Restauro e ristrutturazione permettono di dare una nuova vita a un edificio esistente, rendendolo nuovamente sicuro, ma anche adeguato alle esigenze del presente. In Italia sono molti gli immobili che, costruiti nei secoli scorsi, sono poi caduti in uno stato di trascuratezza, fino a raggiungere condizioni di vero e proprio degrado e abbandono. Il loro recupero è, però, qualcosa di davvero importante, in quanto assicura benefici e vantaggi di varia natura, tra cui anche ambientali. I progetti di ristrutturazione e restauro, infatti, rendono l’edificio più vivibile, ma anche più confortevole ed efficiente.
Questi interventi aumentano il valore immobiliare degli edifici, rinnovati e perfettamente allineati a standard, necessità e gusti dell’epoca contemporanea. Le scelte da compiere sono molte e vanno dalle modalità con cui intervenire sulle strutture esistenti, fino a colori e materiali delle finiture.
Che differenza c’è tra restauro e ristrutturazione
Restauro e ristrutturazione sono entrambi interventi da mettere in campo quando è necessario recuperare e migliorare un edificio esistente. Ciò che li distingue sono gli obiettivi e i metodi con cui si interviene.
Il restauro si concentra sulla conservazione e valorizzazione di beni storici o artistici, rispettandone l’identità originale. Gli interventi sono compatibili con strutture e materiali esistenti ed è fondamentale preservare l’aspetto dell’edificio, i materiali e le tecniche costruttive dell’epoca. Viene utilizzato per edifici di valore culturale e generalmente prevede l’impiego di materiali tradizionali.
La ristrutturazione, invece, ha l’obiettivo di migliorare la funzionalità e l’efficienza di un edificio, anche attraverso interventi invasivi. Questo approccio punta a modernizzare gli spazi, migliorandone il comfort abitativo o adeguandoli alle normative moderne. È possibile sostituire completamente materiali, finiture e impianti, oltre che modificare la distribuzione interna degli ambienti. Gli interventi di ristrutturazione beneficiano di detrazioni fiscali.
Per quanto differenti, entrambi questi interventi mettono di fronte a scelte e valutazioni, considerando possibilità e prodotti anche molto diversi, grazie ad un mercato sempre più ampio e innovativo.
Lavori di ristrutturazione: demolizione e costruzione di nuove pareti per spazi vivibili
Una ristrutturazione può essere più o meno invasiva, a seconda degli obiettivi progettuali che ci si pone. Gli interventi possono riguardare la modifica degli spazi interni, il rifacimento degli impianti, la sostituzione dei serramenti e dei sistemi oscuranti, o anche semplicemente una rivisitazione di tutte le finiture, trasformando anche un vecchio appartamento in una “nuova” casa di design.
Ridisegnare gli ambienti, demolendo tramezzi o costruendo nuove pareti, permette di modificare completamente la funzionalità del luogo, adattandolo alle nuove esigenze. Si tratta dell’intervento realizzato più spesso quando si sceglie di ristrutturare un vecchio appartamento, tipicamente costituito da diverse stanze molto compartimentate, a differenza delle abitazioni più moderne, sempre più improntate sul concetto di open space e permeabilità.
Un gusto, in realtà, che caratterizza anche gli ambienti di lavoro, con uffici che si contraddistinguono per fluidità e trasparenza. Ovviamente, prima di intervenire è fondamentale che un tecnico competente si occupi della progettazione strutturale, con un’analisi di fattibilità preliminare. Infine, va specificato che nel caso di un restauro queste operazioni sono generalmente impossibili da compiere, proprio per il grado di invasività che le contraddistingue.
Finestre più ampie e via libera alla trasparenza
Anche finestre e porte possono essere modificate, sia come conseguenza del ridisegno degli ambienti interni, che per la necessità di favorire maggiormente l’ingresso della luce naturale o la visuale verso l’esterno. Di nuovo, si parla esclusivamente di interventi di ristrutturazione, in quanto modificare forma, dimensioni e posizione delle aperture impatta in modo significativo sui prospetti dell’edificio.
Oltre al foro finestra, aiuta chiaramente sostituire gli infissi con nuovi modelli moderni, realizzati con materiali, colori e finiture in linea con le nuove esigenze estetiche. Si trovano ad esempio serramenti con profili sottili, che favoriscono molto la componente trasparente vetrata, assicurando al contempo elevate prestazioni energetiche. Come detto per lo spostamento delle pareti interne, anche in questo caso è necessaria una preliminare verifica tecnica, anche per assicurare prestazioni antisismiche adeguate alle normative attuali.
Scelta dei materiali: finiture per rinnovare gli ambienti
Il tema delle finiture è di grande importanza sia nel caso di un intervento di restauro, che di ristrutturazione. Nel primo caso la vera sfida riguarda l’individuazione di materiali compatibili con l’esistente, non solo da un punto di vista estetico, ma anche chimico e fisico. Le soluzioni scelte devono garantire il rispetto del valore storico e architettonico dell’edificio, preferendo materiali tradizionali, ancora oggi molto utilizzati. È l’analisi preliminare dell’edificio che aiuta a identificare le esigenze specifiche e a scegliere soluzioni idonee, oltre che le metodologie di intervento, andando dalla sostituzione al recupero dei materiali originali.
Per quanto riguarda la ristrutturazione, invece, l’approccio è radicalmente diverso, in quanto la scelta delle nuove finiture offre proprio l’occasione di stravolgere lo stile e l’aspetto degli spazi interni. Il ventaglio di materiali disponibili per interventi come la sostituzione dei pavimenti, il rivestimento delle pareti interne ed esterne è davvero molto ampio, così come le tecnologie di posa, in grado di adattare le diverse soluzioni a tutte le specifiche esigenze.
Soluzioni moderne come il grès, il laminato o la resina possono essere utilizzate sia per sostituire le pavimentazioni esistenti, che per rivestirle. La scelta viene valutata dai progettisti in base al budget a disposizione, alle caratteristiche dell’edificio e agli obiettivi del progetto. Sulla tipologia di materiale, soprattutto in termini estetici, è il gusto dei proprietari a fare la differenza, anche se sono sempre più apprezzate le soluzioni naturali e compatibili, che fanno bene all’ambiente e sono sicure per le persone.
Tecniche e tecnologie per l’efficientamento energetico e la sicurezza
Quando si decide di ristrutturare o restaurare un edificio, l’efficienza energetica non può essere esclusa dagli obiettivi progettuali. Chiaramente, in caso di restauro, ci si scontra con i vincoli dettati dalla preservazione delle strutture esistenti, ma non significa che non si possa puntare sulla sostituzione degli impianti tecnologici.
La climatizzazione, l’illuminazione e la produzione di acqua calda possono essere gestiti mediante nuovi impianti performanti, che rendono la ristrutturazione anche l’occasione per aumentare la sostenibilità dell’edificio.
Nel caso del restauro, spesso si scelgono soluzioni che non richiedono di intaccare strutture e superfici, facendo convivere innovazione e storia. La vecchia caldaia può essere sostituita da una pompa di calore e combinata a sistemi per la produzione di energia rinnovabile, come il fotovoltaico o il solare termico.
Negli interventi più invasivi si rinnova anche il sistema di distribuzione del calore, ad esempio sostituendo i vecchi termosifoni con un nuovo impianto radiante a pavimento. Anche l’illuminazione può diventare un valido ingrediente nel progetto di ristrutturazione e restauro di un edificio, optando per soluzioni efficienti e performanti, in grado anche di modificare la percezione degli ambienti interni. La luce giusta dipende proprio dall’atmosfera che si vuole ottenere e dalle attività che si devono svolgere in un determinato ambiente, combinando questi aspetti anche al tocco di design che i nuovi dispositivi oggi disponibili sul mercato riescono ad offrire.
Un’altra valida idea, infine, è quella di installare anche le tecnologie intelligenti tipiche della smart home e, in generale, degli smart building. Grazie all’Internt of Things o al cablaggio dell’impianto elettrico, è possibile connettere oggetti e impianti alla rete e tra loro, assicurando un livello di controllo avanzato, così da ridurre al minimo anche gli sprechi di energia.
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