Cappotto termico, distanze legali e aumento di cubatura: c’è il rischio di commettere un abuso edilizio 05/11/2024
Bonus ristrutturazioni confermato nel 2025: cosa cambia tra prima e seconda casa, scadenze e lavori ammessi 01/11/2024
Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
La Barite è un minerale composto da Solfato di Bario che si forma in natura per deposito di soluzioni idrotermali e che presenta diverse caratteristiche quali durezza, lucentezza e peso che ne hanno permesso svariati utilizzi in diversi ambiti di applicazione, fin dal passato. Nota fin dall’Antica Grecia, la barite ha visto evolversi le sue tipologie di utilizzo con il passare del tempo: grazie alla sua particolare luminescenza la barite veniva utilizzata nel campo della fotografia come fondo alla carta fotografica, per conferirle luminescenza. Successivamente, le applicazioni si spostarono al settore chimico, dove la barite veniva utilizzata per produrre pigmento bianco per pitture, vernici, gomme, colle, adesivi e altre sostanze. Al giorno d’oggi uno degli usi principali della barite è nell’industria petrolifera, dove in combinazione con la bentonite forma i fanghi utilizzati nelle perforazioni. La barite infatti è uno dei minerali non metallici esistenti in natura più pesanti; tale caratteristica contribuisce a dare pesantezza ai fanghi e stabilizzare così i giacimenti. L’altro utilizzo moderno della barite che più risulta interessante è quello in campo edilizio: la barite infatti, grazie al suo elevato peso, rappresenta la soluzione perfetta per schermare dalle radiazioni opere di nuova costruzione e adeguamenti di edifici già esistenti come cliniche ospedaliere, laboratori di analisi strumentale o l’industria che si occupa di indagini non distruttive. Un’alternativa alle soluzioni equivalenti che permette una riduzione dei costi e dei tempi di realizzazione. Un esempio concreto di questo utilizzo della barite è dato da Bariblock: un blocco in calcestruzzo baritico vibrato ad alta densità, adatto alla realizzazione di murature altamente isolanti. Con la sua forma a cuneo appuntito, Bariblock è più leggero, semplice da installare e smaltire rispetto alle tradizionali pareti in piombo, e permette anche un ingombro minore, aumentando così l’area libera a disposizione e lo spazio calpestabile degli ambienti. Bariblock trova applicazione in diversi campi: nella sanità, per la schermatura di isotopi radioattivi e di altre radiazioni provenienti da macchinari radiologici come raggi X, TAC e radiologia in genere; nell’industria Bariblock si presta per schermare le radiazioni provenienti da controlli non distruttivi sui materiali, come in impianti nucleari o settori in cui si svolgono cicli produttivi che utilizzano gli isotopi radioattivi. Bariblock trova applicazione anche in campo scientifico, in tutti quei casi in cui ci sia la necessità di schermare radiazioni provenienti da acceleratori lineari. Bariblock è a base di inerte di barite, minerale semplice da stoccare, smaltire e non inquinante che grazie alle sue proprietà intrinseche è in grado di schermare naturalmente le radiazioni, rendendolo adatto a tutte quelle attività che comportano l’utilizzo di fonti di radiazioni superiori ai 500 keV. Una soluzione che assicura la protezione delle persone nei luoghi di lavoro insieme a un totale rispetto per l’ambiente. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento