Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Indice degli argomenti: Cosa prevede il Testo unico della ricostruzione privata Gli edifici ammessi ai contributi statali Edifici di interesse storico-artistico Il Testo unico della ricostruzione privata post Sisma 2016 è ufficialmente in vigore. Una normativa lunga e articolata, composta da 130 articoli e 15 allegati, con la quale vengono superate le vecchie disposizioni introducendo diverse novità di rilievo che tengono conto della peculiarità dei territori colpiti dal sisma. Speditezza e semplificazione amministrativa sono i due punti principali del Testo, insieme a trasparenza e legalità. Con l’entrata in vigore della normativa prende avvio anche la nuova piattaforma telematica Gedisi, portale attraverso il quale i professionisti privati potranno gestire le pratiche della ricostruzione e chiedere i contributi statali. Passiamo in rassegna le misure principali che guideranno i lavori del post sisma nelle zone dell’Italia centrale colpite dal catastrofico evento. Cosa prevede il Testo unico della ricostruzione privata Sono molti gli aspetti importanti della lunga normativa, in particolare quanto previsto all’articolo 2 in merito al principio giuridico della “doppia conformità edilizia“, che prevede: “una forte semplificazione della fase istruttoria delle domande di contributo e degli adempimenti necessari, a cominciare dal fatto che gli interventi conformi non necessitano di autorizzazioni particolari.” Il Testo estende anche alle imprese che hanno preso in carico i lavori di ricostruzione i contributi fino ad ora riservati alle persone fisiche inoltre ammette la possibilità in capo ai Comuni di subentrare al posto dei proprietari irreperibili o inerti e quindi bypassare eventuali interruzioni dei lavori. In particolare gli enti pubblici potranno subentrare, previa delega del proprietario dell’edificio, trascorsi 10 anni dall’evento sismico in caso di mancato intervento dei diretti interessati. Ciò permetterà di “sbloccare” i cantieri e di limitare il degrado urbano. Gli edifici ammessi ai contributi statali Il TU amplia la platea di edifici ammessi al contributo statale: sarà possibile richiederlo anche per pertinenze ed edifici inagibili previa asseverazione tecnica. Via libera anche agli immobili che fanno parte di aggregati essenziali a garantire la stabilità strutturale. Ok anche ai super-consorzi per la demolizione di borghi e frazioni e le demolizioni di aggregati di edifici. Semplificazione delle procedure per le pratiche di contributo Uno degli aspetti più importanti del Testo unico per la ricostruzione riguarda la semplificazione e l’accelerazione delle pratiche di contributo; nello specifico il tempo medio necessario per la richiesta è passato da 550 giorni (dato medio relativo al 2019) a 130 giorni. La semplificazione viene inoltre estesa alle pratiche su edifici singoli fino a 1 milione di euro, 5 milioni di euro per gli aggregati e 15 milioni di euro per i condomini. I cittadini potranno partecipare alla pianificazione La normativa destinata al Sisma 2016 rafforza il principio dell’udienza pubblica: vuol dire che i cittadini sono chiamati a partecipare alle scelte del Comune sulla pianificazione dei lavori motivando la decisione di accogliere/rigettare le osservazioni presentate. Edifici di interesse storico-artistico Nuove disposizioni anche in merito alla procedura di ricostruzione degli edifici privati di interesse storico-artistico, riassunte nell’ultima parte del Testo unico riprendendo l’Ordinanza 116. Per ultimo, la normativa interviene sui controlli alle imprese costruttrici e sul numero massimo di incarichi da svolgere contemporaneamente: garantita maggiore flessibilità tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche del cantiere e dell’impresa chiamata in carico. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento