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Il Teatro Petruzzelli di Bari è stato costruito tra il 1898 e il 1903 per volontà dei fratelli Petruzzelli. Distrutto da un incendio doloso dopo 88 anni, nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 1991, è stato ricostruito e finalmente “riconsegnato” alla città. Brianza Plastica ha contribuito all’opera di restauro con il sistema di termo isolamento Isotec che si caratterizza per qualità termoisolanti, leggerezza e manovrabilità in quota, semplicità di posa e pedonabilità. Foto di Vito Mastrolonardo – Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli Indice degli argomenti: Teatro Petruzzelli, la struttura L’intervento di Fila Il contributo di Brianza Plastica ai lavori restauro del Teatro Petruzzelli Il Teatro Petruzzelli ha ufficialmente riaperto – sotto la gestione della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari – domenica 4 ottobre 2009 con l’esecuzione della Nona sinfonia di Ludwig van Beethoven, quasi 18 anni dal rogo che lo distrusse nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 1991. L’incendio ha lasciata intatta solo la struttura muraria dei palchi di proscenio con parte dei suoi elementi decorativi, sebbene fortemente deteriorati. La ricostruzione è stata lenta e difficoltosa. Nel 1993 la Sovrintendenza affidò i lavori a un gruppo di imprese che avrebbe dovuto concluderli in mille giorni. In realtà venne ripristinato il foyer, completo di fregi e stucchi, ma l’interno del teatro è rimasto allo stato grezzo, con il cemento a vista, ancora per molto tempo. Gli ultimi lavori di completamento sono stati avviati nel giugno 2007. Foto di Vito Mastrolonardo – Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli Teatro Petruzzelli, la struttura Il teatro, realizzato su un’area libera da costruzioni e delimitato da strade su ogni lato, non ha subito nel tempo condizionamenti dal tessuto viario e si configura tuttora come un grande blocco di forma regolare e simmetrica. L’intervento è stato assolutamente rispettoso della tipologia architettonica originale, il Petruzzelli è infatti rinato esattamente com’era nei suoi spazi fondamentali ma con strutture all’avanguardia, adeguate sotto il profilo della sicurezza e migliorando la funzionalità degli impianti e degli spazi al servizio degli artisti e del pubblico. Foto di Vito Mastrolonardo – Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli Il Teatro può accogliere 1482 spettatori, 450 in platea e 1032 in sei ordini di palchi e gradinate. Sono stati ampliati sia il sistema palcoscenico sia la fossa orchestrale. È stata inoltre realizzata un’intercapedine, che corre lungo il perimetro del teatro, dove sono state alloggiate le reti impiantistiche. Foto di Vito Mastrolonardo – Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli Particolare attenzione è stata inoltre dedicata al problema del superamento delle barriere architettoniche, con l’inserimento di rampe e la meccanizzazione dei collegamenti verticali nei punti nodali del percorso. I lavori hanno coinvolto circa 120 operai e 30 modellatori e restauratori, coordinati da tre architetti: Giorgio Funaro, Maurizio Lorenzoni e Nunzio Tomaiuoli che hanno lavorato in un laboratorio attrezzato di 2000 mq. Grazie ad alcune attenzioni costruttive nel teatro è garantita un’acustica ideale: la cupola interna è stata realizzata con una struttura in legno lamellare, “appesa” alla cupola esterna in ferro, e trattata con intonaco acustico su pannelli isolanti. La platea poggia su un sistema di travi in legno lamellare ed è interamente realizzata in legno. Il palco, di 620 mq, è di tipo completamente sbotolabile, la fossa orchestrale è stata ampliata e dotata di pedane mobili, modulari e motorizzate, che consentono, a seconda delle esigenze, anche di ampliare la scena o aumentare il numero dei posti in platea. Il teatro Petruzzelli vanta oggi un sistema di proiezione ad alta definizione: è stata infatti affidata all’artista multimediale Gianfranco Iannuzzi, che opera tra Venezia, Parigi e Tokio, la creazione di un “affresco dinamico” sulla cupola. Si tratta di un’opera di grande effetto emotivo che utilizza, rielaborandole, le immagini del dipinto originario di Giuseppe Armenise, purtroppo completamente distrutto nell’incendio del ’91. L’intervento di Fila: recupero e trattamento dei pavimenti L’intervento ha riguardato il trattamento di 2.400 mq di pavimentazione di mattonelle di pastina di nuova applicazione; il recupero di circa 300 metri di pavimentazione in graniglia di marmo risalente alla prima ristrutturazione e di circa 100 metri di pastina risalente agli inizi del ‘900: queste ultime posizionate nel foyer, unica zona salvata parzialmente dall’incendio. Maestro Trattatore: Ideanova – Fasano (Brindisi) Prodotti utilizzati: – Deterdek, lavaggio di base – Fila PS/87 per una pulizia di fondo – Fila StonePlus, protettivo ad effetto ravvivante – FilaSolv, decerante – Hydrorep, idrorepellente – FilaSatin, cera ad effetto satinato Il contributo di Brianza Plastica ai lavori restauro del Teatro Petruzzelli Per la copertura del teatro, totalmente distrutta dal rogo, è stata edificata una struttura portante discontinua costituita da arcarecci e capriate in legno lamellare su cui poggia l’impalcato di tavole d’abete battentate. Il sistema di termoisolamento, realizzato grazie all’impiego di Isotec di Brianza Plastica, si presentava come un’opera particolarmente delicata e complessa per l’elevata pendenza delle falde che compongono la copertura e che ricalcano fedelmente quelle esistenti prima dell’incendio. Isotec è un prodotto che si distingue per le elevate qualità termoisolanti e le sue caratteristiche di leggerezza e manovrabilità in quota, semplicità di posa e pedonabilità. È dotato di una listellatura che facilita gli spostamenti sul tetto, perché funziona come sicura base d’appoggio per gli operatori e di conseguenza è indicato anche in caso di pendenze di falda molto accentuate e condizioni di lavoro estreme. Isotec è un sistema integrato composto da un’anima interna in poliuretano espanso rigido ad alta densità rivestita da una lamina in alluminio goffrato. Il pannello è reso portante mediante un correntino in acciaio, nervato e traforato, che ne assicura la resistenza statica, funziona da supporto per la posa del manto di copertura, favorisce il convogliamento in gronda delle infiltrazioni d’acqua provenienti dal tetto e ottimizza la microventilazione nel sottomanto, eliminando i rischi di condensa di vapore acqueo in inverno e i fenomeni di surriscaldamento in estate Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento