Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Indice degli argomenti Toggle Struttura e componenti di un portoncino d’ingressoClassificazione della sicurezzaCertificazione anche per la porta d’ingressoCome scegliere colore e materiali della porta d’entrataSerramenti blindati intelligentiQuanto costa un portoncino di ingresso e quali le detrazioni disponibili?Portoncini di ingresso, rassegna prodottiMetra – Portoncini di ingresso in alluminioDi.Bi – RasomuroDierre – D180Iperceramica – Safe 4Schüco – Porte di ingresso in alluminio Il portoncino d’ingresso, unitamente all’impianto d’allarme e ai restanti serramenti esterni, rientra nell’insieme dei sistemi per la sicurezza di una casa. Punto sensibile, è dunque conveniente che venga scelto con precise caratteristiche tecniche, in grado di tutelare persone e cose. Ciò perché la percezione della sicurezza è fondamentale per la qualità dell’abitare, in grado di concorrere anche alla definizione del concetto di comfort. Alle prestazioni anti-effrazione vanno poi però aggiunte le qualità estetiche, dato che l’entrata è sempre una sorta di biglietto da visita dell’abitazione. Struttura e componenti di un portoncino d’ingresso Gli elementi che compongono un portoncino d’ingresso e ne determinano l’efficacia prestazionale sono: telaio, di acciaio dallo spessore variabile, agganciato solidamente alla muratura perimetrale mediante zanche cementate e tasselli appositi; anta, singola o doppia, cieca o parzialmente vetrata, costituita da lamiere d’acciaio con interposto materiale isolante (lana di roccia o polistirene espanso) ed eventuali inserti di vetro antisfondamento; serratura, fondamentale per la resistenza, certificata secondo le norme europee (EN 12209, EN 12210) e dotata di catenacci e di barre anti-effrazione; guarnizioni, per l’isolamento termico e acustico del serramento; rivestimento, esterno e interno, di materiali e finiture differenti. Classificazione della sicurezza I portoncini d’ingresso, al pari di tutte le porte blindate e degli elementi inerenti la sicurezza di un immobile (finestre, facciate continue, inferriate, chiusure oscuranti), possono essere classificati a seconda della capacità di resistere a un tentativo di effrazione, in base alla norma europea EN 1627:2021. La norma ne specifica i requisiti e in generale si applica a ogni tipo di apertura (a rotazione, basculante, a libro, a rototraslazione, sospesa in alto o in basso, scorrevole ad avvolgimento) oltre che agli elementi fissi. Le classi di resistenza sono: RC1, contro lo scasso manuale senza attrezzi particolari, prevede un tempo di tenuta di 30 secondi; RC2, contro lo scasso con attrezzi semplici facilmente reperibili (ad esempio cacciaviti o coltelli), prevede un tempo di tenuta di 3 minuti; RC3, contro lo scasso con strumenti complessi (piede di porco o perforatori), prevede un tempo di tenuta di 5 minuti; RC4, contro lo scasso mediante attrezzi elettrici a batteria (trapani, seghe), con tempo di tenuta di 10 minuti; RC5, contro lo scasso mediante attrezzi elettrici specifici (trapani, seghe), con tempo di tenuta di 15 minuti; RC6, contro un attacco importante (con mole e apparecchiature sofisticate), con tempo di tenuta di 20 minuti. In genere le prime due classi prevedono una tipologia di scassinatore non professionista o occasionale, privo di attrezzature specifiche. Dalla terza in poi la resistenza è invece progettata per respingere azioni professionali e mirate, attuate con strumenti ad hoc. Per le situazioni residenziali la fascia di sicurezza da considerare è quella centrale – vale a dire RC3 e RC4 –, mentre le classi superiori sono più adatte a situazioni commerciali e di conseguenza richiedono un impegno finanziario maggiore. Bisogna inoltre considerare che la classificazione permane solo se il portoncino d’ingresso è correttamente posato in opera, con accorgimenti tecnici atti a non indebolirne la funzione. Certificazione anche per la porta d’ingresso Oltre ad essere conformi alle normative UNI – la già citata EN 1627:2021 su sicurezza e prestazioni, EN 1154:2003 sui requisiti per i dispositivi di chiusura controllata, EN 12209 e EN 12210 sulla sicurezza delle serrature e sulla resistenza ai carichi di vento dei serramenti – i portoncini d’ingresso possono anche essere certificati. Oltre alla marcatura CE, che ne stabilisce la conformità ai criteri europei, esiste tutta una serie di certificazioni, inerenti tematiche sempre più importanti: salubrità e basse emissioni VOC (i composti organici volatili), provenienza del legno da foreste gestite in modo responsabile, isolamento termico per il risparmio energetico e acustico… Non tutte obbligatorie, ma volontarie, sono etichette ottenibili da diversi enti certificatori attraverso test e prove che ne dimostrino la qualità e la sostenibilità. Quanto misura un portoncino d’ingresso? In generale le dimensioni di un portoncino d’ingresso sono standard – 80/90 cm di larghezza, 210 cm di altezza le più diffuse –, ma le aziende di settore offrono un range più ampio, che può includere anche realizzazioni su misura. Alcuni modelli hanno poi un’anta aggiuntiva, a destra o a sinistra, larga circa 30/40 cm, che può essere fissa o mobile, cieca o vetrata per lasciare entrare la luce naturale. Come scegliere colore e materiali della porta d’entrata Soglia tra interno ed esterno, la porta di ingresso ha un valore anche estetico. Se in condominio va il più delle volte stilisticamente uniformata a tutte le altre, in una abitazione monofamiliare la scelta può essere più personale, fermo restando il rispetto di tutti i vincoli delle normative locali in merito a disegno dei prospetti, decoro, colore. Il portoncino d’ingresso deve armonizzarsi con il resto dell’edificio, pertanto una costruzione in stile o d’epoca necessiterà di un modello classico, di legno o laccato, con modanature adatte. L’architettura contemporanea può invece aprirsi a materiali ed aspetto più high-tech, con inserimento di metallo, vetro, colori neutri. Importante considerare la palette cromatica preesistente – degli infissi, di eventuali inferriate, dell’intonaco o del rivestimento di facciata – in modo da ottenere nell’insieme un effetto coerente. La finitura è rilevante anche in caso di esposizione al sole e agli agenti atmosferici, poiché deve risultare più resistente, così come per la manutenzione, che dovrebbe essere poco impegnativa. Serramenti blindati intelligenti L’innovazione tecnologica sta cambiando anche il settore dei serramenti esterni e in particolare le porte d’entrata, che ampliano la funzionalità e la sicurezza attraverso l’implementazione domotica e l’intelligenza artificiale. I modelli più avanzati integrano infatti sistemi di riconoscimento biometrico (come l’impronta digitale) o di gestione da remoto (via smartphone) per apertura e chiusura, senza necessità delle chiavi tradizionali. In questo modo il grado di sicurezza aumenta e soprattutto il portoncino d’ingresso entra a far parte del paesaggio sensibile della casa, il cui stato può essere monitorato e adeguato alle esigenze che via via nascono durante il giorno, anche da lontano. In grado di avvisare se c’è un tentativo di effrazione in corso, la porta seleziona in base ai nostri ordini chi possa o meno accedere – anche senza chiave – e può attivare scenari domotici in ingresso o uscita (come ad esempio l’accensione delle luci di casa o dell’illuminazione del giardino oppure l’attivazione dell’allarme). Quale è il costo di un portoncino d’ingresso? La spesa necessaria per l’acquisto (e la posa) di un portoncino d’ingresso non è irrilevante, poiché i fattori che ne determinano le prestazioni e di conseguenza il prezzo sono molteplici. In linea di massima l’importo si aggira oltre il migliaio di euro, ma può salire di molto se si opta per modelli sofisticati, dal punto di vista sia tecnico sia estetico. Quale detrazione fiscale per la porta di sicurezza? Ancora per tutto il 2024 è in vigore il bonus cosiddetto “sicurezza”, una agevolazione fiscale relativa alle spese per l’installazione di tutto ciò che possa essere un deterrente contro i furti e i reati lesivi della proprietà privata. Tra le opere previste (sostituzione di serrature e chiusure, installazione di tapparelle di sicurezza, posa di casseforti, installazione di impianti antifurto…) rientra anche la sostituzione di un infisso normale con un portoncino d’ingresso blindato. In tal caso lo Stato garantisce la detrazione del 50% del costo di acquisto e di montaggio, ripartita in 10 anni in altrettante rate di uguale importo, per una spesa massima di 96.000 euro (del 36% a partire dal 1 gennaio 2025, per un massimo di spesa di 48.000 euro). Portoncini di ingresso, rassegna prodotti Hörmann – ThermoCarbon ThermoCarbon di Hörmann ThermoCarbon di Hörmann, di serie in classe RC 3 ma equipaggiabile fino a 4, ha un bloccaggio a 9 punti di serie e cerniere occultate anti-scardinamento, con eventuali finestrature in vetro stratificato anti-schegge spesso 8 mm. Di alluminio e carbonio, ha un valore di trasmittanza termica fino a 0,47 W/(m2xK) reso possibile dal battente di alluminio a filo della superficie, spesso 100 mm, dotato di pannello di riempimento di schiuma rigida di poliuretano a piena superficie e di profilo composito interno. Disponibile in svariate varianti decorative e cromatiche, si può motorizzare con la tecnologia BiSecur a codifica sicura AES 128 e gestire in modalità smart con inserimento di codice, lettore di impronte digitali, smartphone. Metra – Portoncini di ingresso in alluminio Portoncino Metra a pannello fresato I portoncini d’ingresso firmati Metra in alluminio uniscono design e tecnologia e si adattano alle diverse esigenze abitative grazie all’ampia tamponamenti, finiture, colori ed accessori. Disponibili con doppia o tripla giunzione che assicura ottimo comfort termico e acustico e tenuta agli agenti atmosferici. I portoncini sono disponibili nei modelli a pannello fresato, a pannello classico e con pannello vetro. Quelli a pannello fresato si caratterizzano per resistenza e durabilità e sono disponibili in più modelli, dalle linee più minimali a decorazioni più ricche. Di.Bi – Rasomuro Rasomuro di Di.Bi. Rasomuro di Di.Bi., in classe anti-effrazione 3, disponibile anche ad anta unica, grazie alle cerniere a scomparsa (per apertura a 180°) e al telaio integrato nella muratura internamente si presenta a filo muro. In più larghezze e con altezza massima di 270 cm, può essere dotata di maniglia standard o incassata. Dierre – D180 D180 di Dierre D180 di Dierre, progettata per l’installazione a filo-telaio e in classe 3 anti-effrazione (che può arrivare a 4), si distingue in termini di efficienza energetica e isolamento acustico: pur con uno spessore minimo (7,7 cm) garantisce infatti una trasmittanza termica ottimale – di serie 1,3 W/(m2 x K), che può scendere a 1,0 W/(m2 x K) – e un abbattimento acustico di 38 dB (che diventano 42 dB con un kit dedicato). D180 di Dierre è dotata di cerniere a scomparsa La scocca a doppia lamiera di acciaio zincato a freddo è accoppiata in monoblocco a un sandwich isolante dalle elevate prestazioni e i rinforzi omega sono sostituiti da una innovativa miscela di materiali estremamente resistenti. Cerniere a scomparsa di nuova concezione, regolabili sui 3 assi, consentono l’apertura a 180° e la doppia battuta di chiusura che, in combinazione con un kit soglia mobile, impedisce il passaggio di spifferi e rumori. La serratura a 3 catenacci è dotata di piastra anti-trapano e di sistema Lock Blocking System, che la blocca quando si tenta di forzarla. Iperceramica – Safe 4 Safe 4 di Iperceramica Safe 4 di Iperceramica, in classe di resistenza 4, offre ottime prestazioni di isolamento (trasmittanza termica Ud pari a 1.3 W/m2K, abbattimento acustico fino a 41 dB) e ha come dotazione standard cilindro di sicurezza CISA, defender anti-trapano e anti-strappo, spioncino, limitatore di apertura, para-aria a ghigliottina inferiore, maniglia interna argento e pomolo esterno bronzo. Le cerniere sono registrabili su tre assi. Configurata con pannello in mdf laccato bianco interno e impiallacciato Tanganica medio (noce) esternamente, è personalizzabile con diverse maniglie e rivestimenti, al fine di armonizzarsi con le porte interne, mentre telaio e carena sono bianchi. Schüco – Porte di ingresso in alluminio Porta di ingresso in alluminio Schüco Le porte di ingresso di alluminio Schüco, robuste e isolanti, si possono dotare del sistema DCS (Door Control System) Smart Touch: uno schermo touch, totalmente integrato nel telaio, che riporta il numero civico dell’abitazione, su cui digitare il codice di accesso preimpostato per l’apertura. La sequenza delle cifre viene cambiata in continuazione dal software, in modo che sia impossibile da riprodurre anche eventualmente identificando la sequenza delle impronte lasciate sul display. Inoltre, il comando può essere anche biometrico, mediante lettore di impronte digitali Fingerprint Easy, inserito anch’esso nel profilo del serramento, oppure bluetooth BlueCon via app dedicata, che, grazie al dialogo con lo smartphone, apre la serratura quando ci si avvicina alla casa. Il sistema, completamente a scomparsa, identifica la persona e, se il riconoscimento è autorizzato, i punti di chiusura della porta vengono sganciati in automatico, senza necessità di chiavi. È possibile personalizzare le autorizzazioni all’accesso da app, ad esempio impostando giorni e orari in cui qualcuno può entrare in casa. In tal caso i codici si rinnovano automaticamente ogni 24 ore e possono essere modificati solo da chi sia registrato: in caso di furto o di smarrimento del cellulare non si può ripristinare un account da indirizzo non autorizzato e la serratura è resettabile solo dall’amministratore del sistema. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento