Pavimenti flottanti: tutti i vantaggi di una pavimentazione versatile

Nati per rispondere alle esigenze impiantistiche del settore terziario sono riusciti col tempo a conquistare una fetta del mercato residenziale in materia di design. Stiamo parlando dei pavimenti flottanti, anche detti pavimenti galleggianti o sopraelevati se posti ad almeno 60 cm dal piano del solaio. Questa soluzione rappresenta una scelta intelligente in grado di donare dinamicità e carattere a tutti gli spazi.

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Pavimento flottante esterno

I pavimenti flottanti rappresentano soluzioni versatili ed eleganti, perfette per essere applicate anche negli spazi di casa. Uno dei vantaggi del loro utilizzo rispetto ad altre soluzioni è quello di poter ristrutturare casa senza dover ricorrere ad interventi eccessivamente invasivi.

Scegliere un pavimento flottante, infatti, significa adottare un sistema pratico ed efficace conferendo al contempo un aspetto ricercato all’abitazione, tutto questo senza dover rimuovere il pavimento esistente.

Pavimento flottante: caratteristiche e vantaggi

Praticità fa rima con funzionalità: nel caso dei pavimenti flottanti, o sopraelevati, queste due caratteristiche si mixano per consentire di avere il massimo rendimento dal supporto scelto.

Come si può facilmente intendere, il pavimento sopraelevato è così definito perché prevede un piano di calpestio non posato sul sottofondo, bensì sopraelevato perché poggiato su strutture metalliche o strutture di plastica.

Si tratta di una soluzione molto flessibile, perfettamente adattabile a qualsiasi tipo di ambiente. 

Un tempo si trattava di una scelta che veniva preferibilmente adottata nell’edilizia del terziario: uffici, scuole, ma anche antichi edifici venivano dotati di strutture sopraelevate.

Nel corso del tempo, però, l’edilizia si è evoluta lasciando largo spazio a questa opzione, ossia pavimenti perfettamente adattabili con ogni tipo di ambiente, dalla posa facile e veloce grazie alla tipica struttura modulare.

Vediamo più nel dettaglio la struttura di questo particolare tipo di pavimento e i vantaggi che derivano dalla sua installazione.

Caratterizzata da elementi modulari, la superficie del pavimento flottante può creare un’intercapedine molto utile all’interno della quale è possibile far passare cavi di ogni tipo, dimostrando di essere un mix perfetto tra funzionalità e resa estetica.

Il pavimento flottante può essere, dunque, sfruttato per il passaggio di cavi del telefono, cavi elettrici, oppure utilizzato per diffondere aria calda o fredda se appositamente sollevato dal piano del solaio.

Linea Pedestal flottante
La linea Pedestal di Eterno Ivica offre una gamma di supporti fissi e regolabili per garantire una pavimentazione sopraelevata da esterno versatile, di facile installazione e resistente all’azione del vento.

E’ possibile riassumere in pillole i vantaggi legati all’acquisto di un pavimento flottante per la propria abitazione:

  • Posa in opera semplice effettuata su un pavimento esistente
  • Non c’è bisogno di alcuna predisposizione tecnica
  • Facile da rimuovere
  • Riduzione dei costi di intervento
  • Manutenzione facilitata
  • Permette la creazione di un vano tecnico per far passare i cavi elettrici
  • Isolamento acustico e termico

Il primo dei vantaggi da menzionare è quello della praticità d’uso: diversamente dal pavimento tradizionale, il pavimento flottante favorisce una messa in opera facile e veloce senza il bisogno di smantellare il pavimento in quanto la posa avviene a secco.

Altro importante vantaggio è dato dal risparmio economico dovuto alla velocità della posa in opera e all’assenza di opere murarie da realizzare.

Non solo una messa in opera pratica, ma anche una manutenzione altrettanto facilitata. I pavimenti flottanti, o pavimenti sopraelevati, consentono di andare ad intervenire direttamente sul pannello, senza dover smontare l’intera struttura.

Sono molto interessanti da adottare anche all’esterno, poiché la struttura assicura un ottimo deflusso delle acque, e sono particolarmente indicati, ad esempio, in vista di un rinnovamento del terrazzo in quanto permettono di scegliere una bella finitura superficiale senza dover ricorrere a interventi invasivi.

Alcuni svantaggi dei pavimenti flottanti

Abbiamo visto in precedenza i numerosi vantaggi che presentano i pavimenti flottanti. Prima di pensare ad acquistare questo tipo di soluzione è opportuno analizzare anche gli svantaggi.

Pavimento galleggiante

Per installare un pavimento galleggiante è importante partire da una base che sia in buono stato: la superficie sulla quale viene installato il prodotto deve essere il più possibile liscia e non presentare difformità. Nel caso in cui il pavimento “di partenza” non sia sufficientemente liscio possono verificarsi dei cedimenti strutturali.

Ricordate di programmare un momento dedicato alla manutenzione e alla valutazione dello “stato di salute” del vostro pavimento flottante: le aree tra il massetto e il pavimento potrebbero diventare terreno fertile per la proliferazione degli insetti.

Inoltre, il pavimento flottante può essere a rischio di infiltrazioni: un esperto saprà consigliarvi nella scelta del materiale giusto per realizzare il progetto che desiderate.

Tipologie di pavimenti flottanti

Generalmente distinguiamo due tipi di pavimentazione flottante: per interni e per esterni.

Pavimenti flottanti per esterni

I pavimenti flottanti applicati all’esterno utilizzano materiali resistenti agli agenti atmosferici, come il gres porcellanato o la pietra, e grazie alla loro posa permettono di proteggere la superficie sottostante.

Pavimenti flottanti per interni

Il pavimento flottante per interno, invece, predilige l’utilizzo di laminato, parquet e vinilico offrendo un’ampia gamma di finiture, colori e texture. Per zone interne maggiormente trafficate, come le zone giorno, è possibile scegliere anche lastre in gres porcellanato maggiormente robuste e resistenti all’usura.

Isolmant TOP per pavimenti flottanti
Per l’installazione di pavimenti flottanti interni Isolmant TOP è la scelta ideale; questo materassino ecologico è, infatti, realizzato in maniera specifica per l’isolamento acustico sotto pavimentazione flottante.

Anche il gres è disponibile in una vasta gamma di finiture tra cui gres porcellanato effetto legno, gres porcellanato effetto pietra e marmo, delineando un’atmosfera naturale e raffinata.

Pavimentazione esterna flottante: caratteristiche e applicazioni

Un terrazzo accogliente dove ospitare i vostri amici e intrattenerli con chiacchiere all’aperto: realizzate lo spazio dei vostri sogni grazie ai pavimenti flottanti, un mezzo pratico per rinnovare senza eccessivi costi gli esterni.

Lavori, calcinacci e caos addio! Gli ambienti esterni possono rinnovarsi il look senza farvi spendere eccessivamente e senza lunghi lavori di ristrutturazione. In generale questa tipologia di pavimenti va installata in superfici molto ampie, previo controllo dello stato idrico del sottosuolo. È importante, infatti, sincerarsi che non presenti segni di infiltrazione che potrebbero andare ad inficiare i lavori di messa in opera del pavimento flottante.

Anche per i pannelli da esterno la struttura è la medesima di quelli da interno: sono infatti caratterizzati da pannelli modulari (piano di calpestio) che vengono fissati su supporti di appoggio.

I supporti di appoggio che vengono utilizzati per realizzare le strutture flottanti sono in genere fissi, regolabili e di materiale plastico.  Si va a formare un sottofondo ispezionabile che vi consentirà di far passare impianti idrici o elettrici.

La pavimentazione esterna sopraelevata pedonabile fa davvero la differenza: è modulare, flessibile e di grande stile.

Ma quali sono le applicazioni per questo tipo di soluzione? Il pavimento galleggiante da esterno è perfetto per il vostro patio, per cambiare look alla verande, per il terrazzo e ovviamente per il portico. Le possibilità di applicazione non si fermano qui: può essere una risorsa davvero performante quando si tratta di creare un percorso perdonale a bordo piscina o all’interno di un parco / giardino.

Il montaggio del pavimento flottante da esterno è realizzato a secco, proprio come le soluzione per interni. L’installazione è rapida e agile e non richiede particolari opere di manutenzione. Ricordiamo che si tratta di un sistema non invasivo: se state pensando di cambiare lo stile del vostro balcone o terrazzo, la posa di un pavimento galleggiante è ottimale in quanto non comporta un iter lungo e spesso poco agevole.

Facciamo un esempio pratico. State pensando ad avviare dei lavori per rinnovare il vostro balcone oppure per dare un look diverso al terrazzo? Il pavimento galleggiante da esterno vi permette non solo di scegliere lo stile del vostro spazio outdoor, ma è molto interessante in termini economici. Una tradizionale pavimentazione realizzata con le piastrelle ha un costo più alto, per non parlare dell’uso dei materiali cementizi oltre che della necessaria manodopera. In caso di eventuali problemi, potrete andare a sostituire le piastrelle in tempi rapidi: nel caso di infiltrazioni potete sostituire in tempi brevi sostituendo la guaina isolante.

Quanto costa installare un pavimento flottante?

Il costo dei pavimenti flottanti varia a seconda di una serie di considerazioni, ossia tipologia di pavimento e struttura scelta, differenti finiture e caratteristiche tecniche legate ai carichi e alle prestazioni richieste.

Se si installa una struttura standard completa di pannelli il costo può oscillare tra i 15 e i 60 €/mq, crescendo significativamente con l’aggiunta di pezzi speciali.

Anche la scelta del rivestimento dei pannelli incide sul costo finale. Il materiale più economico risulta essere il PVC, o laminato, con prezzi che variano dai 5 ai 20 €/mq. I costi raddoppiano se la scelta ricade su un gres porcellanato, per esempio, e raggiungono anche i 100€/mq nel caso di soluzioni più elaborate e pregiate, come il marmo o il granito.

FAQ – Pavimenti flottanti: tutti i vantaggi di una pavimentazione versatile 

Che cosa s’intende per pavimento galleggiante?

Il pavimento galleggiante, detto anche pavimento sopraelevato, è un sistema di pavimentazione sopraelevata rispetto al livello del solaio.

Il piano di calpestio risulta essere, quindi, a una quota superiore, lasciando al di sotto un’intercapedine disponibile all’alloggiamento di impianti tecnici di diversa natura.

Questa pavimentazione viene posata completamente a secco in quanto formata da una serie di pannelli modulari e intercambiabili che poggiano su di una struttura in acciaio di altezze differenti a seconda delle esigenze e della funzione dello spazio.

I pannelli possono essere rimossi all’occorrenza, per esempio in caso di manutenzione, per permettere di ispezionare l’impiantistica alloggiata nell’intercapedine. 

A cosa serve il pavimento flottante?

I pavimenti flottanti coniugano in maniera vincente le esigenze della perfetta abitazione delineando gli ambienti domestici e ricavando livelli differenti all’interno di essi. Il risultato? Per esempio la realizzazione di una zona lounge in un salotto oppure una piccola area da adibire a studio.

Queste soluzioni offrono la possibilità di “modellare” gli spazi senza lunghi lavori di messa in posa di un pavimento: un’idea che vi consentirà di risparmiare senza rinunciare ai pregi estetici di una dimora contemporanea.

Il pavimento flottante rappresenta una valida soluzione non solo per gli interni domestici, ma anche per le aree esterne. Grazie a questa tipologia di pavimento rinnovare gli esterni diventa una scelta possibile in termini di tempo e di risorse economiche.

Com’è fatto un pavimento flottante?

Questa tipologia di pavimento è composta da tre parti fondamentali: la parte più esterna è caratterizzata dalla finitura superiore, ossia la sezione adibita al calpestio. E’ possibile scegliere tra varie finiture come il gres porcellanato, il parquet oppure l’elegante granito.  In generale occorre tener presente la destinazione d’uso del pavimento, in modo tale da poter scegliere il tipo di finitura più resistente alle sollecitazioni.

I moduli di questo pavimento sono, inoltre, caratterizzati da bordature che consentono una buona aderenza tra le lastre. Al di sotto della finitura superiore troviamo il secondo elemento fondamentale, vale a dire il pannello. Questa struttura, generalmente in legno, è importante perché va a sopportare le sollecitazioni della sovrastruttura distribuendo in quella sottostante.

Troviamo dunque una barriera pensata per difendere il pavimento dall’umidità e infine una struttura portante che è la vera e propria intelaiatura di appoggio per i moduli dotati di ventose. Le sollecitazioni della struttura superiore vengono così distribuite al massetto situato al di sotto del pavimento flottante, in modo tale da consentire un’alta adesione tra i moduli e la struttura di intelaiatura.

Come montare un pavimento flottante?

E’ possibile posare un pavimento flottante anche ricorrendo al “fai-da-te” a patto che si possieda una buona manualità e tutti gli strumenti professionali per la perfetta posa in opera.

Contrariamente, il consiglio è quello di rivolgersi a ditte specializzate che eseguiranno i lavori a regola d’arte.

Quali sono i passaggi da seguire al fine di effettuare dei corretti lavori? 

In primis occorre svolgere un sopralluogo nella location e accertarsi che vi siano le condizioni idonee alla posa dei pavimenti. Il sottofondo, infatti, non deve presentare problemi di umidità e perdite, altrimenti questo comporterà non pochi problemi futuri.

A questo punto si posizionano le colonne in punti prestabiliti e si crea una connessione tra di esse mediante dei traversi collegati alle teste. Al di sopra delle colonne vengono applicate delle guarnizioni che permettono di sigillare il pavimento in maniera ottimale e al di sopra della struttura di colonne vengono installati i moduli del pavimento.

Si consiglia di andare a delineare una “T”, questo perché la posa in opera del pavimento flottante deve essere svolta in modo ortogonale per assicurarsi che vi sia allineamento tra le linee di fuga.


Data creazione articolo 10 gennaio 2017 – Articolo aggiornato

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