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La Falegnameria Aresi snc è una ditta di produzione di serramenti in legno specializzata nella messa a punto di soluzioni tailor made, in risposta alle singole peculiari occasioni progettuali che le vengono proposte. Avviata nel 1947, è oggi giunta alla terza generazione, con un profilo che, pur fondato su una solida tradizione, guarda all’innovazione come valore aggiunto imprescindibile per affermarsi nell’attuale ed esasperatamente concorrenziale contesto di mercato. L’ingegnerizzazione del prodotto serramento, a partire da quesiti e sollecitazioni della committenza e delle strutture di progettazione di questa, è frutto di ricerca e sperimentazione condotta sia dall’area tecnica della società, sia di concerto con enti terzi di certificazione e di prova riconosciuti, e mira a fornire manufatti in grado di andare oltre le prestazioni e gli effetti estetici della produzione corrente, per conseguire un traguardo di eccellenza. In questo senso, si può ben dire che l’azienda costituisce un esempio paradigmatico del rapporto virtuoso che deve ricercarsi e stabilirsi tra strutture di progettazione e realtà imprenditoriali, in termini di ricerca di un terreno comune di dialogo e confronto per la messa a punto, non scontata e banale, di un prodotto. La certificazione a presidio della qualità del serramento L’Ingegner Aresi ha avviato la sua presentazione ricordando che il sistema “finestra”, al giorno d’oggi, è in realtà un complesso articolato di elementi chiamato a gestire e regolare, nel loro insieme, i flussi e i rapporti interno/esterno, relativi ad apporti luminosi, di aerazione, termici ed acustici. Una tale variegata pluralità di prestazioni, non può che essere regolamentata e controllata da un compendio normativo di pari analiticità, a partire dalla Direttiva Cee 89/106 e dal relativo decreto di attuazione nella legislazione italiana, Dpr 246/93, che ha previsto la marchiatura CE dei prodotti, dopo apposita procedura con puntuali prove e test di laboratorio e controlli di produzione. Resistenza meccanica e stabilità, sicurezza in caso di incendio, igiene e salute dell’utenza, sicurezza nell’impiego, protezione contro il rumore e risparmio energetico: questi gli essenziali requisiti individuati dalle norme e per i quali è necessario garantirne il mantenimento per un tempo ragionevole. In particolare, la trattazione dell’Ingegner Aresi si è soffermata sulla norma UNI-EN 14351/1-2010 “Prove iniziali di tipo”, funzionali alla sperimentazione dei protipi dei serramenti da mettere in produzione e relativi a permeabilità all’aria (sono state mostrate le principali fasi di svolgimento della prova), tenuta all’acqua, resistenza ai carichi di vento, trasmittanza termica, isolamento acustico (per il quale sono stati illustrati i diagrammi prestazionali dei serramenti Aresi), sicurezza in uso sui dispositivi di bloccaggio, resistenza all’impatto, trasmissione luminosa. La recente partecipazione della Falegnameria Aresi alla fiera Fensterbau di Norimberga (la più importante del settore al mondo) ha consentito, inoltre, che la comunicazione si arricchisse anche degli ultimi trend e proiezioni di mercato, soprattutto per quanto attiene i valori degli indici di trasmittanza, che si ipotizza sarà opportuno poter mettere in campo in un futuro non lontano (Uw pari a 0,9 W/m2K), sempre più caratterizzato da esigenze di contenimento dei consumi energetici. Un sistema di materiali e tecnologie Si è quindi proceduto a una disamina del serramento in legno nei suoi differenti materiali costitutivi e nelle tecnologie produttive che presiedono alla sua realizzazione. Legno (ovviamente), con le più aggiornate soluzioni in lamellare di materiali diversi ma tra loro compatibili, alluminio (a rivestimento e protezione di soglie e gocciolatoi nei profili esterni), vetro (camere doppie e sottovuoto), sono stati indagati nelle proposte maggiormente avanzate offerte dal mercato e con ricorso, anche qui, al supporto dell’apparato normativo: in particolare, Uni En 14220-2007 “Legno e materiali a base di legno in finestre esterne e in ante e telai di porte esterne – Requisiti e specifiche” e Uni 8938-1987 “Idoneità tecnica delle specie legnose per serramenti interni”. Una speciale attenzione, in questa sezione, è stata, poi, dedicata ai profili realizzati con legno modificato, ovvero legno termo-trattato e legno acetilato. Nel primo caso, si tratta di materiale sottoposto a un ciclo di essiccazione ad alte temperature, variabili tra 165°C e 240°C, in atmosfera controllata, povera di ossigeno, che lo rende maggiormente stabile all’ossidazione in esterno. Nel secondo, di legno sottoposto ad un processo di acetilazione (anidride acetica e piridina), utilizzando calore e pressione. Il materiale che ne deriva presenta buona stabilità dimensionale e migliore durabilità. Evoluzione tecnica e dettagli progettuali L’esame della prestazione termica di un serramento, con immagine termografica, come studiato dalla Falegnameria Aresi insieme allo studio Citterio, per l’inserimento in un edificio progettato da quest’ultimo, ha costituito spunto per addentrarsi in alcuni dettagli esecutivi e per introdurre la tematica, sempre spinosa, della posa in opera. Sono state mostrate le ultime tendenze, in termini di soluzioni di allineamento fra telaio e anta, per garantire la continuità di “barriera” sotto il profilo della risposta termica del serramento, e i rivestimenti metallici, con cui si possono corredare i profili esterni dell’infisso per conferirgli maggiore resistenza alle sollecitazioni degli agenti atmosferici. Soprattutto si è sottolineata la necessità di non vanificare la qualità ricercata in azienda con una posa in opera, nel cantiere, eseguita da personale non specializzato e non a regola d’arte. A questo proposito è stato ricordato che la norma Uni 10818-1999 individua le competenze e le responsabilità dei singoli attori del processo realizzativo (progettista, direttore lavori, costruttore, produttore, installatore…), analizzando 42 attività che entrano in gioco nella gestione della fase operativa di cantiere. La comunicazione è proseguita con la presentazione di un ulteriore caso studio, riferito a un progetto dello studio Cino Zucchi, teso a mettere in luce, in modo ancor più esplicito e diretto, il rapporto di virtuosa collaborazione che il mondo della produzione per l’edilizia (fra cui il comparto dei serramenti) può svolgere, laddove si relazioni a strutture professionali in grado di esprimere le proprie esigenze anche formali, con elaborati architettonici già di rilievo esecutivo, guidando il processo nel senso di un’evoluzione rispetto alle produzioni correnti. Nella fattispecie, la problematica essendo resa ancora più complessa dal suo riferirsi non solo al sistema “finestra”, ma anche al dispositivo di oscuramento, costituito da una soluzione di scuro esterno a libro, con doghe di non più di 25 cm di larghezza per circa 5 metri di altezza. Tendenze per il futuro Il question time, ricco di richieste di approfondimenti e dettagli da parte dei tanti studenti intervenuti, è stata anche l’occasione per l’Ingegnere Aresi per riportare le tendenze per il futuro registrate nella recentissima fiera di Norimberga: non incrementi nel numero di camere e conseguenti potenziamenti delle ferramenta (che rendono le ante disagevoli nella loro movimentazione), ma materiali (vetro e lamellari compositi in primis), sempre più performanti sotto il profilo prestazionale e della resistenza strutturale e, quindi, in grado di ridurre le proprie sezioni senza nuocere al comportamento in uso del serramento. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento