Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Per dimostrare difetti acustici del condominio, ad esempio delle tubature di scarico, bisogna richiedere la perizia fonometrica. Vediamo insieme chi la fa ed i prezzi per eseguirla. Indice degli argomenti: Cos’è la perizia fonometrica? Chi fa la perizia fonometrica: ecco a chi rivolgersi Quanto dura una perizia fonometrica? Costo e valore legale della perizia La perizia fonometrica è un’indagine tecnica necessaria per rilevare i problemi acustici di un edificio, ad esempio di un condominio, tali da arrecare un danno a chi vi abita. Per questo viene anche utilizzata in giudizio per dimostrare l’inquinamento acustico e chiedere il risarcimento danni al costruttore o ai condomini eccessivamente rumorosi. Questa particolare tipologia di perizia è effettuata con una strumentazione in grado di misurare con un elevato grado di accuratezza i decibel emessi e poi confrontarli con i parametri consentiti dalla Legge quadro n. 44795. Attenzione però: non tutte le perizie fonometriche hanno valore legale. Per questo è importante conoscere a chi rivolgersi e che tipologia di strumenti utilizzare. In questa guida vedremo, passo dopo passo, a cosa serve la perizia fonometrica, come viene eseguita ed il suo costo. Cos’è la perizia fonometrica? La perizia fonometrica è un tipo di indagine tecnica volta a misurare la presenza di inquinamento acustico in una certa abitazione o area. É importante perché, grazie ad essa, si possono rilevare problemi costruttivi che alterano il valore di un immobile e, nei casi più gravi, giustificare una causa civile per la richiesta di risarcimento. Ad esempio ci si avvale della perizia fonometrica per autorizzare lo svolgimento di attività particolarmente rumorose come discoteche, officine e falegnamerie oppure rilevare se i rumori provocati da un vicino di casa rientrino nella normale soglia di tollerabilità. Infatti ai sensi dell’articolo 844 del Codice civile: “Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi.” In alcuni casi la perizia fonometrica spetta al costruttore dell’edificio per dimostrare che i lavori di costruzione siano stati eseguiti a “regola d’arte” e che siano stati rispettati i criteri acustici previsti dalla legge caso tipico le tubature di scarico delle unità immobiliari ai piani superiori che disturbano chi abita ai piani inferiori. In poche parole, la perizia fonometrica è indispensabile quando si vuole misurare quantità e l’intensità di un certo rumore e confrontare i dati raccolti con i parametri consentiti. Per farlo bisogna rivolgersi a tecnici specializzati e muniti di macchinari ad hoc i quali misurano i rumori presso l’abitazione della persona che lamenta il disturbo nelle fasce orarie maggiormente sensibili. Chi fa la perizia fonometrica: ecco a chi rivolgersi Che si tratti di dimostrare un errore di costruzione, denunciare i vicini di casa o un’attività troppo rumorosa, in qualsiasi caso la perizia fonometrica deve essere eseguita da un tecnico competente in acustica regolarmente iscritto nell’apposito elenco speciale regionale. Per ottenere l’iscrizione in tali elenchi la Legge n. 42/2017 richiede il possesso di particolari requisiti quali, ad esempio, il superamento con profitto dell’esame finale di un corso in acustica per tecnici o il conseguimento di un master in acustica. Anche la strumentazione utilizzata per effettuare la rilevazione – quindi fonometro deve rispettare precisi parametri di qualità senza i quali la perizia non avrà alcun valore legale. Per l’esattezza il fonometro deve essere di tipo professionale in Classe I, l’unico in grado di rilevare il limite massimo di decibel stabilito dalla legge con la massima accuratezza. Invece i fonometri di Classe II e i telefoni cellulari, utili soltanto a fini hobbistici, non hanno alcun valore legale e quindi non possono essere utilizzati in sede civile per provare un danno da inquinamento acustico. Quanto dura una perizia fonometrica? La perizia fonometrica può avvenire in qualsiasi luogo e la sua durata dipende da vari fattori: la qualità e il grado di sofisticatezza degli strumenti utilizzati (il fonometro) e la complessità della rilevazione. I rilievi, se necessario, possono durare anche 24 ore e si possono svolgere sia in fascia notturna che diurna, in qualsiasi giorno dell’anno in base alle necessità del richiedente. Nella maggior parte dei casi la perizia ha una durata breve – bastano pochi minuti – e si effettua nel luogo e nella fascia oraria in cui il rumore è meno tollerabile. Un tipico esempio è la rilevazione del suono eseguita dalle 23:00 in poi per dimostrare l’eccessiva rumorosità dei vicini di casa nelle cosiddette “ore del silenzio” ovvero tra le 21:00 e le 8:00 e tra le 13:00 e le 16:00. Talvolta è necessario ripetere l’esame più volte e in diversi ambienti dell’abitazione per cogliere il grado del rumore con esattezza. L’esecuzione della perizia fonometrica comprende due momenti: quello in cui il livello del suono è massimo, definito come “rumore ambientale”, e quello in cui si registra il “rumore residuo”, cioè l’assenza della fonte di disturbo. Mettendo a confronto i due dati si può asseverare se il rumore in questione sia tollerabile oppure no. Costo Passiamo all’argomento più spinoso, ovvero quanto bisogna sborsare per richiedere la perizia fonometrica ad un tecnico specializzato. Essendo un’operazione delicata e che richiede particolari strumenti il prezzo non è indifferente. In media il costo oscilla dai 350 euro, nelle situazioni non complesse, fino ai 2.000 euro. Naturalmente nei casi in cui la perizia debba essere svolta con urgenza o nella fascia notturna il tecnico acustico potrebbe applicare un sovrapprezzo del 25%. Che valore legale ha la perizia fonometrica? Come abbiamo anticipato, la perizia fonometrica ha valore legale e può essere utilizzata in sede di un giudizio civile per contestare errori di costruzione che provocano rumore, denunciare attività troppo rumorose adiacenti alla propria abitazione e molte altre ipotesi. Ai fini dell’azione civile si può agire contro il costruttore nei 10 anni successivi al compimento dell’opera mentre per chiedere il risarcimento danni si può agire in giudizio entro un anno a partire dal giorno della scoperta del difetto acustico. Il giudice, una volta instaurato il processo e se lo ritiene necessario, può ordinare una nuova Consulenza tecnica disposta d’ufficio che si aggiungerà alla perizia fonometrica eseguita dal privato. Se i dati rilevati non coincidono con i parametri legali ci sarà una sentenza di condanna nei confronti di chi causa/produce il rumore. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento