Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Indice degli argomenti: Agevolazioni per l’efficienza energetica Interventi di riqualificazione energetica Isolamento dell’involucro, serramenti e schermature solari Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e installazione di rinnovabili La riqualificazione energetica degli edifici è incentivata con diversi meccanismi fiscali, con lo scopo di favorire gli interventi necessari a migliorare le prestazioni del parco immobiliare esistente, causa di un grande dispendio energetico. Edifici vetusti, impianti non aggiornati e cattive abitudini, infatti, possono essere responsabili di sprechi energetici e, di conseguenza, del consumo di risorse e di emissioni di CO2. La tendenza, però, è quella di ridurre al massimo gli impatti ambientali del settore edile e, di conseguenza, è fondamentale agire su quanto esistente. Oltretutto, un edificio performante comporta anche vantaggi per gli utenti, in quanto risulta essere più confortevole e richiede di sostenere costi inferiori per il suo funzionamento. Agevolazioni per l’efficienza energetica Chi decide di avviare opere per la riqualificazione energetica di un edificio può accedere a differenti meccanismi di detrazione fiscale, di cui il principale è l’Ecobonus, con una percentuale variabile da 50% a 110% a seconda della tipologia di intervento eseguito e del contesto. Il bonus al 50% o 65% è valido per gli edifici residenziali unifamiliari, la percentuale cresce nel caso si tratti di interventi in contesto condominiale, fino a quanto previsto dal Superbonus 110%. In aggiunta all’Ecobonus, poi, è possibile anche richiedere il Conto Termico 2.0, gestito dal GSE. Si tratta di un fondo destinato al finanziamento di interventi utili al miglioramento delle prestazioni energetiche di un edificio, sia pubblico, che privato. Anche in questo caso la percentuale rimborsabile delle spese sostenute varia in base alla tipologia di intervento che si decide di eseguire. A differenza dell’Ecobonus, però, non è una detrazione fiscale, ma un vero e proprio rimborso, erogato nei mesi successivi alla sottoscrizione. Interventi di riqualificazione energetica Quando si eseguono interventi di riqualificazione energetica sull’intero edificio, riducendo il fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, la quota di detrazione è pari al 65% fino a un valore massimo di 100.000 euro. È incluso qualsiasi tipo di intervento o insieme di interventi che incidono sulla prestazione finale dell’edificio. Per dimostrare l’efficacia degli interventi eseguiti si fa riferimento all’indice di prestazione energetica globale dell’edificio. Inoltre, sono incluse anche le spese relative alle prestazioni professionali necessarie per lo svolgimento degli interventi e per le opere funzionali alla loro realizzazione. Come anticipato, nel caso dei condomini la percentuale di detrazione cresce al 110%, purché si esegua uno degli interventi considerati trainanti. Dopo di che, passano al 110% anche tutti quelli elencati di seguito. Isolamento dell’involucro Nel caso si intervenga in modo specifico sull’involucro, il massimo della spesa detraibile è pari a 60.000 euro, con un’aliquota del 65%. Chiaramente, gli interventi previsti, quali la posa di un cappotto, devono avere lo scopo di migliorare le prestazioni di quello esistente. La percentuale cresce al 70% nel caso in cui l’intervento riguardi parti comuni di un condominio, per almeno il 25% della superficie totale. L’aliquota aumenta fino all’85% se si combinano migliori prestazioni termiche la riduzione delle classi di rischio sismico. Serramenti e schermature solari Sono incentivabili anche la sostituzione degli infissi e l’installazione di schermature solari. Nel caso dei nuovi serramenti, però, se non rientrano in un intervento di riqualificazione globale, si dovrà ricorrere al Bonus ristrutturazioni al 50%. Viceversa, la percentuale è del 65%. Detraibili al 50% anche le schermature solari elencate nell’allegato M del decreto legislativo n. 311/2006. Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale Tutti gli interventi che prevedono la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale in virtù dell’installazione di nuove soluzioni più efficienti sono detraibili al 65%. L’aliquota si ferma al 50% nel caso di stufe a biomassa, come quelle a pellet, e di caldaie a condensazione prive di un sistema di termoregolazione evoluto. La spesa massima detraibile è pari a 30.000 euro e per avere accesso al bonus è necessario che nell’edificio esistente vi fosse in precedenza un impianto di climatizzazione. Se ne era sprovvisto, la nuova installazione non dà diritto all’Ecobonus. Sono ammessi impianti ad elevata efficienza energetica, come pompe di calore, caldaie a condensazione e sistemi ibridi. Per tutti questi interventi è possibile accedere anche al Conto Termico 2.0. Installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile L’Ecobonus prevede la detrazione anche delle spese sostenute per l’installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, fino ad una spesa massima di 60.000 euro. Di nuovo, la detrazione è pari al 65% ed è disponibile anche il Conto Termico 2.0. Domotica e Building Automation Un ultimo intervento incentivabile riguarda l’installazione di sistemi di Building Automation, che permettano un controllo avanzato e da remoto degli impianti presenti nell’edificio. La detrazione prevista è pari al 65% della spesa sostenuta, purché le soluzioni installate consentano l’accensione, lo spegnimento, la programmazione degli impianti da remoto; registrino i consumi energetici e li comunichino agli utenti; mostrino in tempo reale le condizioni di funzionamento. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento