro. I punti o crediti si potranno “recuperare” frequentando corsi di formazione e seminari in materia di sicurezza e legalità.

Che succede se un’impresa perde tutti i punti?

Il decreto prevede anche il caso limite – più grave – in cui un’impresa costruttrice perda tutti e 30 i crediti indicati sulla patente. In questo caso le conseguenze possono essere particolarmente severe, dalla chiusura immediata del cantiere all’esclusione dalla possibilità di partecipare alle gare pubbliche.

Il punteggio indicato sulla patente, infatti, è uno degli elementi presi in considerazione (al pari delle competenze tecniche e dell’offerta economica presentata) dalle Amministrazioni pubbliche per l’assegnazione di incarichi e appalti pubblici.

Come richiedere la patente a punti per i cantieri

Quando entrerà ufficialmente in vigore, spetterà al responsabile legale dell’impresa o al lavoratore autonomo richiedere il rilascio della patente a punti.

Per farlo serve dimostrare alcuni requisiti imprescindibili:

  • essere iscritto alla Camera di Commercio
  • aver adempiuto agli obblighi formativi previsti dalla legge
  • il possesso del DURC, ovvero il Documento unico di regolarità contributiva
  • il possesso del DVR, ovvero il Documento di valutazione dei rischi
  • il possesso del DURF, ovvero il Documento unico di regolarità fiscale

Spetta all’Ispettorato del lavoro, previa verifica dei requisiti sopra indicati, rilasciare la patente a punti in formato digitale.

Più ispettori del lavoro in arrivo

Oltre alla patente per i cantieri, il decreto PNRR 4, all’articolo 31, stabilisce un potenziamento dei controlli nei luoghi di lavoro a rischio. Per farlo l’Amministrazione pubblica provvederà all’assunzione di 766 nuovi Ispettori del lavoro tramite concorso pubblico.

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