Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Così come in inverno, anche in estate l’intervento di un sistema impiantistico può garantire il raggiungimento del comfort interno desiderato. Un edificio ben progettato ha l’obiettivo di ridurre il fabbisogno di energia per la climatizzazione, per poi scegliere la soluzione impiantistica più adatta ed efficiente. Indice: Come scegliere l’impianto di raffrescamento adatto Tipologie di sistemi di raffrescamento Prima di scegliere l’impianto adatto per la climatizzazione di un edificio è opportuno ricordare che questa necessità dipende da diversi fattori. Alcuni sono al di fuori dal nostro controllo, come il clima locale, ma altri possono essere invece soluzioni passive per ridurre il bisogno per il raffrescamento: è importante studiare l’orientamento dell’edificio, soluzioni tecnico-costruttive ad elevata inerzia termica e massive, un sistema adeguato di ombreggiamento e di ventilazione naturale. Solo in un secondo momento è opportuno valutare quale sia l’impianto di raffrescamento migliore e più efficiente, in base alle necessità e all’edificio in questione, per ottenere il livello di comfort desiderato, controllando temperatura e umidità. Come scegliere l’impianto di raffrescamento adatto Per scegliere un impianto di climatizzazione si possono prendere in considerazione alcuni elementi, tra cui: i consumi per il funzionamento dell’impianto, in quanto rappresentano una spesa costante durante l’intero periodo di vita del sistema installato; il costo di installazione, per capire l’investimento iniziale necessario e metterlo in relazione con i benefici attesi; l’efficienza e i risultati ottenibili, in quanto ogni sistema impiantistico offre risultati ottenibili diversi; eventuali costi di manutenzione e la durata della vita attesa dell’impianto scelto, connessa ovviamente anche agli interventi di manutenzione svolti, come la pulizia dei filtri; le caratteristiche dei locali da raffrescare e la potenza necessaria Dobbiamo considerare che esistono sistemi centralizzati, composti da un generatore, una rete di distribuzione e dei terminali, e i sistemi autonomi, installati nei singoli ambienti. Esistono poi sistemi la cui funzione di climatizzazione è utile solo in una delle stagioni, mentre altri che possono lavorare per l’intero anno. I climatizzatori d’aria DC inverter in pompa di calore BAXI DREAM e BAXI MOONLIGHT con modelli mono e multi-split per contesti residenziali, funzionano con il nuovo e più performante gas refrigerante ecologico R32 in grado di abbattere le emissioni di gas serra fino all’80%. In questo secondo caso, il generatore in estate funziona come una macchina frigorifera, quindi una pompa di calore in grado di sottrarre calore all’ambiente interno e disperderlo all’esterno. Infine, attenzione al sistema di regolazione scelto, in quanto determina l’efficienza dell’impianto e la riduzione di inutili sprechi. Tipologie di sistemi di raffrescamento Gli split-system Gli split-system sono composti da due diversi tipi di unità, esterne ed interne, e possono coprire il fabbisogno di climatizzazione sia estivo che invernale, ma la loro resa diventa critica nel caso di condizioni climatiche rigide (problema che si riduce nel caso di pompe ad acqua anziché ad aria, in quanto l’acqua ha una temperatura costante). La differenza tra i sistemi mono-split e multi-split sta nel numero di unità interne collegate alla stessa unità esterna. I mono-split (un’unità esterna per ogni unità interna) sono più indicati nel caso di edifici residenziali con ambienti di dimensioni contenute. Nel caso di uffici, altri edifici terziari o industriali, sono indicati i multi-split, con un motore più grande e la possibilità di far funzionare contemporaneamente diverse unità interne. Le unità interne possono essere posizionate in diversi punti dell’ambiente: sul soffitto, sulle pareti o anche a pavimento. I ventilconvettori Anche i ventilconvettori sono terminali utilizzabili sia per il riscaldamento che per il raffrescamento. Si distinguono tra ventilconvettori a due tubi o a quattro tubi, in base al fatto che il circuito di circolo del fluido sia o no lo stesso per il caldo e il freddo. Vayu di Paradigma è il ventilconvettore che con soli 13 cm di profondità è il più sottile del suo genere. E’ un’ottima soluzione per il riscaldamento, raffrescamento e la deumidificazione. I ventilconvettori sono molto comodi in quei locali in cui è importante la rapidità con cui si raggiunge il livello di temperatura necessario. Condizionatori senza unità esterna Si tratta di una soluzione che offre vantaggi nel caso in cui non sia possibile installare l’unità esterna, ad esempio per vincoli architettonici. Questi condizionatori inglobano in una sola macchina il motore e il sistema di emissione. È necessario, al momento dell’acquisto, prestare attenzione all’ingombro e al livello di rumorosità del condizionatore. Unico di Olimpia Splendid è il climatizzatore senza unità esterna, a tecnologia inverter DC Per il loro funzionamento è necessario creare un collegamento con l’esterno (generalmente delle griglie di presa d’aria) e collegarli ad una fonte di alimentazione elettrica. Raffrescamento con i sistemi radianti Anche i pannelli radianti, generalmente predisposti nelle nuove realizzazioni o durante interventi di ristrutturazione, sono una soluzione per la climatizzazione, scambiando calore grazie al fenomeno dell’irraggiamento. I pannelli radianti sono composti da un sistema di tubi, in cui può scorrere acqua calda o fredda. Il sistema di pannelli radianti a pavimento Uponor Minitec abbina ai grandi vantaggi di comfort, specifici dell’impianto radiante, una bassa inerzia termica Non sono mai a vista, ma sempre al di sotto di un ultimo strato di finitura. Permettono di ottenere, sia in fase di riscaldamento che di raffreddamento, una temperatura uniforme nell’ambiente senza il movimento di masse di aria. I pannelli possono essere collocati a pavimento, a parete o a soffitto. È necessario fare attenzione a eventuali problemi di condensa, dovuti alla differenza di temperatura superficiale dello strato al di sopra dei pannelli e quella dell’aria. Per questo motivo, è spesso consigliabile combinare il sistema radiante con uno di deumidificazione Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento