Spesso si predilige il bianco, è più facile e non presenta vincoli di abbinamento, ma la tinta delle pareti può essere anche un ottimo strumento per ampliare o rendere più caldo lo spazio e per conferire carattere e personalità.
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È ancora un colore caldo, pastoso e avvolgente a segnare le tendenze per gli interni, ma dopo il rassicurante Heart Wood 2018, eletto da Sikkens, quest’anno Pantone vira decisamente su una tinta più leziosa e audace: Living Coral.Una tinta corallo generalmente utilizzata per complementi e dettagli, vista la sua forte personalità, ma chi più osa la sceglie anche per le pareti, magari del bagno o di qualche angolo da caratterizzare.
In ogni caso, per quanto siamo bombardati ogni giorno da tendenze e dettami sugli stili più in voga, la scelta del colore per gli ambienti della casa e le pitture degli interni resta un elemento soggettivo e deve essere guidata esclusivamente dal proprio gusto e dalle proprie percezioni estetiche.
La scelta del colore
Il nero e le tinte colorate assorbono la luce, invece il bianco fa un effetto specchio, la riflette facendola rimbalzare da un lato all’altro ampliando la percezione visiva dello spazio.
In linea di massima possiamo dire che i colori chiari tendono ad ampliare gli ambienti e quindi sono utili negli spazi piccoli. Chi ama il colore (tornato di moda dopo il lungo periodo di assenza che ha seguito “l’abuso” della stagione Pop degli anni ’80) e non vuole rinunciarci neanche nei volumi piccoli, può optare per le malte e le tinte della terra.
Oltre allo spazio si prendono in considerazione gli altri elementi dell’architettura, pavimento e infissi, in particolare. Se questi sono bianchi o in legno chiaro (rovere, per esempio), i colori sulle pareti sono leciti e contribuiscono a strutturare la personalità degli interni; se invece il pavimento è in ceramica colorata o presenta motivi geometrici o di altro tipo, meglio restare sul bianco o sui colori neutri.
I colori forti più utilizzati sono: il blu, una tonalità fredda che si utilizza per le abitazioni di mare; il rosso, il colore caldo per eccellenza, opzionato per ambienti che necessitano di un forte carattere; giallo e arancio, l’energia, molto utilizzati nel contract o negli ambienti di lavoro.
Pitture per interni: le tecniche
Oltre al colore la personalità di un ambiente si tratteggia attraverso le diverse tecniche: con il rullo semplice o decorativo; con il pennello; effetto spugnato, ottenuto, appunto, tamponando con una spugna; effetto patinato (invecchiato); effetto della “conciatura”, ottenuto strofinando un pezzo di stoffa sulla mano della vernice appena passata; spatolato, che si realizza con una spatola e crea armoniosi motivi circolari; velatura, ottenuta sovrapponendo due tinte e il drapping o effetto rigato, lavorando con un pennello a setole più dure sulla vernice già passata.
Alcune tipologie di pitture
Le più resistenti sono le lavabili e gli smalti murali, utilizzati prevalentemente in bagno e in cucina. Le idropitture, a rapido assorbimento permettono di realizzare l’opera in breve tempo e restituiscono un elegante effetto omogeneo. Diverse e sempre più aggiornate sono poi le linee decorative: patinate, con effetto satin, effetto lavagna, effetto cemento, metallico.
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