Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Il Premio ideato e promosso dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara e dell’azienda Fassa Bortolo, intende riportare l’attenzione sulla necessità di riesaminare il rapporto tra processo edilizio e qualità dell’habitat attraverso il perseguimento della compatibilità tra produttività economica, tutela delle risorse e qualità dell’ambiente. A tal proposito, in occasione della decima edizione del premio, ne abbiamo parlato con l’Architetto Gianluca Minguzzi, che da sempre collabora per l’organizzazione del premio e ha visto crescere l’iniziativa nel corso degli anni. · Il premio è giunto alla 10° edizione e sta consegue ndo un apprezzamento sempre maggiore. Com’è nata l’idea della collaborazione tra Università di Ferrara e Fassa Bortolo tanti anni fa? La crescita del Premio nel corso di questi anni è stata esponenziale grazie al sempre più elevato livello di internazionalizzazione, garantito dalla presenza di Membri di Giuria di prestigio mondiale, che ha richiamato la partecipazione di opere da tutti i continenti. Anche per la X edizione, le cui iscrizioni sono aperte fino al 31 Dicembre 2012, la Giuria sarà di livello assolutamente internazionale, grazie alla presenza, fra gli altri, del Prof. Arch Thomas Herzog in qualità di Presidente e del Prof. Arch. Glenn Murcutt, vincitore del prestigioso Pritzker Prize nel 2002. La collaborazione tra la Facoltà di Architettura dell’Università di Ferrara e l’azienda Fassa Bortolo è iniziata più di un decennio fa e rappresenta l’incontro felice fra una giovane istituzione accademica che è da sempre consapevole dell’importanza di un rapporto concreto fra università e realtà produttive, e un’azienda, fra le più prestigiose del settore edilizio, che crede nel valore della ricerca e della formazione. Tale sodalizio si è rafforzato nel corso degli anni attraverso iniziative come quella del Premio Internazionale Architettura Sostenibile, del Premio Internazionale Domus Restauro e Conservazione e di innumerevoli attività di ricerca e divulgazione scientifica altamente qualificata. · Quanto è importante per l’edilizia, in un momento difficile come questo, puntare sull’architettura sostenibile? Quali vantaggi può dare credere in queste soluzioni innovative per l’edilizia? Nel momento storico attuale un approccio sostenibile alla progettazione e realizzazione di opere edilizie risulta essere un percorso oramai ineludibile per svariate ragioni di carattere etico, sociale, ambientale nonché economico. Credere nella sostenibilità rappresenta un investimento importante per il presente e soprattutto per il futuro, per tutti gli aspetti sopracitati. Le normative europee in materia degli ultimi anni confermano l’importanza strategica di un percorso che miri a uno sviluppo sostenibile. · Nel corso degli anni il premio si è evoluto introducendo la sezione “Tesi di Laurea”. La presenza di neolaureati che concorrono al premio è cresciuta in maniera sostanziosa nelle ultime edizioni, sintomo che le nuove generazioni stanno avendo una maggiore attenzione verso questi argomenti? L’aumento di una consapevolezza diffusa dei valori legati allo sviluppo sostenibile è permeata gradualmente in questi anni anche nella didattica universitaria, portando alla formazione di nuovi e preparati professionisti che parteciperanno allo sviluppo futuro della nostra società. Fondamentale è stato, e sarà sempre di più, il ruolo delle Facoltà di Architettura e Ingegneria. La nostra Facoltà in tal senso è stata un precursore in quanto, sin dalla sua istituzione vent’anni or sono, ha sempre basato i propri piani di studio sui temi della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica. · Tra i tantissimi lavori realizzati per il Premio Internazionale Architettura Sostenibile, ce n’è uno in particolare che l’ha colpita in queste nove edizioni? La possibilità di poter analizzare e valutare centinaia e centinaia di opere e progetti prevenuti in tutti questi anni di Premio, ha rappresentato per me una situazione di osservazione privilegiata. L’aspetto forse più interessante è stato quello di poter constatare come la sostenibilità abbracci di fatto una ampia molteplicità di temi e di come il perseguimento di obiettivi virtuosi quali quelli che l’approccio sostenibile sottintende, possa condurre ad un’assoluta pluralità di risultato architettonico. Individuare quindi un progetto in particolare risulterebbe davvero difficile! Premio Internazionale Architettura Sostenibile, intervista a Gianluca Minguzzi 1 Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento