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Indice degli argomenti Toggle Piano Casa, le parole di De MaioLe proposte di Fondazione InarcassaLe strategia del Mit sul Piano Casa La progettazione del “Piano Casa”, portata avanti dal Governo, va avanti a passo spedito. Tra le priorità della checklist del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, durante la sua partecipazione alla seconda giornata del 58° Congresso nazionale del Notariato, si evidenzia l’urgenza di concentrare attenzione e risorse su una riqualificazione organica dei circa 70.000 alloggi pubblici attualmente vuoti e inutilizzati in Italia. Per realizzare questo, nelle ultime settimane sono stati fatti incontri e riunioni con le associazioni di categoria per definire un piano che accontenti tutti. Sforzi che la Fondazione Inarcassa reputa importanti, stando alle parole del presidente Andrea De Maio. Piano Casa, le parole di De Maio Il Piano Casa promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, “rappresenta un passo molto significativo per sviluppare, insieme alle organizzazioni partecipanti al tavolo di lavoro, nuove idee e proposte volte a fronteggiare l’emergenza abitativa. In qualità di Fondazione Inarcassa, desideriamo esprimere il nostro ringraziamento al ministro Salvini per averci coinvolto e ci impegniamo a offrire il nostro contributo, sottolineando l’importanza del tema della sicurezza nelle abitazioni”, afferma De Maio, a seguito della partecipazione alla seconda riunione del “Piano Casa”, il tavolo di lavoro promosso dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Il presidente di Fondazione Inarcassa ha dichiarato in una nota che è essenziale garantire il diritto alla casa e contemporaneamente assicurare la massima sicurezza per gli occupanti. De Maio ha aggiunto che la Fondazione si impegna a contribuire all’elaborazione di un ‘Piano Casa’ strutturale che possa proiettarsi su un arco temporale di almeno 20 anni. Ha inoltre manifestato positività riguardo all’annuncio del Ministero di destinare almeno 100 milioni di euro nei prossimi anni per finanziare le principali attività legate al recupero e alla riqualificazione del patrimonio edilizio. Le proposte di Fondazione Inarcassa “Desideriamo portare all’attenzione del Ministro Salvini e degli stakeholder l’esperienza e la competenza degli architetti e ingegneri liberi professionisti coinvolti nelle attività di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio”, ha affermato il Presidente della Fondazione Inarcassa. “A tal fine, abbiamo collaborato con i promotori del tavolo di lavoro per redigere un documento di proposte dettagliate su ciascuna delle linee d’azione identificate nella recente legge di Bilancio inerente al disagio abitativo”. Tra le proposte, quella che venga sempre condotta un’analisi di convenienza tecnico-economica, basata sull’analisi delle esigenze e delle dinamiche demografiche, al fine di giustificare qualsiasi decisione di recupero e/o riconversione degli edifici esistenti rispetto a demolizioni e ricostruzioni in sede. Inoltre, è cruciale istituire l’obbligo del fascicolo digitale del fabbricato. Questo strumento si dimostra essenziale per monitorare lo stato di conservazione del patrimonio edilizio, individuando potenziali situazioni di rischio e programmando nel tempo interventi di ristrutturazione e manutenzione. Le strategia del Mit sul Piano Casa Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha posto al centro delle proprie priorità l’organizzazione e la semplificazione della normativa di settore, insieme alla creazione di modelli sperimentali. Al fine di affrontare queste tematiche, è stata avviata un’unica iniziativa focalizzata su diversi obiettivi chiave. Innanzitutto, si è dedicata un’attenzione particolare alla comprensione approfondita delle caratteristiche uniche dei programmi di edilizia residenziale pubblica e di edilizia sociale, inclusi i relativi fabbisogni. Parallelamente, si sta lavorando sul riordino e sulla semplificazione delle procedure riguardanti la valorizzazione e il recupero degli immobili pubblici dismessi. L’obiettivo principale è stato individuare le misure di semplificazione necessarie per favorire la destinazione di tali immobili a scopi di edilizia residenziale e sociale. Altra importante area di intervento è stata l’individuazione di linee guida e best practices per il riordino degli enti regionali attivi nel settore dell’edilizia residenziale pubblica. Questo sforzo mira a promuovere un’organizzazione più efficiente e coordinata tra questi enti. Infine, è stato avviato un confronto approfondito sulle iniziative intraprese dalle cooperative edilizie e dagli enti previdenziali. L’obiettivo è valutare le condizioni per promuovere un rilancio dei rispettivi programmi abitativi e stimolare la collaborazione tra le parti interessate. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento