Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Indice degli argomenti Toggle Le componenti di una porta internaQuanti tipi di porte interne esistono?Porta a battentePorta scorrevolePorte specialiPorte interne a filomuro di designQuale è il materiale migliore per una porta?Come scegliere le porte interneQuali sono le migliori porte interne?Quanto costa una porta di buona qualità?Incentivi anche per le porte interne Le porte interne, vere e proprie componenti della struttura architettonica, appartengono in realtà ormai all’ambito dell’arredamento, grazie alle tante versioni, sia tipologiche sia materiche, proposte dalle aziende di settore. Un ventaglio che lascia piena libertà di scelta, anche nel rispondere ai vincoli dello spazio e alle varie necessità funzionali o estetiche. Senza peraltro tralasciare le istanze legate alla sostenibilità del prodotto e dei processi per realizzarlo, oltre che il valore economico: il range di spesa per una porta interna può infatti variare di tanto, a seconda delle dimensioni, del materiale, delle finiture e degli accessori. Le componenti di una porta interna Generalmente, ogni porta interna tradizionale a battente si compone di: controtelaio (o falso telaio), struttura portante nascosta, di legno (o di metallo nei modelli a filo muro), che riveste l’imbotte del vano e su cui si fissano le parti visibili della porta; nel caso dei modelli scorrevoli è una scatola metallica, integrata nella parete, entro cui scorre l’anta mobile; telaio fisso, cornice interna al vano che copre il falso telaio, composta di due montanti verticali e uno superiore orizzontale, incastrati tra essi e portanti le guarnizioni per la tenuta e l’isolamento dell’anta una volta chiusa; coprifili, fasce applicate al telaio fisso sulla parete, a cornice della porta stessa, utili a nascondere il punto di giunzione tra controtelaio e telaio fisso; cerniere, visibili o, ormai sempre più spesso, a scomparsa, che collegano telaio e anta e garantiscono apertura e chiusura di quest’ultima. A tutto ciò si aggiungono poi ovviamente la maniglia, con o meno bocchetta per la chiave, e la serratura, che nelle porte interne di ultima generazione è magnetica, vale a dire silenziosa, discreta alla vista ma comunque sicura. Quanti tipi di porte interne esistono? La tipologia di una porta interna è definita dalla modalità di apertura, da valutare sempre in base all’ambiente, allo spazio a disposizione e alle esigenze funzionali. Morbida di Albed Morbida di Albed Morbida (design Fabrizio Cester) di Albed ripensa lo stipite come elemento grafico, con una propria identità, di alluminio e leggermente bombato. Il telaio, in diverse finiture dall’effetto metallico o laccato nei colori RAL, può così armonizzarsi con la tonalità della parete o di una boiserie, oppure distinguersi per contrasto cromatico. Anche il pannello dell’anta è personalizzabile, scegliendo tra oltre 90 proposte materiche a catalogo (vetro, legno, laccato lucido e opaco). Le aperture arrivano fino a 180° a tirare e 90° a spingere, mentre la larghezza è dimensionabile su misura fino a 100 cm con singolo pannello e l’altezza fino al soffitto. Porta a battente Vero e proprio archetipo del concetto di porta, ha l’anta incernierata lateralmente, che si apre a tirare o a spingere, con raggio d’azione fino a 90° e, in alcuni casi, oltre. Il lato di apertura (ad esempio da sinistra verso destra per chi è destrorso) può essere scelto al momento dell’ordine, ma alcuni modelli hanno controtelai reversibili, per scegliere in fase di posa. xREVERx di Ermetika xREVERx di Ermetika Con xREVERx XL di Ermetika, porta a battente reversibile a filo muro che può arrivare ad una altezza di 240 cm, è possibile invertire il verso di apertura (spingere o tirare) e di direzione (destra o sinistra) in fase di posa, semplicemente ruotando il telaio. L’anta è cieca, pertanto i fori per maniglia e serratura vanno fatti al momento, garantendo ulteriore flessibilità, sia di utilizzo sia di estetica. Il sistema All in One integra telaio di alluminio estruso verniciabile, anta tamburata, serratura magnetica standard e cerniere invisibili finitura cromo satinato regolabili sui tre assi. Porta scorrevole Perfetta per ridurre l’ingombro e dare continuità spaziale e visiva a stanze contigue, la porta scorrevole è particolarmente scenografica se a tutta altezza (ovvero con sviluppo da pavimento a soffitto). Si può scegliere a scomparsa nel muro, grazie ad un apposito controtelaio metallico scatolare (che, grazie all’innovazione tecnica, ormai permette anche l’alloggiamento di impianti elettrici e/o idraulici) o esterna, con binario a vista applicato alla parete (e in tal caso non sono necessarie particolari opere edili). E sono disponibili controtelai a due ante sovrapposte, ad apertura mista (anta parzialmente scorrevole e poi a battente), per pareti curve e isolanti acusticamente, in tal caso dotati di guarnizioni speciali. Acoustic 38 dB di Eclisse Acoustic 38 dB di Eclisse Controtelaio e speciale kit acustico (pannello porta e stipiti ad elevate prestazioni fonoisolanti) delle porte scorrevoli a scomparsa Acoustic 38 dB di Eclisse sigillano il perimetro del serramento, riducendo il rumore tra le stanze, con un abbattimento pari appunto a 38 dB. Chiudendosi, la porta attiva in automatico guarnizioni e dossi sia nella battuta sia internamente alla bocca del cassone e due magneti la tengono perfettamente serrata. Para-spifferi superiori e inferiori ad hoc avvolgono poi gli eventuali interstizi. Disponibile con finitura noce tanganika grezzo o laccata opaca nei colori RAL, il sistema si abbina ai controtelai Unico, Luce e Ewoluto® del marchio, anche già installati, di diverse dimensioni. Duplo di Mito Duplo di Mito Il controtelaio Titano per porte scorrevoli Duplo di Mito è pensato per due ante parallele a scomparsa, di diverse dimensioni e per pareti sia di laterizio sia di cartongesso. In foto, i due pannelli, laccati bianco opaco RAL 1013, hanno una lavorazione superficiale personalizzata e maniglia quadrata per il solo trascinamento, con finitura cromo satinato. La cassa modulare di lamiera dà robustezza al sistema senza perdere in leggerezza nello spostamento ed è semplice da installare grazie ad innesti a incastro. Magic Box® Linear® di Protek Magic Box® Linear® di Protek La serie di controtelai Magic Box® Linear® di Protek, senza stipiti e coprifili, è predisposta per l’alloggiamento di impianti elettrici e/o idrici su entrambi i lati. Interruttori, prese elettriche, citofoni, termostati possono così essere posati nei pressi del vano delle porte scorrevoli e le tubazioni idrotermosanitarie fatte scorrere in alloggiamenti coibentati già premontati nella struttura metallica. Porte speciali Esistono poi ulteriori opzioni di apertura: a libro, evoluzione delle tradizionali porte a soffietto, da scegliere quando lo spazio non sia sufficiente né per un’anta a battente né per una scorrevole, e rototraslanti. In questo secondo caso la porta si apre in modo normale ma poi scorre verso uno degli stipiti, sfruttando un perno di rotazione centrale invece che laterale: così il pannello occupa entrambi i lati del vano, ma solo per metà. Opzione aggiuntiva è il bilico, sistema con rotazione pivotante lungo l’asse verticale, con le componenti meccaniche nascoste a pavimento e a soffitto, che non richiede cornici o falsi telai aggiuntivi. Fold di Ferrerolegno Fold di Ferrerolegno Soluzione salvaspazio, Fold di Ferrerolegno è ideale da inserire dove non ci stia una tradizionale porta a battente o quando la parete non sia abbastanza lunga per inserire una scorrevole. L’apertura a libro ripiega in due l’anta, permettendole di rimanere perpendicolare al muro o addirittura di ruotare di 180° per posizionarsi parallelamente. Abbinabile anche a telai complanari, è personalizzabile nei materiali e nelle finiture. System M+ di FritsJurgens System M+ di FritsJurgens Le cerniere pivotanti System M+ di FritsJurgens (in foto realizzazione ai Modular Studios di Amstelveen nei Paesi Bassi), con chiudiporta integrato, per la movimentazione a bilico, sono completamente integrate a scomparsa nello spessore superiore e inferiore della porta e non richiedono elementi aggiuntivi a pavimento o a soffitto. Progettate per ante sino a 500 kg di peso, grazie ad accorgimenti tecnologici garantiscono fluidità di movimento, chiusura “soft close” delicata, anche sotto spinta, e regolazione della velocità degli ultimi 30°. Porte interne a filomuro di design Tra le soluzioni di tendenza, le porte a filomuro si distinguono per la mancanza di stipiti, coprifili e cornici: il serramento è perfettamente mimetizzato nella parete, percepibile esclusivamente per via della fessura di intaglio, soprattutto quando ha la medesima finitura del resto della superficie (ad esempio rivestita di carta da parati). Un effetto reso possibile dallo speciale telaio fisso di questi modelli, metallico e sottile, con le cerniere a scomparsa e, il più delle volte, una serratura magnetica, con scrocco (l’elemento mobile a sezione triangolare, collegato al movimento della maniglia, che tiene l’anta chiusa) celato nello spessore della porta quando questa è aperta. Este Boiserie di Bertolotto Este Boiserie di Bertolotto La porta Este filomuro appartiene alla collezione Fusion di Bertolotto con rivestimento ceramico Laminam ispirato alle texture delle pietre naturali, in sette diverse declinazioni materiche. In foto, i toni caldi dalle venature brillanti della lastra Emperador Extra mimetizzano il serramento nella parete, con finitura Laccato NCS. La maniglia è Coda, con rosetta Mini Tonda, e l’apertura a battente. Filum di Dierre Filum di Dierre Dal disegno essenziale, le porte a filomuro Filum di Dierre, personalizzabili nei colori e nelle finiture per sparire alla vista o, al contrario, inaspettatamente risaltare, hanno il telaio perimetrale di alluminio estruso e ossidato che può essere trattato con pitture murali e montato sia su normale muratura sia su cartongesso. In versione a spingere o a tirare, sono facili da installare e dotate di un kit per correggere eventuali fuori squadra. La serratura è magnetica, con contro-placca registrabile, e le cerniere a scomparsa, regolabili sui 3 assi. Silky di Door2000 Silky di Door2000 La collezione Silky di Door2000 (GD Dorigo Group) include porte a battente e scorrevoli predisposte per l’applicazione di carta da parati, grazie al telaio RasoDoor53, sistema brevettato che consente di ricoprire l’intera parete, dissimulando il serramento. Il foglio decorativo è fissato sul bordo dell’anta da un profilo di alluminio, così che si possa aggiungere a piacere la propria decorazione. Quale è il materiale migliore per una porta? Non esiste un materiale migliore rispetto agli altri per le porte interne: tutto dipende dalle esigenze funzionali e dal gusto personale, oltre che dallo stile della casa. I materiali più diffusi per la realizzazione delle ante sono: legno massello, caldo e naturale all’aspetto e al tatto, isolante termicamente e acusticamente; laminato, resistente nel tempo e particolarmente semplice da pulire; mdf, facilmente lavorabile, anche in spessore, e laccabile; pvc, leggero e resistente; alluminio, dall’aspetto high-tech, leggero e resistente. Oggi la varietà materica si è arricchita di ulteriori finiture per i pannelli delle ante, in linea con le tendenze dell’arredamento di interni, come le sottili lastre ceramiche ad effetto marmo o pietra e il cristallo. Newport di Effebiquattro Newport di Effebiquattro La porta da interno Newport di Effebiquattro, icona della collezione Design del marchio, è impreziosita dal legno, combinabile con vetro in otto finiture (bianco, bronzo, verde, fumé trasparente, bianco latte, beige, marrone, a specchio) e inserti di alluminio. Con possibilità di maniglie integrate, che riprendono il rivestimento ligneo, ha le cerniere nascoste, per non intaccare la pulizia formale dell’anta, serratura magnetica, fonoassorbenza di 28 dB e il senso di apertura si può decidere in fase di posa. Modo di Movi Modo di Movi Le porte Modo di Movi sintetizzano essenzialità e funzionalità in una serie di pannelli scorrevoli dalle proporzioni misurate. Pensati per inserirsi in armonia e equilibrio in ogni ambiente, hanno i profili di alluminio (in foto nero anodizzato) e le specchiature di cristallo, disponibile in diverse finiture. L’ASTRO di Vitrik ASTRO di Vitrik L’ASTRO di Vitrik ha un ricamo di Swarovski taglio Xirius Rose (luminosi grazie al gran numero di faccette) inserito tra due lastre di vetro temprato, con un processo brevettato e in esclusiva per l’Italia. Liscia, facile da pulire, l’anta è una quinta iridescente che cambia a seconda della luce, resistente alle sollecitazioni meccaniche e all’acqua. Con spessore a partire da 12 mm, in varie dimensioni, è realizzata sempre su progetto. Come scegliere le porte interne La scelta delle porte interne di una casa va indirizzata dall’importanza che si voglia dare a questi serramenti: in linea con lo stile dell’insieme, per armonizzarli e conferire al tutto un’atmosfera coerente e avvolgente, oppure in deciso contrasto, per sottolinearne la presenza ed evidenziarne la matericità. Così, ad esempio, si può optare per una nuance cromatica in tinta con il resto dell’arredamento o con le pareti o ancora in tono con la pavimentazione e, al contrario, preferire effetti decorativi che facciano risaltare l’espressività della porta: effetto marmorizzato, intagli chiaroscurali, inserti trasparenti, colori decisi… Magnifico Fit di Scrigno Magnifico Fit di Scrigno Il controtelaio per porte scorrevoli a filomuro Magnifico Fit di Scrigno utilizza la levitazione magnetica per guidare il movimento dell’anta, garantendo leggerezza, movimenti fluidi, silenziosità. Se infatti per un sistema tradizionale servono 2 kg di forza applicata per lo spostamento, questa innovazione richiede solo 200 g: un risultato mutuato dal settore dei trasporti, con speciali magneti inseriti nei carrelli, che sostengono la porta da ferma e quando scorre senza attrito. Resistente e durevole, il controtelaio è anche facile da installare. Inoltre, le porte possono essere tutte uguali – per materiale, disegno, tinta, tipo di apertura –, al fine di dare anche in questo caso unitarietà all’insieme, oppure diversificate, magari per indicare l’ingresso nei locali “tecnici” dell’abitazione, come cucina e bagno, o il passaggio tra zona giorno e notte. Dal punto di vista pratico, la ricerca può iniziare dalla consultazione di riviste di arredamento o di design e di siti web dedicati all’interior design, per individuare stile o tipologia più adatti, e, successivamente, dei siti web dei produttori, che spesso danno la possibilità di scaricare i cataloghi o di provare configuratori online, utili per progettare un serramento tecnicamente ed esteticamente in linea con le richieste. Una visita dai rivenditori specializzati consente poi di conoscere i modelli disponibili e le finiture, nonché di ottenere un preventivo economico per la fornitura ed eventualmente anche la posa in opera. Porte a battente di GD Dorigo Porte a battente di GD Dorigo Le porte a battente di GD Dorigo sono testate dall’Istituto Giordano (ente tecnico certificatore fondato nel 1959), che, secondo la normativa europea UNI EN 14351-2 in merito alle prestazioni funzionali, ha inserito i modelli con cerniera anuba tradizionale in classe 4 (la più alta, per uso molto frequente) e quelli con cassa cerniera a scomparsa o cerniere pivot in classe 3. Un risultato dovuto ai materiali, agli spessori, ai metodi produttivi ma anche al sistema PosaClima, che garantisce la perfetta installazione delle porte interne. Quali sono le migliori porte interne? Il numero di produttori di porte interne è oggi davvero elevato e tanti sono i marchi riconosciuti che garantiscono prodotti di qualità. Così come i rivenditori e le catene della grande distribuzione, che offrono serramenti sia di marca sia di produzione propria. Fondamentali nell’individuazione di un buon prodotto, oltre al corretto funzionamento nel tempo, le prestazioni sia qualitative (buoni materiali, garanzie del produttore, certificazioni) sia tecniche di una porta, tra cui ad esempio isolamento acustico o grado di sicurezza e di tenuta. Una porta di valore, oltre che per bellezza e durata nel tempo, oggi poi si distingue anche per il grado di sostenibilità sia delle materie prime con cui è realizzata, sia dei processi costruttivi, testimoniato dalle certificazioni fornite dalle aziende o da enti terzi. Quanto costa una porta di buona qualità? Il prezzo di una porta interna è variabile, dato che dipende da molti fattori: materiali della struttura e della finitura, tipo di apertura, dimensioni, dettagli e accessori tecnici. In generale, il range di spesa spazia da qualche centinaio di euro, per i modelli base dal disegno semplice, fino alle migliaia di euro, per soluzioni esteticamente molto curate, magari prodotte su misura. Radius di Rimadesio Radius di Rimadesio A tutta altezza, perfettamente bifacciale e complanare alla parete, Radius di Rimadesio è una porta a bilico che ricrea la perfetta continuità con l’architettura, grazie alle tante variabili estetiche delle finiture e alla possibilità di installazione senza stipite, con stipite a scomparsa o integrata nella boiserie Modulor dell’azienda. Prodotta sempre su misura, sia in altezza sia in larghezza, con specchiature intere o decorate da traversi orizzontali e verticali, può raggiungere dimensioni ragguardevoli per via della struttura portante di alluminio estruso (in più varianti cromatiche), resistente e stabile. Incentivi anche per le porte interne Ancora per quest’anno è possibile usufruire di incentivi statali anche per i serramenti interni. Il cosiddetto bonus Casa, prorogato a tutto il 2024, destinato a immobili a destinazione residenziale, prevede una detrazione fiscale del 50% (fino a un massimo di 96.000 euro) per interventi di ristrutturazione, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo. Tra le opere si possono detrarre l’acquisto e la posa in opera dei serramenti interni, sia per il loro spostamento sia per una variazione distributiva degli ambienti. Tra l’altro, il documento dell’Agenzia delle Entrate riferito a queste detrazioni fra gli interventi ammissibili indica la voce “allargamento porte interne”. Il bonus per le barriere architettoniche è invece una detrazione fiscale del 75% delle spese sostenute per eliminare tali impedimenti nelle unità immobiliari. Vi rientrano le porte interne che non rispettino i requisiti minimi di accessibilità (troppo strette per il passaggio di una carrozzina o dotate di soglia rialzata). La detrazione spetta sia per la sostituzione delle porte esistenti con porte a battente o scorrevoli a norma, sia per le opere edili di eliminazione dei vincoli di movimento. Articolo aggiornato – Prima pubblicazione marzo 2021 Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento