Manovra, quante critiche dalle associazioni: dall’edilizia all’ambiente, il fronte dei contrari 15/11/2024
Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Realizzare un nuovo tetto o ristrutturare quello esistente: materiali, tecnologie e detrazioni fiscali 18/11/2024
Quasi sempre, perciò, l’intervenire su di una facciata non è limitato ad una semplice opera di pulitura, ma comporta anche un intervento di restauro. Per questo Peter Cox ha una divisione specializzata non solo nella pulitura, ma anche nel restauro delle facciate, qualunque sia il rivestimento esterno e l’età dell’immobile. Per la pulitura la scelta del metodo dipende di volta in volta dal tipo di rivestimento da pulire, nonché dallo stato di degrado della facciata. I metodi più usati sono: Lavaggi con acqua pura Speciali pompe spruzzano sulla superficie dell’edificio acqua pulita e fredda in quantità sufficiente per inumidire i depositi di sporco, finché non siano completamente scomparsi o non sia possibile rimuoverli con setole o spazzole non ferrose. Sabbiatura a secco Sulla superficie da pulire viene spruzzata con aria compressa ad opportuna pressione, graniglia abrasiva o microsfere calibrate in modo idoneo per rimuovere anche solo parzialmente la patina in aderenza. Questo metodo è veloce e può essere usato in qualunque stagione. La stessa tecnica viene impiegata anche per rendere omogenee le tonalità cromatiche di finiture in opere nuove. Sabbiatura umida Con questo metodo, analogo al precedente, l’aggiunta di acqua alla graniglia abrasiva riduce la diffusione di polvere e riduce l’effetto abrasivo della graniglia sulla superficie del materiale di rivestimento. Pulitura chimica In certi casi la pulitura chimica può essere utilizzata con grande efficacia, ad esempio su mattoni faccia a vista o graniti.Invece l’intervento su pietra è consigliabile solo dopo accurate prove in quanto il prodotto può scolorire e favorire inizi di corrosione su molte tipologie di pietre. Impacchi assorbenti Questa tecnologia molto interessante utilizza l’alta proprietà assorbente di particolari miscele di argilla che vengono applicate sotto forma di impacchi sulla superficie da pulire per ottenere un trasferimento delle sostanze estranee, dalla superficie all’impacco di assorbimento. Questo intervento è molto delicato, ma risolutivo ed è particolarmente indicato su facciate di interesse artistico e architettonico. Peter Cox ha squadre specializzate in tutti questi tipi di intervento, ma, dove è tecnicamente possibile, propone al cliente la prima soluzione.Infatti il lavaggio con acqua pura è il meno dannoso per la pietra in quanto altera minimamente lo stato originale della stessa. In genere dopo l’interventola facciata non necessita di ulteriori trattamenti. In zone dove l’inquinamento atmosferico è molto alto è spesso consigliabile trattare la facciata con un nostro idrorepellente antistatico che favorisce il dilavamento della polvere in aderenza da parte degli scrosci di pioggia. In questi casi il trattamento va ripetuto ogni 8/10 anni. Per il restauro, il tipo di intervento scelto è spesso subordinato ad esigenze artistiche e problemi di costo. In pratica sono possibili tre soluzioni: – bloccare unicamente il degrado allo stato raggiunto; – rimpiazzare le parti degradate con la stessa pietra o mattone dell’originale; – ricostruire in loco i pezzi consumati o mancanti con pietre artificiali. Nella progettazione di un restauro i tecnici Peter Cox collaborano strettamente con il Committente e con le varie autorità e Sovrintendenze, per assicurare la migliore soluzione al problema. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento