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Resistenti, versatili e anche eleganti: parliamo dei pavimenti in PVC, rivestimenti dal design economico e accattivante. Lo stile e il carattere di un’abitazione passa attraverso i dettagli, anche nella scelta delle pavimentazioni, il cui impatto visivo è davvero importante. Indice degli argomenti: Pavimenti in PVC: caratteristiche Tipologie di rivestimenti in PVC Pavimenti in PVC: in quali ambienti utilizzarli? Come pulire le pavimentazioni in PVC? PVC per coprire un vecchio pavimento Pavimento in PVC: quanto dura e quanto costa posarlo? Come garantire eleganza senza dover spendere eccessivamente? La soluzione è quella di scegliere i pavimenti in PVC, anche detti rivestimenti in vinile. Parliamo di una soluzione che riesce ad accontentare sia coloro che cercano un design particolare sia coloro che desiderano poter rinnovare gli ambienti domestici optando per materiali economici e validi. L’edilizia già da molto tempo ricorre ai rivestimenti in PVC, un tempo erano utilizzato esclusivamente nelle scuole o negli uffici, ma la loro versatilità e la semplice manutenzione hanno consentito il rapido diffondersi di questa superficie anche nei progetti di interior. Ed ecco che il pavimento in PVC è diventato uno dei materiali protagonisti delle case moderne, merito delle numerose possibilità di personalizzazione così come della sua posa semplice e dello spessore ridotto che consente di rinnovare casa senza dover demolire il pavimento sottostante..Nella guida che segue vi illustreremo le caratteristiche delle pavimentazioni in PVC, i cui vantaggi di resistenza all’usura, facilità di posa e gradevole resa estetica ne fanno un prodotto davvero richiesto. Pavimenti PVC: caratteristiche Una soluzione che coniuga l’estetica moderna con eleganza, praticità e costi vantaggiosi. Il PVC (acronimo PVC: policloruro di vinile) è un materiale molto usato nell’edilizia in quanto estremamente versatile. Pavimento in PVC ad incastro Tra le caratteristiche positive del pavimento in pvc va citata la sua resistenza ed elasticità: il PVC non si deforma facilmente e ciò lo rende il materiale ideale per le stanze soggette a frequente calpestio. Il consiglio è quello di impiegarlo, ad esempio, per pavimentare la stanza dei bambini oppure per il corridoio. Altra caratteristica che depone a favore dei pavimenti in pvc è la semplicità nella messa in posa, è facile da lavorare e non richiede troppi interventi di manutenzione. Per la posa dei pavimenti in PVC si può scegliere se rivolgersi ad un esperto specializzato oppure, con molta cura e attenzione, decidere di installarlo da soli. È possibile posare tale tipo di pavimento anche su superfici riscaldate e inoltre presenta una struttura molto sottile e poco ingombrante. Non a caso il PVC viene scelto come soluzione pratica ed economica per rivestire pavimenti rovinati dal tempo, senza dover ricorrere a interventi invasivi di ristrutturazione. La resa estetica del PVC è davvero interessante. È possibile scegliere tra molte colorazioni in commercio e dare un tocco personale e ricercato agli ambienti. Grazie alla sua economicità potrete scegliere di mutare l’aspetto delle stanze a vostro piacimento in qualunque momento desideriate. Si può optare per pavimenti in pvc effetto legno, o le nuance delicate o ancora i toni più forti e decisi: il vinile è un materiale poliedrico e si presenta in vendita in numerose texture e colori. Il pavimento vinilico eterogeneo Silentflor Wood PUR di Liuni, con supporto acustico in schiuma di PVC, stampato effetto legno Una scelta low cost per la casa altamente performante. Questa tipologia di rivestimento non ha nulla da invidiare a materiali più blasonati: è molto resistente all’usura e all’acqua. Si rivela, infatti, una scelta interessante da adottare in stanze più umide come il bagno e la cucina. State pensando a rinnovare gli ambienti domestici, ma non volete spendere una cifra eccessiva? Il PVC è anche economico è infatti una soluzione che non richiede di demolire ma è sufficiente posare il nuovo pavimento al di sopra del precedente. Va detto che questo tipo di rivestimento non è particolarmente ecologico e inoltre la colla può essere nociva. Il PVC è un materiale plastico i cui processi di realizzazione non prevedono elementi green. Scegliete materiali sicuri e certificati, a basso livello di emissioni nocive e riciclabili. L’edilizia propone in commercio pavimenti in vinile di alta qualità e non dannosi per l’ambiente. Tipologie di rivestimenti in PVC Pavimentazione adesiva Il PVC è presente in commercio in differenti versioni: per esempio è possibile acquistare la pavimentazione adesiva, dalla posa semplice e veloce. Non c’è bisogno di essere degli esperti progettisti per installare i pavimenti in PVC: vi basterà semplicemente avere buona manualità. Pavimento vinilico multistrato o in piastrelle Il pavimento vinilico multistrato si presenta in lame o quadrotte che vengono accostate e incastrate le une alle altre sul pavimento di partenza. Il PVC non è solamente presente nella forma multistrato, ma anche in piastrelle che richiamano l’estetica delle pavimentazioni in ceramica, il gres, il legno e addirittura la moquette. Le piastrelle in PVC garantiscono un ottimo isolamento termico e acustico oltre che bellezza e definizione nelle texture. Potrete trovare in commercio sia piastrelle omogenee che eterogenee: nel primo caso esse sono composte prevalentemente di PVC mentre le seconde sono più sfaccettate e ripartite in una struttura composita. Inoltre sono presenti anche delle soluzioni autoadesive o adesive, che richiedono un collante specifico, oppure auto bloccanti ideali per chi cerca la posa a secco del pavimento. Pavimenti in PVC: in quali ambienti utilizzarli? Il bagno è un’area della casa soggetta ad umidità; il rivestimento in PVC per il bagno è la scelta efficace per avere uno splendido spazio finemente decorato senza dover incorrere nella formazione di muffe. Per rivestire questo ambiente potete, ad esempio, richiamare il candore del gres porcellanato oppure la delicatezza del parquet. I pavimenti in PVC sono l’ideale per il bagno: non permettono la formazione di muffe Il PVC viene solitamente utilizzato in aree densamente calpestate: la sua resistenza agli urti ne fa il prodotto più utilizzato per la pavimentazione dei negozi e in generale degli uffici. Potete scegliere di applicarlo nella zona hobby o nella palestra, in quanto è capace di resistere al peso degli attrezzi e alle frequenti sollecitazioni. Perché non decorare la cucina richiamando l’effetto legno oppure la ceramica? Il PVC vi consentirà di soddisfare tutte le vostre esigenze estetiche, senza dimenticare la qualità.Sfruttando questo tipo di rivestimento si può “giocare” con la fantasia e scegliere di cambiare ogni volta pavimento a seconda dello stile della casa. I rivestimenti in PVC riescono a riprendere non solo le eleganti sfumature del legno, ma anche lo splendore senza tempo del marmo, con un prezzo ovviamente più competitivo. Come pulire pavimentazioni in PVC? Le superfici in PVC, in qualsiasi finitura si presentino, sono davvero gradevoli dal punto di vista estetico. Come mantenerle al loro stato di splendore? La scelta del pavimento in PVC si sposa con lo stile di vita odierno, in cui la praticità è l’elemento dominante. Per poter pulire il pavimento non occorrono macchinari particolari, vi basterà semplicemente eliminare la polvere e scegliere un detersivo che sia delicato. In questo modo preserverete la lucentezza del pavimento, senza rinunciare ad avere ambienti perfettamente puliti e igienizzati. Si consiglia di non utilizzare troppa acqua onde evitare che essa provochi infiltrazioni e sollevamento di lembi di pavimento. Come coprire un vecchio pavimento? Il PVC è tra i materiali da scegliere Chi si trasferisce in una casa nuova è spesso spinto dal desiderio di rinnovare gli ambienti e conferire un tocco personale allo spazio. Per dare originalità alla propria abitazione non è necessario avviare dei lunghi (e costosi) lavori di ristrutturazione. Spesso nei progetti di restyling viene impiegato il PVC, una superficie dotata di un micro-spessore perfetto per essere sovrapposto al pavimento precedente. Sovrapporre o non sovrapporre il pavimento? Una superficie datata va sostituita nella sua interezza oppure si possono mettere in campo delle soluzioni alternative? Vediamo quando e come si può coprire un vecchio pavimento. Gli scenari presenti in fase di ristrutturazione sono due: demolire o sovrapporre. Nel primo caso ricordiamo che si tratta di un’operazione invasiva dove spesso diventa necessario anche andare ad operare sul massetto. La demolizione comporta un costo più alto legato sia all’acquisto dei materiali che alla manodopera impiegata. Ricordiamo inoltre che nel caso di “semplice” sostituzione della pavimentazione non è necessario richiedere un’autorizzazione particolare al Comune. Se invece parliamo di interventi sul massetto occorrerà richiedere la CILA in quanto si tratta di un intervento di manutenzione straordinaria. Esistono alcune valide alternative che permettono di creare un pavimento tutto nuovo semplicemente sovrapponendo una superficie a quella già presente. Prima di iniziare con la sovrapposizione è necessario considerare alcuni aspetti, come ad esempio le altezze degli ambienti che non devono mai essere inferiori a 2,7 metri una volta terminata la ristrutturazione. Un altro fattore chiave legato alla decisione di sovrapporre o meno un pavimento è legato anche allo stato della superficie già esistente. È fondamentale che il vecchio pavimento sia piano, solido e liscio in modo tale da non avere problemi con la sovrapposizione dei nuovi elementi. Se il vostro vecchio pavimento non è perfettamente planare allora potrebbe presentare un massetto rovinato o deteriorato, una condizione che rende necessaria la sostituzione. Dopo aver valutato il progetto nella sua complessità, potrete scegliere se incollare il pavimento oppure scegliere delle soluzioni flottanti. Nel primo caso facciamo riferimento a superfici che, una volta posate, sono destinate a durare a lungo. Il pavimento flottante presenta un sistema ad incastro e non necessita colla: ciò significa che può essere smontato senza problema. Il pavimento flottante risulta una scelta particolarmente interessante per chi è in affitto e non vuole avviare lunghi e costosi lavori di ristrutturazione, ma desidera solamente dare un nuovo look alla casa. Pavimento in PVC: quanto dura? Una delle domande più diffuse riguarda la sua durata. Pensiamo al suo uso “originario”: il pavimento in PVC veniva scelto per rivestire le superfici di scuole, ospedali o palestre. Tutti luoghi ad alta densità in cui è importante inserire un prodotto che si dimostri particolarmente resistente. Quindi, quanto dura un pavimento in PVC? Come sempre, dipende molto dalla qualità del prodotto acquistato, così come dall’uso che si fa del pavimento vinilico. In generale possiamo dire che la durata media di questa tipologia di soluzione sia all’incirca di 10 anni. Ma, come detto in precedenza, questo valore standard può variare dal tipo di prodotto e dalla destinazione d’uso. Prezzi del pavimento in PVC: quanto costa posarlo? Scegliere un pavimento in PVC è, di fatto, una buona soluzione per coniugare estetica, funzionalità e costi contenuti. Ma cerchiamo di fornire un range di costi: in linea di massima possiamo dire che il prezzo per un pavimento in PVC a incastro va dai 10-15 euro a salire, mentre per un pavimento flottante il range medio va dai 25 euro al metro quadro (a salire). I prezzi che vi abbiamo menzionato sono puramente indicativi: il budget finale dipenderà molto dal tipo di brand scelto e dai metri quadri impiegati. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento