Quali sono le tappe del restauro per un restauro di qualità?
Si procede per passaggi, partendo da una accurata progettazione che contempli la globalità degli interventi, i materiali più appropriati, le tecniche, la possibilità di riutilizzare strutture preesistenti e, non ultimo, la maniera in cui i materiali impiegati potranno essere reimpiegati in fase di dismissione dell’edificio.
La pianificazione e la conservazione storica
Il primo passo in qualsiasi progetto di restauro è una pianificazione accurata. Prima di iniziare qualsiasi intervento, è fondamentale studiare a fondo la storia dell’edificio, capire le sue caratteristiche architettoniche e riconoscere gli elementi da preservare.
Ogni restauro deve rispettare le normative sulla conservazione del patrimonio, in particolare quando si tratta di edifici vincolati. L’utilizzo di tecniche moderne non deve compromettere la valorizzazione dei dettagli storici. A questo proposito è opportuno affidarsi ad un esperto competente in materia che conosca le normative locali ed eventuali linee guida della sovrintendenza.
Materiali per il restauro: scelte e innovazioni
Il materiale è uno degli elementi chiave per il successo del restauro. Per mantenere l’autenticità dell’edificio, è necessario utilizzare materiali originali o elementi che si armonizzino con quelli originali, rispettando le caratteristiche estetiche e funzionali. Nel caso di malte e intonaci, per esempio, è fondamentale scegliere quelli compatibili con i materiali originali dell’edificio: malte a base di calce, per esempio, ideali per i vecchi edifici in pietra o mattoni perché permettono al muro di “respirare”, evitando danni da umidità.
Il legno, materiale tradizionale per travi, pavimenti e serramenti, richiede trattamenti specifici per essere protetto da agenti atmosferici, insetti e funghi. Le vernici ecologiche a base di oli naturali o cere sono ideali per restaurare il legno senza compromettere la sua traspirabilità.
Per le facciate e gli elementi decorativi, la pietra naturale è una scelta classica, ma richiede trattamenti delicati per evitare danni durante il restauro. Utilizzare prodotti naturali per la pulizia della pietra è essenziale per non alterare la sua patina originale. Ma si possono anche utilizzare materiali innovativi, come il calcestruzzo alleggerito o il vetro rinforzato, che può essere utile per conferire freschezza e attualità alla ristrutturazione, senza compromettere la struttura originaria.
Tecniche di restauro, tra conservazione e rinnovamento
I grandi progetti di restauro integrano generalmente diverse tecniche, in base anche al tipo di intervento, da quelle più conservative a quelle innovative. Quando le strutture sono danneggiate, è possibile consolidarle utilizzando materiali come le resine epossidiche o fibre di carbonio, che rinforzano senza alterare l’aspetto esteriore. Queste tecniche di consolidamento sono ideali per preservare le caratteristiche originali senza modificare l’aspetto dell’edificio.
Gli intonaci vanno restaurati utilizzando tecniche di rifacimento che rispettino la composizione originaria. Ad esempio, per un restauro di intonaci antichi, si possono usare malte a base di calce, argilla e sabbia che replicano le caratteristiche dei materiali originali. L’uso di micro-abrasivi per la pulizia delle facciate è una tecnica utile per rimuovere lo sporco senza danneggiare la superficie. Inoltre, per le facciate in legno o metallo, possono essere usati trattamenti specifici per proteggere dalle intemperie e ridare vita agli elementi decorativi.
Tecniche mirate al restauro sostenibile
Oggi è quantomai importante orientare gli obiettivi delle ristrutturazioni in ottica sostenibile, possiamo tranquillamente affermare che i recuperi più riusciti sono quelli che hanno adottato la filosofia della sostenibilità non solo per alcuni interventi ma come ratio dell’intero lavoro.
L’adozione di tecnologie a basso impatto ambientale è un aspetto fondamentale oggi. Il miglioramento dell’efficienza energetica è una parte cruciale di ogni restauro moderno. Tecniche come l’isolamento termico delle pareti, l’installazione di impianti fotovoltaici o l’uso di sistemi di riscaldamento a basso consumo contribuiscono a ridurre il fabbisogno energetico dell’edificio, quando addirittura non si possa pensare al raggiungimento di strutture passive.
Un buon restauro dovrebbe, inoltre, cercare di recuperare il più possibile i materiali originali, riutilizzandoli dove possibile. Ad esempio, i pavimenti in pietra o in legno possono essere restaurati invece di essere sostituiti, riducendo così l’impatto ambientale. In questa fase la professionalità dell’artigiano gioca un ruolo fondamentale in un restauro di qualità. Gli artigiani specializzati sono in grado di eseguire lavori di precisione su elementi come infissi, cornici, porte e finestre, creando pezzi unici che mantengano l’aspetto originale dell’edificio e ne ottimizzino, allo stesso tempo, le prestazioni. Le tecniche di intaglio del legno, la lavorazione della pietra o la pittura decorativa sono abilità che si tramandano da generazioni e sono essenziali per mantenere la bellezza storica delle architetture di ogni tempo.
Siamo nel contesto di un’abitazione rurale di fine ‘800 che giace sul versante soleggiato di una valle terrazzata a vite all’interno di un’area di riserva naturale dei Colli Euganei. Il progetto prevede la ristrutturazione e l’efficientamento energetico in armonia con la progettazione paesaggistica delle aree limitrofe, rispettando i caratteri di un’abitazione rustica, semplice e frugale ma altamente performante dal punto di vista energetico. Il miglioramento antisismico, la rimodulazione e riordino di molti ambiti del paesaggio circostante, un’impiantistica sofisticata sono alcuni degli ingredienti di quella che viene definita “la progettazione architettonica integrata”. Un team progettuale che dobbiamo coordinare durante la direzione dei lavori per armonizzare tutti i contributi professionali necessari ad una riqualificazione energetica di alto livello.
La tecnologia costruttiva utilizzata è quella di un telaio in carpenteria metallica completato con i tamponamenti perimetrali in mattoni pieni di calce canapa: solai e copertura (opportunamente isolata) in legno. Questa scelta determina un microclima interno di eccezionale livello sia invernale che estivo, grazie alle caratteristiche di questo materiale che abbina alle capacità isolanti necessarie per difendersi dal freddo, una massa pesante che protegge dal calore estivo. Per le pavimentazioni si è scelto di utilizzare, all’interno, una pietra locale a km zero, proveniente da una cava situata a poche centinaia di metri dal cantiere e di riutilizzare, per i selciati esterni, tutte le pietre ricavate dalla demolizione della porzione di casa inagibile. Intonaci in calce, legnami finiti ad olio, pitture ecologiche e traspiranti concorrono a creare un ottimo microclima igrotermico.
Come si restaurano gli intonaci
Il restauro degli intonaci è un intervento delicato che richiede l’uso di tecniche e materiali specifici per preservare l’integrità storica e architettonica del bene. È fondamentale utilizzare materiali che siano compatibili con quelli originali, per garantire una buona conservazione nel tempo e per evitare danni ai substrati storici.
La scelta dei materiali e delle tecniche dipende dallo stato di conservazione dell’intonaco, dal tipo di danno e dall’epoca dell’edificio. Spesso è utile condurre analisi preliminari dei materiali originali (per esempio, analisi chimiche e microscopiche) per scegliere gli interventi più adatti. Il restauro degli intonaci richiede competenze specialistiche, quindi è sempre consigliabile affidarsi a restauratori esperti che conoscono bene le tecniche tradizionali e moderne.
Ecco alcune tecniche e materiali utilizzati.
Rimozione dell’intonaco danneggiato
Se l’intonaco è irrimediabilmente danneggiato, può essere necessario rimuoverlo. Questa operazione deve essere effettuata con cautela per evitare di danneggiare la struttura sottostante. La rimozione avviene generalmente in maniera manuale con l’ausilio di strumenti delicati come scalpelli e martelli.
Ricostruzione con intonaco a base calce
Quando l’intonaco originale è stato danneggiato, si può ricostruire un nuovo strato utilizzando intonaci a base di calce, che garantisce una buona traspirabilità e compatibilità con l’edificio antico. Si prepara una miscela con calce idraulica o grassello di calce, sabbia e acqua, che deve essere stesa con una tecnica di applicazione a più strati (strato di base, strato di rinzaffo, strato di finitura).
Tecnica del raschietto o spatolato
Per ripristinare l’intonaco senza danneggiare la superficie originale, si può utilizzare la tecnica del raschietto, che prevede la rimozione della parte superficiale danneggiata per lasciare intatto lo strato sottostante.
Consolidamento delle superfici intonacate
Se l’intonaco non è troppo danneggiato, si può consolidare con specifici prodotti a base di silicato o resine. Questi prodotti penetrano nel materiale e rinforzano la struttura.
Ripristino delle decorazioni
Nel caso di intonaci decorativi o affreschi, è possibile ripristinare i disegni originali con tecniche di pittura ad acqua (tempera) o con l’uso di materiali compatibili con quelli storicamente impiegati (ad esempio, la tecnica a fresco).
Tecnica di “iniezione” per riempire cavità o fessure
In caso di cavità o fessure nella struttura, è possibile utilizzare iniezioni di malte compatibili (silicati, calce) che riempiono questi spazi senza compromettere la struttura.
Materiali per il restauro degli intonaci
La calce è uno dei materiali più usati nel restauro degli intonaci. È traspirante, compatibile con i materiali storici e aiuta a prevenire l’umidità. La calce idraulica (secca in ambienti umidi) viene utilizzata per migliorare la resistenza, mentre il grassello di calce è preferito per l’intonaco tradizionale.
La sabbia è una componente fondamentale nelle malte per intonaci. Si utilizza sabbia di granulometria fine o media, che si mescola con la calce per dare la giusta consistenza al composto. Per il consolidamento, possono essere impiegati polimeri o resine sintetiche che rafforzano l’intonaco senza compromettere la traspirabilità. Gli intonaci a base di silicato sono materiali moderni che si usano per risanare muri umidi o danneggiati. Sono traspiranti e resistenti e vengono utilizzati principalmente per il consolidamento. In alcuni casi, soprattutto per il restauro di intonaci decorativi, si può usare la malta di gesso. È ideale per ricostruire dettagli ornamentali come cornici o decorazioni a rilievo.
Per il restauro delle decorazioni pittoriche o degli affreschi, si possono utilizzare pigmenti naturali che rispettano la composizione originaria dell’opera, evitando l’uso di colori chimici che potrebbero alterare la superficie.
Case history a cura dell’architetto Filippo Coltro
Il progetto ha previsto la ristrutturazione di una barchessa veneta per convertirla in abitazione; un progetto affascinante firmato dall’Architetto Filippo Coltro, che ha richiesto attenzione alla conservazione dei dettagli storici, pur integrando le necessità moderne di comfort e funzionalità.
La barchessa, tipico esempio di architettura rurale veneta, è una struttura legata alla tradizione agricola, spesso caratterizzata da ampie arcate, portici e una pianta rettangolare.
Prima di procedere con qualsiasi lavoro, è stata fatta un’accurata indagine sullo stato della struttura, che ha incluso l’esame delle fondazioni, dei muri portanti mattoni e del tetto.
Il progetto ha cercato di preservare e restaurare i materiali originali, come le travi in legno, le pietre e i mattoni, per mantenere il più possibile il carattere storico dell’edificio. L’uso di materiali compatibili con quelli originali è stato fondamentale per non alterare l’estetica tradizionale.
Ecco l’elenco dei principali interventi eseguiti:
Ripristino delle facciate
Le facciate esterne, sono state trattate con tecniche di restauro adeguate per rimuovere i segni del tempo, senza compromettere l’aspetto originale intervenendo con rasature naturali nel rispetto dei materiali originali.
Recupero del tetto e delle strutture portanti
Restauro del tetto: uno degli interventi più delicati ha riguardato la copertura, a due falde, con tegole in cotto o coppi. Il tetto è stato rinforzato e, ove necessario, si sono aggiunte alcune travi che riproducono la forma e il design tradizionali.
Isolamento: l’isolamento termico e acustico è un aspetto fondamentale in fase di ristrutturazione, ed è stato realizzato rispettando la struttura storica, con materiali naturali come la fibra di legno o il sughero, che sono compatibili con l’edificio e contribuiscono a mantenere il comfort senza compromettere l’aspetto tradizionale.
Riorganizzazione degli spazi interni
Distribuzione degli ambienti: le barchesse erano tradizionalmente spazi per il ricovero degli animali, per il deposito degli attrezzi agricoli o come magazzini. Con la ristrutturazione, gli spazi sono stati riqualificati in modo più funzionale, con l’aggiunta di stanze abitative.
Conservazione degli elementi architettonici: le arcate, i soffitti alti e le travi in legno sono stati conservati e resi protagonisti all’interno degli spazi, integrati con elementi moderni.
Integrazione di tecnologie moderne
Efficienza energetica: l’uso di soluzioni moderne per migliorare l’efficienza energetica, come il riscaldamento a pavimento o i pannelli solari, è stato integrato in modo discreto, in modo da non compromettere l’estetica della barchessa.
Domotica e impianti moderni: l’inserimento di impianti elettrici, idraulici, di sicurezza e di climatizzazione è stato realizzato nel rispetto dell’architettura originale, senza alterare la disposizione dei locali e mantenendo l’aspetto tradizionale.
Recupero degli spazi esterni
Riqualificazione del cortile e dei portici: gli spazi esterni sono stati valorizzati con pavimentazioni in pietra, mattoni o materiali che richiamano lo stile rurale, con l’aggiunta di zone verdi, giardini o orti.
Gli infissi nelle ristrutturazioni
Nelle ristrutturazioni di edifici, la scelta degli infissi gioca un ruolo cruciale per diversi motivi, che spaziano dall’efficienza energetica al miglioramento estetico, fino alla sicurezza e al comfort abitativo, quindi non solo per il miglioramento delle prestazioni energetiche e acustiche, ma anche per l’estetica, la sicurezza e la sostenibilità.
Efficienza energetica
Gli infissi, in particolare quelli ad alte prestazioni, sono essenziali per migliorare l’efficienza energetica di un edificio. Le finestre e le porte di nuova generazione, dotate di vetri a bassa emissione, doppio o triplo vetro, e telai isolanti, riducono significativamente la dispersione termica, contribuendo al risparmio energetico.
Questo è particolarmente importante in una ristrutturazione, dove l’obiettivo è non solo ripristinare, ma anche migliorare le performance termiche dell’immobile, evitando così dispersioni di calore e migliorando il comfort abitativo. Inoltre, l’installazione di infissi a bassa trasmittanza termica è un requisito fondamentale per ottenere una certificazione energetica elevata.
Sostenibilità e materiali ecocompatibili
Nelle ristrutturazioni moderne è sempre più comune la scelta di materiali ecocompatibili per gli infissi, come legno certificato o alluminio riciclato. Questi materiali non solo sono più sostenibili, ma contribuiscono anche a una migliore coibentazione termica e acustica.
Isolamento acustico e comfort abitativo
L’insonorizzazione è un altro aspetto fondamentale in fase di ristrutturazione, soprattutto in ambienti urbani o in edifici confinanti con strade trafficate. Gli infissi moderni offrono prestazioni elevate anche sotto il profilo acustico. Le finestre con doppi vetri e specifiche tecnologie di riduzione del rumore sono in grado di migliorare il comfort abitativo, proteggendo gli spazi interni da suoni esterni indesiderati.
Estetica e design
Gli infissi non solo devono soddisfare esigenze funzionali, ma anche estetiche. Durante una ristrutturazione, la scelta degli infissi può avere un impatto significativo sull’aspetto finale di un edificio. La varietà di materiali e stili disponibili oggi permette di adattare gli infissi alle caratteristiche architettoniche dell’edificio, migliorandone l’estetica. Per esempio, in edifici storici, si può optare per infissi che riproducono il design originale, ma con tecnologie moderne per garantire un’efficace protezione termica ed acustica. Al contrario, in edifici moderni, gli infissi possono diventare un elemento di design contemporaneo, con profili sottili e ampie vetrate che creano un’armonia tra interno ed esterno.
Sicurezza
La sicurezza è un altro fattore importante che gli infissi possono migliorare, in particolare nelle ristrutturazioni di edifici residenziali o commerciali. Infissi dotati di vetri antisfondamento, serrature di alta sicurezza e sistemi di protezione avanzati sono una scelta fondamentale per prevenire le effrazioni.
Questo appartamento nel quartiere Isola a Milano, di 120 mq, ha subito un importante intervento d ristrutturazione ad opera di StudioS Interiors grazie al quale è stato completamente rinnovato. Al centro del lavoro gli infissi del marchio Oknoplast che hanno permesso di conferire luminosità alla zona giorno. La finestra in PVC Prolux Evolution ha un design pulito che ha permesso di aumentare la superficie vetrata disponibile. Oltre alla luminosità, le finestre garantiscono alte prestazioni a livello di isolamento termoacusitco (Uw fino a 0,8 W/m2K con triplo vetro), rendendole ideali anche per un contesto urbano caratterizzato da traffico intenso (abbattimento fino a 45dB).
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