Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
La riqualificazione energetica passa anche dal riscaldamento a pavimento, per questo il Governo ha previsto importanti bonus. Ecco quali sono, limiti di spesa e requisiti. Indice degli argomenti: Riscaldamento a pavimento ed Ecobonus: quali requisiti? Anche fornitura e posa dei pavimenti sono detraibili Detrazioni e limiti di spesa Il riscaldamento a pavimento è una soluzione innovativa, sostenibile ed efficace. Permette, infatti, di alzare la temperatura interna in tempi rapidi rispetto ai sistemi più obsoleti e con un notevole risparmio in bolletta. Per questi ed altri motivi, chi installa i pannelli radianti in sostituzione dei caloriferi tradizionali può beneficiare di una detrazione importante. Difatti il riscaldamento a pavimento è a pieno titolo uno degli interventi che dà diritto all’Ecobonus, misura agevolativa prorogata dal Governo per il prossimo biennio. Ovviamente, anche in questo caso, l’agevolazione è subordinata al rispetto di alcuni requisiti tecnici imprescindibili che devono essere valutati da tecnici abilitati, primo fra questi l’effettiva riqualificazione energetica dell’immobile. La detrazione, in ogni caso, è possibile soltanto entro un limite massimo di spesa fissato per legge in relazione al tipo di immobile su cui si esegue l’intervento. Tutti i dettagli in questa guida. Riscaldamento a pavimento ed Ecobonus: quali requisiti? La spesa per l’acquisto dei pannelli radianti e per la loro messa in opera rientra a pieno nelle agevolazioni previste dall’Ecobonus, rinnovato fino al 2024 dall’ultima Legge di Bilancio. Ciò a patto che vengano soddisfatti alcuni requisiti imprescindibili riguardo alla tipologia di pannelli utilizzati. Questi ultimi sono realizzati in polistirene espanso per favorire l’isolamento termico e devono avere le caratteristiche seguenti: materiali utilizzati a norma, non infiammabili e non realizzati con materiali vietati dalla normativa nazionale eo comunitaria; non devono contenere catalizzatori al piombo o essere prodotti con agenti espandenti con indice di riduzione dell’ozono maggiore di zero; almeno metà dei componenti deve essere disassemblabile per una futura demolizione per finalità di riciclo o riutilizzo; devono rispettare le percentuali ministeriali di materiale di recupero. Stessi requisiti anche per il riscaldamento a parete e per i pannelli al soffitto. Anche fornitura e posa dei pavimenti sono detraibili Sia l’installazione stessa del riscaldamento a pavimento sia i lavori funzionali per la realizzazione dell’intervento rientrano a pieno titolo nell’alveo delle spese detraibili. A tal proposito, l’Agenzia delle Entrate si esprime così: “rientrano nell’Ecobonus anche le spese per la demolizione del pavimento e quelle relative alla successiva posa in opera del nuovo pavimento, se connesse alla realizzazione di un impianto radiante a pavimento”. E dunque può beneficiare dell’agevolazione al 65% chi esegue lo smantellamento della pavimentazione precedente per la successiva messa in posa dei pannelli radianti. In questi casi rientrano nell’Ecobonus sia la spesa relativa alla realizzazione del riscaldamento a pavimento sia la fornitura che i lavori di posa. Il vincolo di connessione tra i lavori eseguiti e l’ultimazione del riscaldamento a pavimento deve essere individuato e indicato da un tecnico specializzato fino alla spesa massima complessiva di 30.000 euro. Detrazioni e limiti di spesa La detrazione del 65% prevista dall’Ecobonus, e prorogata fino al 2024, prevede un tetto massimo differenziato in base alla tipologia di edificio sul quale è installato il riscaldamento a pavimento. Tali limiti (riferiti per singola unità immobiliare) sono: 30.000 euro per edifici unifamiliari; 20.000 euro per condomini fino a 8 unità immobiliari; 15.000 euro per condomini oltre le 8 unità immobiliari. Il riscaldamento a pavimento rientra anche nel Superbonus 110? Non solo Ecobonus, chi decide di installare i pannelli radianti a pavimento può far rientrare la spesa sostenuta anche nel Superbonus 110%. La condizione è che l’intervento sia trainato da un intervento trainante che assicuri il miglioramento di almeno due classi energetiche. E dunque non si ha diritto a sconto in fattura e cessione del credito se si procede unicamente all’installazione dei pannelli a pavimento, parete o soffitto perché sono necessari lavori trainanti di ampia portata. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento