Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Indice degli argomenti Toggle Le caratteristiche del policarbonato Tipologie di pannelli di policarbonatoDove viene utilizzato il policarbonato in edilizia?Rivestimenti esterni di strutture e edificiSerre, verande e giardini d’invernoCoperture e tettoie in policarbonatoFinestre in policarbonatoFaq policarbonatoQuanti anni dura il policarbonato?Che differenza c’è tra plexiglass e policarbonato? Il policarbonato in edilizia è molto utilizzato, in quanto le sue caratteristiche di trasparenza, resistenza e rigidezza lo rendono adatto a diversi scopi. E’ un materiale plastico, che presenta costi inferiori rispetto a quelli del vetro, che spesso sostituisce. Si tratta di un polimero, scoperto nel 1928 da E.I Carothers, ottenuto dall’acido carbonico e caratterizzato da una notevole resistenza termica e meccanica. Questo materiale è veramente interessante dal punto di vista meccanico poiché è in grado di resistere a pesanti carichi e agli urti. L’industria edile ne ha fatto uno dei materiali più utilizzati in virtù della sua grande lavorabilità, leggerezza e trasportabilità. Grazie a questo materiale è possibile realizzare coperture, pannelli, ma anche allestimenti interni ed esterni. I pannelli e le lastre in policarbonato sono composti di polimeri termoplastici e, a seconda della lavorazione, si possono distinguere diverse tipologie, da valutare a seconda degli usi. Di seguito un approfondimento relativo alle diverse applicazioni del policarbonato in edilizia. Le caratteristiche del policarbonato Il policarbonato presenta interessanti caratteristiche, che dipendono proprio dalla sua natura plastica. Le principali proprietà sono: la trasparenza, che lo rende molto simile al vetro, soprattutto quando si presenta liscio e compatto. Non a caso il policarbonato viene impiegato per realizzare finestrature, coperture per verande, terrazzi in cui è fondamentale che la luce filtri all’interno.; la resistenza termica, sia a basse che alte temperature, senza che avvengano fenomeni di deformazione o alterazione della struttura delle lastre; la leggerezza, dovuta alla bassa densità del materiale e ancora maggiore nel caso dei pannelli alveolari; la resistenza agli urti e alla rottura, che superano quella del vetro e garantiscono anche sicurezza nel caso di impiego in edilizia; la resistenza ai raggi ultravioletti (UV), il che lo rende perfetto anche per le applicazioni all’esterno; Altri vantaggi che rendono il policarbonato un materiale interessante per l’edilizia riguardano indubbiamente la grande durezza, la facilità di lavorazione e di taglio delle lastre e i costi, più accessibili rispetto a quelli di altri materiali, come il vetro. E’ sicuramente un materiale adatto per ricavare tettoie e pensiline in virtù delle sue proprietà di tenacia e resistenza. Risulta essere, quindi, un materiale molto pratico, resistente e versatile, perfetto per tutte quelle applicazioni che richiedono forza, leggerezza e permeabilità alla luce. Oltre all’edilizia, infatti, viene utilizzato in settori quali l’automotive, l’elettronica e l’industria degli elettrodomestici e dell’illuminazione. Tipologie di pannelli di policarbonato Come anticipato, esistono diverse tipologie di pannelli in policarbonato, ma la principale suddivisione da effettuare riguarda il policarbonato compatto e il policarbonato alveolare. Nel primo caso le lastre si presentano lisce, compatte e uniformi, dall’aspetto davvero molto simile a quello del vetro. Non sono presenti cavità interne e sono spesso utilizzate proprio per la loro trasparenza e resistenza. LexanTM, lastre in policarbonato compatte di Sogimi, solide, estruse dalla resina in policarbonato sono infrangibili, trasparenti, resistenti alle alte temperature, protette dai raggi UV e garantite contro l’ingiallimento. Nel secondo caso, invece, i pannelli in policarbonato sono costituiti da due lastre esterne, al cui interno si presentano i cosiddetti alveoli, ossia celle d’aria. Hanno uno spessore maggiore rispetto al policarbonato compatto, ma allo stesso tempo sono anche più leggeri. Policarbonato alveolare In particolare questo tipo di soluzione è pensata per la curvatura a freddo: grazie a questo tipo di lavorazione gli alveoli aumentano la rigidità del materiale rendendolo perfetto per realizzare coperture ad uso domestico oppure industriale. In entrambi i casi mantiene inalterate le sue caratteristiche di resistenza antiurto e anti agenti atmosferici, oltre ad essere di facile manutenzione e facile pulitura. Inoltre, il policarbonato può distinguersi anche in base al colore, che se lasciato neutro lo rende trasparente. Sul mercato esistono lastre di differenti colorazioni, in grado anche di creare giochi di luce e colore interessanti nel caso delle applicazioni in edilizia. Dove viene utilizzato il policarbonato in edilizia? Questa soluzione è interessante da adottare per gli ambienti domestici e gli edifici pubblici in quanto è in grado di garantirne il risparmio energetico. Questo perché la sua struttura riesce a isolare termicamente gli ambienti mantenendo costante la temperatura, senza dover dunque ricorrere per molte ore all’uso del riscaldamento “tradizionale”. Infine è importante sottolineare la sua facile lavorabilità: il policarbonato, infatti, può essere lavorato a freddo e impiegato in costruzioni complesse. Viene proposto in commercio nella sua forma in lastre o pannelli, caratterizzati da leggerezza nella struttura e facilità nel montaggio, e permette di realizzare delle splendide soluzioni abitative. L’uso dei pannelli trova anche largo spazio nel campo dell’interior design: tale prodotto si presta a suddividere e organizzare gli spazi interni senza dover ricorrere a interventi di muratura più invasivi. Elysol è la lastra in policarbonato compatto di Brianza Plastica utilizzata per la realizzazione di coperture e pareti trasparenti, leggere ed eleganti. Le lastre Elysol sono disponibili con profilo ondulato o grecato e protette su uno o entrambi i lati dai raggi UV per mantenere la trasparenza nel tempo. Prima di scegliere la tipologia di lastra o di pannello occorre riflettere sulla sua destinazione d’uso: nel caso in cui il materiale venisse utilizzato per le coperture dovrà necessariamente avere una capacità di carico e di resistenza maggiore di un pannello utilizzato per il design interno della casa. Per quanto riguarda il prezzo dei pannelli esso dipende da alcuni fattori come lo spessore delle lastre e la tipologia delle medesime: in generale è possibile notare che le lastre di policarbonato compatto in quanto più spesso presentino un prezzo più elevato rispetto quelle alveolari. Il policarbonato è un materiale adeguato a diversi ambiti d’applicazione in campo edile, tra cui ad esempio: Rivestimenti esterni di strutture e edifici Scelto soprattutto in ambito industriale e terziario, in quanto permette di ottenere elevata trasparenza e, quindi, luminosità all’interno. In questi casi, si usa principalmente il policarbonato alveolare, spesso di differenti colorazioni. In questo modo si realizzano intere pareti luminose, senza rinunciare alla privacy, in quanto i pannelli non sono completamente trasparenti, ma anzi si presentano traslucidi. Spesso si usano lastre che vengono montate tramite aggancio maschio femmina, con pannelli sagomati e appositamente prodotti per la realizzazione di facciate continue in policarbonato. In ogni caso, prima di realizzare un rivestimento in policarbonato è essenziale assicurarsi che il prodotto scelto rispetti la normativa in materia di antincendio. Serre, verande e giardini d’inverno Si possono costruire sia con il policarbonato compatto, che con quello alveolare. Per serre, verande e giardini d’inverno preferibilmente si utilizzano pannelli trasparenti, che vanno a sostituire il vetro, ma si trovano applicazioni anche di lastre alveolari. In questo modo la costruzione risulta meno onerosa, più semplice da realizzare, ma comunque molto resistente e performante. La struttura può essere realizzata in materiali tradizionali, come l’acciaio o il legno e il policarbonato viene usato per le superfici trasparenti, sia piane che curve. Coperture e tettoie in policarbonato Terrazze e balconi sono luoghi che devono garantire riparo dalle intemperie. Per fare questo si può ricorrere a tipi diversi di coperture: una buona soluzione è quella di utilizzare il policarbonato anche per le tettoie, sfruttando la resistenza del materiale agli agenti atmosferici e alle temperature. Si possono costruire protezioni per gli ingressi di casa, tettoie per il deposito di auto e mezzi, ma anche coperture di dimensioni maggiori, come nel caso di centri commerciali o gallerie coperte. Strutture resistenti e robuste: BT Group realizza pensiline e tunnel con materiali di qualità e progettati per inserirsi perfettamente nell’arredo urbano. La copertura può essere realizzata in policarbonato di spessore mm 4 oppure di tipo alveolare spessore mm. 6 A seconda della tipologia di struttura che si vuole realizzare è possibile scegliere tra pennelli alveolari o compatti, di cui è bene valutare tutti vantaggi offerti. La leggerezza, in questo caso, è sicuramente un’altra caratteristica che rende tanto vantaggiose queste coperture. È importante sottolineare che le lastre scelte per realizzare la copertura devono essere state appositamente trattate in modo da evitare che i raggi UV la deteriorino. Baraclit Aliant è il tegolo alare specifico per la copertura di grandi ambienti composto da elementi alari in calcestruzzo armato precompresso, alternati da lucernari zenitali continui in policarbonato. Finestre in policarbonato E’ possibile scegliere il policarbonato al posto al posto del vetro, riducendo i costi di realizzazione e alleggerendo notevolmente la struttura. Anche in questo caso viene utilizzato sia il policarbonato alveolare, che quello compatto. Quello compatto è perfetto per ottenere un effetto simile alle finestre in vetro, mentre quello alveolare può essere scelto nel caso si ricerchi una luce più diffusa e non si abbia necessità di chiara visuale sull’esterno. Le lastre vengono dunque inserite in un’intelaiatura in metallo o in altri materiali resistenti agli agenti atmosferici e anti danneggiamento: il risultato estetico, oltre che funzionale, è di grande pregio. Ne sono un esempio i lucernari e le finestrature industriali. In questi casi, il policarbonato alveolare è perfetto per garantire il passaggio della luce, garantendo comunque il massimo della riservatezza. Al di là di quale sia l’uso è importante affidarsi a dei professionisti per la progettazione delle strutture in policarbonato e per la scelta del pannello giusto per le proprie esigenze. Errori e difetti possono comportare problematiche di varia natura, come ad esempio la deformazione nel tempo dei pannelli e la perdita delle loro caratteristiche. Inoltre, è importante occuparsi della pulizia del policarbonato, garantendone durevolezza nel tempo. Faq policarbonato Quanti anni dura il policarbonato? La durata del policarbonato può variare significativamente in base all’applicazione specifica, alle condizioni ambientali e alla qualità del materiale. In generale, il policarbonato è noto per la sua eccellente resistenza e longevità. Per quanto riguarda la sua durata in applicazioni in edilizia, naturalmente molto dipende dal tipo di applicazioni, in interno o in esterno. Possiamo dire che in genere le lastre di policarbonato standard, non trattate con protezioni specifiche, hanno una durata media di circa 10-15 anni e sono più adatte per un uso interno o per strutture temporanee. Le lastre di policarbonato con trattamento anti-UV, pensate per resistere meglio all’esposizione solare diretta e quindi molto adatte in esterno, possono durare fino a 25 anni. Ci sono diversi fattori che influenzano la durata, tra i principali citiamo l’esposizione ai raggi UV, che richiede un trattamento adeguato; condizioni climatiche particolari caratterizzate da variazioni di temperatura e umidità possono accelerare il degrado; la qualità del materiale scelto e la corretta manutenzione. Che differenza c’è tra plexiglass e policarbonato? Il plexiglass e il policarbonato sono due materiali plastici trasparenti ampiamente utilizzati in vari settori, tra cui l’edilizia. A prima vista possono sembrare simili, in realtà presentano differenze significative in termini di composizione, proprietà meccaniche, applicazioni e costi. Il plexiglass è composto da polimetilmetacrilato (PMMA), un materiale in grado di mantenere la sua trasparenza nel tempo e che permette una trasmissione della luce fino al 92%; il policarbonato, come abbiamo visto, è un polimero termoplastico che si caratterizza per la maggiore resistenza agli urti e la sua durevolezza. È molto più flessibile e facile da modellare e lavorare rispetto al plexiglass, ma è anche più costoso. Entrambi pesano molto meno del vetro e sono più resistenti. Articolo aggiornato – Prima pubblicazione 16 febbraio 2017 Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento