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IL RISANAMENTO DELLE PAVIMENTAZIONI IN TERRA BATTUTA Nelle costruzioni di civile abitazione i locali interrati vengono sempre più frequentemente utilizzati come cantina, garage o taverna. È opportuno quindi che questi locali siano il più salubri possibile. In particolare si rende necessario intervenire, in fase di ristrutturazione, laddove il pavimento è posato controterra su terreni umidi. 1. Piastrelle Il sottofondo di alleggerimento ed isolamento previsto deve essere idoneo al tipo di pavimentazione, ed in particolare alla sua sensibilità nei confronti dell’umidità. (Fig. 1) 2. Sottofondo termoisolante alleggerito con argilla espansa I sottofondi termoisolanti alleggeriti si utilizzano di preferenza per costruire solette isolanti su pavimentazioni poste a contatto col terreno, ma è molto diffuso il loro uso anche per l’isolamento termico di pavimenti a piano terra e piani pilotis, prima della posa del massetto. Anche nel caso di sottofondo civile contro terra di nuova realizzazione infatti, la diminuzione delle dispersioni termiche può essere opportunamente ottenuta predisponendo un sottofondo termoisolante al di sopra del magrone preventivamente impermeabilizzato. La posa di un massetto per il pavimento armato con Tenax RF1 o Tenax RF2 (a seconda dello spessore previsto: “Massetto per pavimento con rete antifessurazione”; “Posa in opera: Tenax RF2”) completa la stratigrafia. (Fig. 1-2-3) 3. Rete di coesione per il sottofondo Inserite in sottofondi alleggeriti, le reti Tenax RF garantiscono una coesione ottimale tra le parti in opera. L’aderenza della rete con il manufatto si realizza infatti lungo la superficie dei suoi fili longitudinali e trasversali, che sono cogenerati nella fase produttiva di estrusione, e che vanno a costituire dei veri e propri ganci antisfilamento. (Fig. 1) Tenax RF2 Rete in polipropilene (PP) a maglia quadrangolare prodotta per estrusione e sottoposta ad un processo di stiro a temperatura controllata in direzione longitudinale e trasversale. Tenax RF2 è caratterizzata da totale inerzia chimica nei confronti di tutte quelle sostanze a cui sono generalmente esposti i sottofondi di pavimenti, oltre che da inerzia fisica e biologica. Pertanto è idonea per l’uso anche in ambienti estremamente umidi nonché chimicamente aggressivi (e.g.: applicazioni industriali), laddove le tradizionali reti metalliche andrebbero incontro a deterioramento con rischio di disgregazione dell’opera. Le reti Tenax RF inoltre, poiché realizzate in polipropilene, non creano campi magnetici né interferiscono in alcun modo con essi: il loro utilizzo è quindi pienamente compatibile con i principi progettuali e costruttivi della bioedilizia. (Fig. 3) Vantaggi – Le caratteristiche dimensionali di Tenax RF2 assicurano una ottimale distribuzione dell’armatura nella sezione del manufatto, per una efficace intercettazione delle fessure, e garantiscono contemporaneamente la continuità della miscela attraverso le aperture delle sue maglie. – Il processo di stiro, consistente nell’orientamento molecolare del materiale, conferisce al prodotto elevati valori di resistenza a trazione ed una maggiore duttilità, essendo la rete in grado di sopportare anche deformazioni elevate (>10%). Applicazione Se in fase di progetto è previsto, in alternativa al sottofondo termoisolante alleggerito, uno strato di isolamento termico a bassa densità, è consigliabile inserire nel massetto di posa del pavimento la rete Tenax RF1 in doppio strato (rispettivamente ad 1/3 e a 2/3 dello spessore del massetto). In tal modo si assicura, anche per questa soluzione stratigrafica, una adeguata azione di contrasto nella formazione di fessure passanti, che comprometterebbero il manufatto prima dell’inizio della sua vita di servizio. (Fig. 4) L’ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO NEI PAVIMENTI INTERPIANO I sottofondi delle pavimentazioni sono chiamati ad assolvere a molteplici funzioni: la ripartizione dei carichi trasmessi dal pavimento alla struttura; l’isolamento termico degli ambienti separati dal solaio; l’isolamento acustico e l’attenuazione dei rumori da calpestio; la protezione delle reti impiantistiche. La soluzione proposta consiste nel creare un pavimento “galleggiante”, ossia desolidarizzato dal solaio mediante l’impiego di strati isolanti. 1. Piastrelle Strato superficiale di rivestimento con funzione di finitura. (Fig. 5) 2. Massetto per pavimento con rete antifessurazione Il massetto, di spessore 6-7 cm ed armato con Tenax RF2, comprende l’impianto elettrico ed idrosanitario, posati su strato di separazione e scorrimento Tenax FL. Il massetto galleggiante di posa, che svolge anche funzioni di strato di irrigidimento e ripartizione dei carichi, deve avere spessore minimo di 3,5-4 cm. Le tubazioni vanno isolate ed annegate affinché lo strato superiore ad esse sia almeno di 2 cm. Per spessori del massetto inferiori ai 5 cm si consiglia la rete antifessurazione Tenax RF1. (Fig. 3-5-6) 3. Film in polietilene Tenax FL svolge la funzione di strato di scorrimento ed antimbibizione, nonché di barriera al vapore. (Fig. 5-6) 4. Strato di isolamento termico ad alta densità Per evitare che la malta vada a legarsi con il muro, lo strato di isolante e quello di separazione devono essere tenuti più alti del livello finale del pavimento, per essere poi rifilati dopo la presa del massetto. Una alternativa per la coibentazione termica è la realizzazione di un sottofondo termoisolante alleggerito armato con doppio strato di rete di coesione tipo Tenax RF1. (Fig. 2-5) Tenax FL Film estruso in polietilene a bassa densità (LDPE) idoneo per l’uso come orizzonte di scorrimento, antimbibizione e schermo vapore. La sovrapposizione di strati di materiali diversi può dare luogo a fenomeni di scorrimento relativo, determinati dal loro differente comportamento di dilatazione, dal modulo di elasticità dei singoli strati e dal ritiro cui è soggetto il massetto. Il film Tenax FL si comporta come strato separatore che permette di evitare la trasmissione, alla pavimentazione finita, di eventuali tensioni indotte da tali movimenti differenziali. (Fig. 6) Vantaggi – Inserito tra isolante e massetto, Tenax FL evita che lo strato isolante e la boiacca di cemento dello strato superiore creino un collegamento rigido. – La posa del film impedisce la risalita di umidità dal sottofondo e la disidratazione del massetto per l’assorbimento veloce di acqua sempre da parte del sottofondo; l’acqua assorbita, risalendo in tempi successivi, ne ritarderebbe infatti l’asciugamento. Altre applicazioni I solai, oltre che dalle vibrazioni dell’aria generate da rumori aerei (televisione, voci, …), sono sollecitati anche dagli urti (calpestio, trascinamento dei mobili, …). La soluzione sotto proposta è costituita da un pavimento galleggiante realizzato con uno strato di isolamento acustico, che permette di ammortizzare i rumori d’urto e di controllare la trasmissione dei suoni tra i diversi ambienti.(Fig. 7-8) Posa in opera Il film Tenax FL va steso senza pieghe sul piano di appoggio pulito; i bordi longitudinali di teli adiacenti devono essere sovrapposti di almeno 15 cm, ed eventualmente chiusi con nastro adesivo per evitare il passaggio di umidità; i teli devono infine formare un livello continuo, ed essere risvoltati verso l’alto lungo le pareti perimetrali delle strutture in elevazione confinanti con il pavimento. LA SOLUZIONE ANTIFESSURAZIONE NELLA POSA DEL PARQUET Le principali caratteristiche richieste tradizionalmente ad ogni buon pavimento, quali la facilità di manutenzione, la durata nel tempo, la non scivolosità, il buon aspetto estetico, il comfort termo-acustico e l’elasticità, sono ampiamente soddisfatte dai pavimenti in legno. 1. Manto in legno con elementi inchiodati o incollati su pannelli truciolari Per un migliore risultato finale e per la praticità di posa, si consigliano pannelli truciolari di dimensioni modeste installati a moduli sfalsati. (Fig. 9) 2. Pannello truciolare di posa La posa di un pavimento in legno su un pannello truciolare permette di sfruttare appieno le sue caratteristiche di ridotta conducibilità termica e di buona capacità isolante: il pavimento in legno posato su pannelli truciolari fornisce un elevato contributo al risparmio energetico ed al comfort termico, oltre ad indurre un abbattimento del rumore da calpestio. In tal modo è possibile fare a meno di ulteriori materiali isolanti inseriti negli strati del sottofondo.(Fig. 9) 3. Film in polietilene I pannelli truciolari sono di norma soggetti a deformazioni per effetto dell’umidità: Tenax FL costituisce una barriera alla sua risalita. La posa di Tenax FL consente inoltre di curare la stagionatura del massetto, tenendolo umido nei primi giorni dopo la posa.(Fig. 9) 4. Massetto per pavimento di spessore 6-7 cm con rete antifessurazione La distribuzione dei carichi dipende dal tipo di pavimentazione: una pavimentazione morbida (gomma, linoleum, moquette, …) non distribuisce infatti i carichi uniformemente. Quindi per pavimenti rigidi è necessario un sottofondo di circa 80 kg/m², e per pavimenti morbidi e legno di 130 kg/m². (Fig. 9) Tenax RF2 Inserita nel massetto Tenax RF2 consente di scaricare lungo le sue maglie la fessurazione da ritiro, contrastando il formarsi di fessure marcate. Le caratteristiche dimensionali di Tenax RF2 la rendono idonea per massetti o getti di spessore fino a 7-8 cm. Nel caso in cui si rendesse necessario realizzare manufatti di spessore inferiore, le minori dimensioni della maglia e la minore grammatura rispetto alla versione RF2, rendono la rete Tenax RF1 adatta a manufatti di spessore fino a 5-6 cm. (Fig. 9) Vantaggi – Le caratteristiche dimensionali di Tenax RF2 assicurano una ottimale distribuzione dell’armatura nella sezione di massetti di spessore fino a 78 cm, e pertanto il corretto funzionamento teso alla limitazione dell’ampiezza delle fessure. – Il processo di stiro, consistente nell’orientamento molecolare del materiale, conferisce al prodotto elevati valori di resistenza a trazione ed una maggiore duttilità, essendo la rete in grado di sopportare anche deformazioni elevate (>10%). Posa in opera Nella posa in opera del massetto si deve provvedere al rilievo delle quote sui lati della superficie interessata e, per grandi superfici, anche al centro. Lo si può fare ad esempio mediante astine metalliche graduate a perdere, provviste di base. Nei cantieri è diffusa inoltre l’abitudine di appoggiare la rete al sottofondo e di sollevarla durante il getto con ferri piegati a forma di uncino, oppure di affondare la rete finito il getto. In entrambi i casi è lecito supporre che la rete non assuma una posizione orizzontale, il che limita la sua efficacia nello svolgere le funzioni richieste. Il modo corretto di disporre la rete in posizione orizzontale è quella di ricorrere ad opportuni spessori per sollevarla da terra, oppure di posarla dopo un getto parziale, in modo che risulti inserita nel terzo superiore del massetto. Strisce adiacenti di rete devono infine essere sormontate di una o due maglie e fissate tra loro con filo metallico o fascette in plastica. (Fig. 10) L’ANTIFESSURAZIONE NELLA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI A PANNELLI RADIANTI Negli ultimi anni l’impiantistica degli edifici sta subendo cambiamenti legati sia alle nuove tecnologie che alla sempre più diffusa richiesta di comfort ambientale: gli impianti di riscaldamento a pannelli radianti, se ben progettati e realizzati, offrono condizioni termo-igrometriche molto vicine a quelle ideali. Gli impianti a pavimento sono consigliati anche in bioedilizia, e ben si accompagnano all’utilizzo delle reti in polipropilene Tenax RF che non influiscono sui campi magnetici, a differenza delle tradizionali reti elettrosaldate. 1. Piastrelle a mosaico Un’efficace azione antifessurativa evita che si creino tensioni che, se superiori alla resistenza dei singoli strati del sottofondo, portano al sollevamento delle piastrelle. (Fig. 11) 2. Massetto per pavimento di spessore 4-5 cm È opportuno che il massetto sia additivato con un fluidificante: la mescola deve infatti essere la più uniforme possibile per evitare di influire sulla temperatura del pavimento. La conduttività termica infatti è strettamente connessa alla compattezza del cls. (Fig. 11) 3. Rete antifessurazione Tenax RF è la soluzione antifessurazione idonea per qualunque tipo di rivestimento (pavimenti in legno, vinilici, in linoleum, in gomma, tessili) e per superfici più o meno ampie (abitazioni civili, uffici, scuole, asili, locali pubblici, palestre e centri sportivi, alberghi, ecc.). (Fig. 11) 4. Profilo di fissaggio e tubo multistrato per l’impianto di riscaldamento La presenza di tubazioni sul sottofondo rende impossibile la continuità dello strato di antifessurazione nel caso di utilizzo della rete elettrosaldata, il cui peso in opera può anche causare danni agli impianti. La leggerezza e la sagomabilità delle reti Tenax RF risolvono il problema. (Fig. 11) Tenax RF1 Rete in polipropilene (PP) a maglia quadrangolare prodotta per estrusione e sottoposta ad un processo di stiro a temperatura controllata in direzione longitudinale e trasversale. La rete di armatura inserita nei massetti di posa dei pavimenti, non ha (come diffusamente di crede) la funzione di aumentare la capacità portante del pavimento stesso. Il compito delle armature dei massetti è quello piuttosto di limitare l’apertura delle fessure che si producono per effetto del ritiro, in particolare quelle che si formano nelle sezioni dei giunti di contrazione: impedendo alla fessura di allargarsi, l’armatura assicura il trasferimento dei carichi tra i due lembi del giunto fessurato. L’armatura non svolge quindi funzioni statiche ma solo di cucitura delle fessure. (Fig. 2) Vantaggi – Le caratteristiche dimensionali di Tenax RF1 assicurano una ottimale distribuzione dell’armatura nella sezione di massetti di spessore fino a 5 cm, e pertanto il corretto funzionamento teso alla limitazione dell’ampiezza delle fessure. – Il processo di stiro, consistente nell’orientamento molecolare del materiale, conferisce al prodotto elevati valori di resistenza a trazione ed una maggiore duttilità, essendo la rete in grado di sopportare anche deformazioni elevate (>10%). Applicazione La barriera vapore Tenax FL assicura l’integrità dello strato isolante, che rimane asciutto e perfettamente funzionale. Nel caso in cui si rendesse necessario realizzare manufatti di spessore superiore, le maggiori dimensioni della maglia e la maggiore grammatura rispetto alla versione RF1, rendono la rete Tenax RF2 adatta a massetti o getti di spessore fino a 7-8 cm. Per manufatti di notevole spessore (> 8 cm) si consiglia di utilizzare i prodotti Tenax RF in doppio strato (uno ad 1/4 ed uno a 3/4 dello spessore del manufatto). (Fig. 12) *Presente da oltre quarant’anni sul mercato come produttore di reti ottenute dall’estrusione di polimeri termoplastici, Tenax è oggi un Gruppo che conta sedi produttive, studi tecnici ed unità commerciali e distributive nei 5 continenti. Tenax si distingue a livello internazionale per la capacità di operare in scenari di mercato molto diversificati. La gamma dei prodotti è in grado di soddisfare le esigenze di diversi settori: Edilizia, Geotecnica, Giardinaggio e Fai-da-te, Agricoltura, Industria ed Imballaggio. La scelta di progettare e realizzare gli impianti produttivi al proprio interno, assicura al Gruppo Tenax un know-how unico che consente di rispondere con flessibilità e prontezza alle esigenze di un mercato in continuo cambiamento. Tenax presta particolare attenzione alle esigenze dei propri clienti, mettendo a disposizione uno staff competente in grado di fornire assistenza commerciale, ma anche consulenza tecnica per la scelta delle migliori soluzioni e per la corretta posa in opera dei propri prodotti. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento