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Per cercare di risolvere la carenza del personale in edilizia oggi c’è una startup innovativa che, anche grazie al Machine Learning e a un’idea innovativa cerca e trova i profili adatti alle aziende Indice degli argomenti: Crisi e opportunità: così nasce una startup di successo L’AI aiuta a trovare il personale in edilizia: ecco come Si fa presto a dire edilizia: identikit di un mondo complesso Formazione e sicurezza: aspetti basilari per il recruiting C’è bisogno di personale in edilizia. ANCE stima che mancano all’appello 265mila unità tra operai, professionisti e tecnici specializzati. Ma, ricordava Barbara Cerutti, vicepresidente Formedil, il problema è reperire persone desiderose di entrare nel settore edile. C’è chi sta lavorando per creare le opportune condizioni perché imprese e lavoratori possano incontrarsi. È una startup innovativa italiana, nata ufficialmente nel 2018 ma avviata a livello operativo nel 2019. Oggi può esprimere una formula di successo, confermata anche dalla crescita del proprio fatturato: quello 2021 ha raggiunto i 340mila euro, quasi triplicato rispetto ai 120mila euro del 2019. Il tutto in una situazione decisamente delicata, come quella dettata dal Superbonus e dall’effetto volano creato, con tutti i suoi pregi e difetti. Stiamo parlando di geoJOB Recruitment, la prima e unica agenzia per il lavoro dedicata esclusivamente al settore dell’edilizia oltre a Engineering & Construction e Impiantistica. Una realtà nata proprio dalla crisi dell’edilizia negli anni Duemila, che ha portato un professionista del settore a reinventarsi, concretizzando un’idea innovativa nella formula oltre che nella finalità. Sì, perché alla base del funzionamento del sistema di ricerca lavoro c’è una piattaforma che sfrutta tecniche di Intelligenza artificiale per agevolare il lavoro di selezione. Se oggi più di 220 persone hanno potuto trovare lavoro e 80 aziende vedere soddisfatte le loro esigenze è anche grazie a geoJOB. Crisi e opportunità: così nasce una startup di successo La ricerca del personale in edilizia è alla base di geoJOB, avviata nel 2018 come startup innovativa nata all’interno dell’incubatore di impresa Speed MI Up dell’Università Bocconi. Ideatore, fondatore e Ceo è Vittorio Massimo Borgo. Questa startup è frutto di oltre 30 anni di esperienza nel settore edile che lui ha vissuto in prima persona all’interno dei cantieri, lavorando come direttore del personale in un importante gruppo specializzato in lavori di ingegneria geotecnica, dedicata al consolidamento dei terreni dove venivano svolti lavori infrastrutturali. «Ho sempre pensato mancasse un’agenzia del lavoro dedicata all’edilizia – spiega lo stesso Borgo . Questa consapevolezza, unita alla pesante crisi vissuta nel settore edile e che ha colpito anche la mia impresa, provocandone la chiusura, mi ha portato alla decisione di reinventarmi, mettendo a frutto la mia esperienza e cercando di dare una risposta a una delle esigenze più sentite dall’edilizia: agevolare domanda e offerta di lavoro». Così nasce geoJOB. L’AI aiuta a trovare il personale in edilizia: ecco come Perché parliamo di una realtà innovativa? «Nel 2018 solo a Milano si contavano 270 agenzie per il lavoro – risponde Borgo –. La nostra è nata come agenzia “senza vetrine”, focalizzata esclusivamente sulla geolocalizzazione di imprese e candidati, basata sulla digitalizzazione». Il sistema cardine su cui si basa il matching tra domanda e offerta è affidato all’Intelligenza Artificiale, più precisamente a un algoritmo di Machine Learning. Come funziona? Esso fondamentalmente esplora i dati per ricavarne correlazioni. Un bel salto in avanti rispetto alla modalità di ricerca di lavoro, basato su cv e ricerca stile elenco. Attraverso una piattaforma, vengono “dati in pasto” alla macchina i dati raccolti sia delle esigenze dell’imprese sia dei profili dei candidati, pesandole opportunamente. Il sistema creato è AbraCareer e grazie all’AI permette di accelerare il processo di selezione, rendendolo anche più efficace e mirato a estrarre i candidati più in linea. «Si tratta di un sistema inclusivo, ovvero vuole cercare di comprendere più persone possibile, non escludendo nessuno. Ma intende andare a selezionare solo dopo aver approfondito con il lavoratore le caratteristiche che lo possono rendere il profilo ideale per l’azienda. In entrambi i casi il processo è frutto di una ricerca attenta, che va anche ad arricchire il curriculum, ponendo le domande più opportune per mettere in risalto le sue competenze, rivelando anche quelle non inserite nel cv». I profili ricercati GeoJOB col tempo si è specializzata nella ricerca, partendo dalla selezione di profili qualificati. «Negli anni passati e almeno fino al 2020 le ricerche di lavoro avvenivano per lo più mediante il passaparola. L’anno scorso, l’ingresso del Superbonus ha sconvolto lo scenario: le imprese si sono scontrate contro lo scoglio della carenza di manodopera impensabile. La crisi pluriennale in cui si è dibattuto il settore edile lo ha di fatto impoverito, mancando il ricambio generazionale, tra pensionamenti e cambiamenti di mansione». La mancanza di lavoro ha mascherato il problema, che poi si è mostrato in tutta la sua drammatica evidenza nel 2021. «Il passaparola non funziona più: per questo geoJOB è divenuta una realtà riconosciuta e apprezzata». Oggi i profili cercati dall’agenzia sono per lo più di livello impiegatizio e dirigenziale: dal personale d’ufficio ai capo cantiere, fino a progettisti, il lavoro si concentra qui. Si fa presto a dire edilizia: identikit di un mondo complesso Anche il modus operandi di geoJOB è differente: «operiamo innanzitutto con la professionalità in un settore alquanto complesso». Quando si parla di edilizia, si comprende quella civile, industriale, pubblica, ristrutturazione conservativa, strutturale, infrastrutture, comprese anche bonifiche e demolizioni. Quindi il ruolo del recruiter è fondamentale «per entrare nelle dinamiche dell’azienda, comprendendo quali sono le loro necessità». Il processo di ricerca parte dal colloquio con le imprese: con loro si vanno a capire le effettive esigenze, approfondendo nel dettaglio le caratteristiche professionali di cui hanno necessità, cercando attraverso il lavoro dei recruiter il migliore profilo. Da lì parte l’annuncio di lavoro mediante motori di ricerca e canali social, attraverso una campagna di digital marketing. Una volta ricevuti i cv, parte la selezione: il sistema li classifica, individuando all’interno del database i candidati più in linea. A questo punto avviene un colloquio, basandosi sull’effettiva filosofia e la strategia dell’azienda richiedente. Oggi si lamenta una carenza di personale in edilizia. Tuttavia, geoJOB afferma di ricevere molte richieste. Qual è allora il punto critico: la carenza di domanda o di offerta? «Entrambe. Da un lato il settore si è impoverito anche dal lato economico, che ha conseguito un sistema retributivo basso a fronte di elevate richieste. Oggi la carenza di personale ha cambiato le cose, destabilizzandolo per molti aspetti. Il Superbonus ha evidenziato la necessità di contare su profili specializzati, che mancano anche perché non si è investito a sufficienza sulla formazione». Formazione e sicurezza: aspetti basilari per il recruiting C’è un altro aspetto su cui punta molto questa startup e che interessa direttamente la ricerca di personale in edilizia: la formazione. Per questo ha avviato un progetto, in partnership con Romeo Safety Italia e Human Ex-Challenge, per erogare formazione a tutti i livelli, da quello tecnico agli ambiti trasversali. «Ci siamo resi conto che molte aziende stanno crescendo così in fretta che sono spesso destrutturate. O meglio: si ritrovano a dover uscire dalla logica tradizionale con cui erano abituate a operare, creando all’interno della propria struttura funzioni manageriali oggi imprescindibili. Ma questo cambiamento così repentino richiede che ci sia una giusta organizzazione e comunicazione a ogni livello», specifica Borgo. La sicurezza sul lavoro è e sarà sempre più un aspetto altrettanto basilare. In questo senso la startup si avvale della consulenza specializzata della stessa Romeo Safety Italia. In ogni caso il punto di partenza è garantire le migliori condizioni all’azienda di poter contare sul candidato più funzionale e qualificato per assolvere al compito richiesto dal committente. «Per questo serve l’analisi dell’azienda, contando anche su determinate garanzie da parte della stessa di affidabilità, credibilità e qualità – ammette il Ceo di geoJOB –. Preferiamo lavorare con imprese che siano capaci di offrire questi valori, altrimenti preferiamo non accettare commesse. Partiamo da questo presupposto: noi vogliamo tutelare gli interessi del lavoratore, oltre che dell’azienda». Il 2022 sarà un anno caratterizzato dal consolidamento dell’attività, lavorando sulla formazione e sul futuro per cercare di creare le condizioni per crescere nuove generazioni, ricreando le condizioni perché possano apprezzare il lavoro in cantiere, prima ancora che imparare a lavorarci. «Credo che il settore dell’edilizia possa offrire molto ai giovani: in termini di crescita, di competenza, di rapporti interpersonali. È un settore dove si vede concretamente i frutti del proprio lavoro. Mi ha dato enormi soddisfazioni e mi ha permesso di crescere e di acquisire capacità e professionalità», conclude Borgo. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento