Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Indice degli argomenti Toggle La stanza da bagno – rifugio come luogo dell’intimità ma in un concept più fluidoMateriali naturali, duraturi e riciclabili nella stanza da bagnoIl bagno è coloreIl bagno sul filo di lana tra alta tecnologia e necessità di economizzareIl bagno con i centimetri contatiTecnologia al servizio dell’igieneIl bagno secondo Massimo Iosa Ghini, architetto tra i relatori della conferenza stampa di presentazione di Cersaie 2023Il bagno secondo Valentina Downey, presidente di ADI Emilia Romagna e membro della giuria di ADI Ceramics and Bathroom Design Award 2023 Barriere più fluide nella progettazione, una regola che vale anche per la stanza da bagno, insieme all’utilizzo di materiali naturali e riciclabili, alle strategie per il risparmio idrico e alla scelta di superfici autopulenti: il bagno è una stanza da abitare come le altre, ma attezione, c’è ancora una cosa che la diversifica: qui è vietato lavorare! Il bagno è puro relax dove i contenuti tecnologici per una volta non sono mirati a connettersi con l’ufficio, ma a riconnettere la persona con sé stessa. Tuttavia negli ultimi anni questo spazio domestico è stato teatro di molteplici contraddizioni, prima fra tutte quella legata alla sfida ambientale che spesso non sembra trovare riscontro in alcuni progetti dal carattere estremamente energivoro o poco sensibili alle tematiche del risparmio idrico. Così come della diatriba tra le diverse correnti stilistiche che contrappongono il bagno come total look ed estremamente coordinato, con il bagno “diffuso” e composto da elementi con una forte personalità individuale. Quello che è certo è che aziende e progettisti hanno già trovato alcune risposte, più o meno coerenti tra di loro, ma comunque in grado di trasferirci un’immagine chiara di come concepire il bagno oggi e in futuro. Quest’anno la sua vetrina di riferimento, Cersaie (25 – 29 settembre) ha festeggiato i 40 anni e, oltre ai traguardi storici, ha promosso la ripartenza dopo l’alluvione che ha colpito il distretto in primavera, facendosi portavoce di nuove riflessioni sull’urgenza di trovare strategie, anche a piccola scala, per contribuire concretamente ad arginare la crisi ambientale. Perché la vera sfida in questo ambiente è proprio quella di riuscire a conciliare le funzioni del benessere e il funzionamento delle nuove tecnologie con l’impellente necessità di ridurre (se non azzerare) il consumo di acqua ed energia. Molto interessante, per capire quanta strada abbia fatto il settore, come siano cambiate le tendenze nel corso di questi decenni e quale sia l’aspetto attuale e futuro della stanza da bagno, l’installazione espositiva Route 40 curata da Davide Vercelli che partendo dall’ingresso (il Quadriportico), si articolava lungo il percorso espositivo in forma diffusa. E proprio dal designer piemontese arriva chiara l’idea di innovazione che ha investito la stanza da bagno, con il progetto di lavabo freestanding Dicroico per Artelinea, realizzato con quattro lastre di vetro colorato in pasta fumé o bronzo e collegato al muro attraverso lo scarico. Una scultura frutto delle nuove tecnologie di produzione che guarda al risparmio delle risorse, alla potenza comunicativa dei materiali (possibilmente riciclabili, come il vetro) e alla praticità di utilizzo. Il lavabo Dicroico di Davide Vercelli per Artelinea La stanza da bagno – rifugio come luogo dell’intimità ma in un concept più fluido Come nel living, anche nella zona notte le barriere sono un po’ più fluide e in alcuni ambienti di design la vasca da bagno diventa protagonista della camera da letto, con soluzioni freestandig dall’aspetto materico e avvolgente. Un obiettivo ben preciso quello di rendere gli ambienti meno rigidi nei loro ruoli funzionali, che parte proprio dalla progettazione di elementi d’arredo con un loro carattere indipendente, non necessariamente riconducibile al bagno. In questo processo si prediligono figure essenziali, proiezioni del design scandinavo e dello stile giapponese, nell’accostamento delle linee rette alle forme organiche e nell’ideazione di elementi modulari dotati prima di tutto di grande versatilità. L’immagine del bagno ispirata alla cultura giapponese, al suo artigianato e ai suoi rituali si incarna nella collezione Zencha di Duravit, con la quale Sebastian Herkner si è aggiudicato l’EDIDA 2023 (premio istituito da Elle Decor, definito da Patricia Urquiola “Oscar del design”). In questa stanza da bagno le barriere sono fluide, un’originale vasca freestanding (ispirata agli utensili giapponesi usati per il rituale del tè) è protagonista della camera da letto e gli arredi sono curati in modo tale che potrebbero essere collocati anche in altri ambienti domestici. Ma attenzione, come spiega il designer tedesco, questo progetto vuole anche sottolineare che il bagno ha ancora oggi una sua importante peculiarità: “Nei nostri appartamenti o nelle nostre case abbiamo luoghi di comunicazione come la cucina o il soggiorno; quest’ultimo e persino la camera da letto a volte vengono utilizzati anche per lavorare. Trovo che il bagno sia l’ultimo luogo ancora limitato alla sua funzione originaria. La contemplazione, il relax e talvolta il semplice stare con sé stessi”. Il bagno Zencha di Duravit, firmato dal designer tedesco Sebastian Herk Pienamente in linea con questa visione, il marchio olandese Sunshower (DLX Italia srl) presenta nuove versioni del pannello a raggi infrarossi e/o raggi UV a basso dosaggio che si installa all’interno della doccia che simula il calore del sole e stimola la circolazione sanguigna. Sunshower: il pannello che utilizza luce UV a basso dosaggio e infrarossi riscaldanti, disponibile in diverse misure e varianti Materiali naturali, duraturi e riciclabili nella stanza da bagno Proprio perché il relax è la principale funzione deputata alla stanza da bagno, si prediligono i materiali naturali: aiutano a ritrovare la connessione con l’ambiente esterno e offrono un senso di sicurezza e di equilibrio. Legno, marmo, pietra, vetro e ceramica sono le principali materie che ritroviamo nelle componenti della stanza da bagno, come sanitari, elementi d’arredo, complementi e box doccia. Il marmo è protagonista nella linea di rivestimenti Zen di Marco Piva per Kreoo, un gioco di linee morbide che esaltano le venature della materia proposta in sei diverse tipologie (con moduli di 60×60 cm e spessore 2 cm). La linea di rivestimenti in marmo Zen di Kreoo E addirittura lo studio F. A. Porsche ha affiancato legno, ceramica e pietra nella collezione Qatego per Duravit: bacinelle in ceramica con solide lastre di pietra in marmo di Carrara, travertino e pietra lavica, installate a parete o appoggiate su una consolle. Le lastre sono tutte pezzi unici, ne sono testimonianza le venature e le tonalità diverse. Tra i vantaggi di questa scelta c’è la resistenza e la longevità delle superfici. La collezione Qatego di F. A. Porsche per Duravit Ceramiche Keope al Cersaie 2023 ha presentato District, la nuova collezione effetto cemento, nata dal al recupero dei cementi industriali materici e ispirata ai canoni estetici del brutalismo anni ’50, rivisti con attenzione ai temi della natura. Disponibile in quattro eleganti tonalità neutre – Ivory, Greige, Silver e Grey che assicurano un effetto caldo, si caratterizza per essenzialità e versatilità. District, la nuova serie effetto cemento di Ceramiche Keope Il bagno è colore La scelta di utilizzare materiali naturali, eco della tradizione artigianale del made in Italy, si sposa spesso con scelte cromatiche ben precise, tonalità della palette della terra, tinte neutre o pastello che, opportunamente coordinate con pavimenti e rivestimenti, creano ambienti dal carattere avvolgente. Ma la stanza da bagno è anche la zona che più si presta alle sperimentazioni cromatiche e sono molte le aziende che decidono di proporre superfici sgargianti, dai toni accesi e con trattamenti smaltati che rendono le superfici glossy. Da Fap Ceramiche, la linea Glim con tessere smaltate di 6×24 cm che illuminano gli ambienti Simas presenta diverse linee caratterizzare da colori sgargianti e glossy, come i lavabi di design PO•MO Anche il Gruppo Colavene a Cersaie 2023 ha presentato alcune linee di lavabi dalla forte personalità, come la linea Vis: un lavandino scultoreo risultato di una particolare lavorazione “sottosquadro” che ammorbidisce il profilo della ceramica, con una base che curva dolcemente per restringersi quando raggiunge il vertice del lavandino. Il bagno sul filo di lana tra alta tecnologia e necessità di economizzare La transizione ecologica e gli obiettivi dell’agenda per lo sviluppo sostenibile sono l’altro grande tema ispiratore del bagno contemporaneo che spesso fa fatica a conciliare le esigenze del benessere e l’alto funzionamento delle nuove tecnologie con i criteri di sostenibilità, ma l’attenzione per questi ultimi è sempre più elevata. Accanto ai materiali naturali si utilizzano materiali riciclabili, come DuroCast Nature di Duravit un ricomposto minerale che a fine vita può essere restituito al produttore per essere riciclato. Il piatto doccia Sustego in DuroCast Nature di Duravit Lo stesso vale per la rubinetteria, spesso progettata con attenzione per il risparmio idrico ed energetico. Tulum (Duravit) è la linea di rubinetti di Philippe Starck che, grazie alla funzione “FreshStart” (quando la manopola è in posizione centrale fa scorrere solo acqua fredda) e al limitatore di flusso MinusFlow economizza sulle risorse. La rubinetteria Tulum studiata da Philippe Stark per Duravit. La funzione di risparmio energetico FreshStart nei miscelatori monocomando assicura che l’acqua calda venga aggiunta solo quando la manopola viene deliberatamente spostata verso sinistra. Il carattere green di SO (FIMA Carlo Frattini), un altro progetto di Davide Vercelli, risiede nella canna che, con un diametro di 10 mm, limita la portata di erogazione dell’acqua. Caratteristica della serie SO di Fima è l’originale miscelatore monoforo che presenta due comandi a rotazione: a sinistra la manopola più piccola e alta, serve per regolare la temperatura e mantenerla preimpostata su quella desiderata; a destra, quella più grande e bassa per aprire e regolare il flusso. Molti progetti di WC presentano la funzione del doppio scarico “dual flush” che permette di scegliere tra due portate d’acqua al momento dello scarico. Uno di questi progetti è il super compatto Sanicompact Elite (Sanitrit, SFA Group) che permette di scegliere tra 1.8 o 3 litri d’acqua per ogni scarico, oltre a presentare un design ultracontenuto (360x555x480 mm LxPxH) Il WC compatto Sanicompact Elite con doppia opzione di scarico. Il bagno con i centimetri contati La stanza da bagno è uno spazio da abitare anche con pochi metri a disposizione. Le soluzioni sono molteplici, dai lavabi e sanitari di dimensioni ridotte, all’illuminazione “strategica” che alleggerisce visivamente gli spazi, passando per gli specchi dalla forma rigorosamente geometrica. In quest’ottica, il designer Christian Werner ha progettato per Duravit la linea Vitrium, con basi sottolavabo profonde appena 42 o 48 cm, e lavabi rotondi che sporgono leggermente: la sensazione di ampiezza è netta. Inoltre, sempre in questa linea i frontali retroilluminati e traslucidi in vetro Parsol fanno apparire i mobili più leggeri. Christian Werner ha creato per Duravit la serie Vitrium, perfetta anche negli spazi più piccoli. E anche la razionalità e l’ordine aiutano a dare la sensazione di un ambiente meno angusto, come nella linea di Philippe Starck, Bento, sempre per Duravit. Lavabo con la pratica suddivisione della serie Bento, un progetto di Philippe Starck per Duravit Il WC con bidet rappresenta una soluzione ai piccoli spazi, soprattutto se ha un design compatto come quello della smart toilet di Roca In-Wash® In-Tank®. È disponibile in versione da terra o da parete, elimina la cisterna e integra il serbatoio dell’acqua nel vaso con un guadagno di circa 20 cm. La smart toilet di Roca In-Wash® In-Tank® permette di risparmiare fino a 20 cm di spazio, oltre ai 50 del bidet, sostituito dalla tecnologia del getto d’acqua autopulente. Tecnologia al servizio dell’igiene Sul fronte dell’igiene, le superfici ceramche antibatteriche e autopulenti sono oggi una realtà ampiamente sperimentata. Funzionano grazie a specifici trattamenti apportati ai materiali in fase di realizzazione (come quello a base di ioni d’argento) e si trovano sia su pavimenti e rivestimenti per interno ed esterno che sulle ceramiche sanitarie. Lo smalto ceramico dei vasi della serie White Tulip di Philippe Starck per Duravit, HygieneGlaze inibisce circa il 90% dei batteri. La collezione di superfici ceramiche Decora di Ceramiche Ragno è realizzata con la tecnologia antimicrobica CleanOut, che inibisce la crescita e la riproduzione di microrganismi patogeni, come batteri, muffe e funghi, riducendone la carica batterica fino al 99,9% e neutralizzando i cattivi odori. Il trattamento agli ioni d’argento è integrato all’interno del prodotto ceramico e risulta costantemente attivo anche in assenza di raggi UV. Lavabo da appoggio in ceramica ON, di Kerasan, disponibile anche con trattamento KeraSan+Tech, uno smalto protettivo che protegge la superficie ceramica da agenti batterici e calcare grazie a una soluzione cristallina con l‘aggiunta di nitrato d’argento applicata in cottura. Il bagno secondo Massimo Iosa Ghini, architetto tra i relatori della conferenza stampa di presentazione di Cersaie 2023 Quali sono le tendenze emergenti nel bagno oggi? I trend emergenti dell’ambiente bagno ad oggi sono orientati verso un’idea di bagno total match, materico, colorato e studiato nei minimi dettagli, preferendo così abitudini nell’utilizzo di una stanza sempre più intima, unico luogo di privacy nelle case. Ad oggi l’ambiente bagno non è più l’ultimo dei pensieri, ma bensì un ambiente importante, uno spazio da arredare con cura. Tutti i bagni dovrebbero essere luoghi dove è piacevole stare, arredati in modo tale da offrirci comfort e benessere, questo è quello che faccio durante la progettazione, e così è stato anche per una Villa a Forte dei Marmi. La stanza da bagno è passata, negli ultimi anni, da stanza di servizio a luogo del benessere, anche esteticamente. Come può conciliare questa nuova immagine con le necessità stringenti del risparmio idrico o comunque della crisi ambientale? Il bagno è uno dei maggiori investimenti delle case contemporanee, grazie alle innovazioni tecnologiche e alle infinite soluzioni di arredo presenti sul mercato. La stanza dello spazio wellness è il perfetto connubio tra la tradizione locale e le ambizioni o i dogmi per un’architettura quanto più sostenibile. Un bagno da vivere non deve essere per forza un bagno di lusso, ma deve poter offrire il comfort. Recuperare energia, rigenerarsi, prendersi cura di sé, rigorosamente tutti in chiave sostenibile. Ha lavorato di recente a qualche progetto di stanza da bagno? Che approccio ha avuto in fase di progettazioni e quali scelte ha operato? Già dalla collezione giorno che ho disegnato nel 2000 per Duravit fino alla collezione Cruise di GSG negli ultimi anni, passando dai prodotti neoclassici disegnati per Devon&Devon, ho sempre messo l’accento sulla necessità di creare stanze da bagno che si facciano percepire come luoghi unici e armonici, in sintonia con noi stessi. Luoghi dove la bellezza va d’accordo con la necessità di risparmio idrico ed energetico. Collezione Giorno per Duravit (2000) Il bagno secondo Valentina Downey, presidente di ADI Emilia Romagna e membro della giuria di ADI Ceramics and Bathroom Design Award 2023 Che novità emergono negli ultimi anni, nella stanza da bagno, sia a livello di estetica che di funzionalità? Sembra che siano più i colori, materiali a segnare l’atmosfera che gli oggetti nella stanza da bagno. Sanitari e arredi si disegnano attorno ad un’atmosfera. Non sono più gli oggetti iconici a caratterizzare il bagno ma l’atmosfera. Il bagno viene disegnato come una scena. La stanza da bagno è passata, negli ultimi anni, da stanza di servizio a luogo del benessere, anche esteticamente. Come può conciliare questa nuova immagine con le necessità stringenti del risparmio idrico o comunque della crisi ambientale? Qui gli oggetti diventano importanti e l’attenzione di molte aziende di rubinetti, docce verso il risparmio idrico ha disegnato nuove forme dell’acqua. Il benessere ormai non si intende più incentrato solo sulla persona ma sull’ambiente. La comunicazione di molte aziende sottolinea lo sforzo imprenditoriale nella ricerca di creare oggetti per il risparmio idrico e nell’attenzione dell’uso della risorsa dell’acqua. Il design disegna questi nuovi scenari di uso in mondo che cambia velocemente e che non può restare ancorato alle tendenze estetiche ma deve rispondere ai nuovi bisogni delle persone e dell’ambiente. Le aziende questo lo hanno compreso. A proposito di sfide ambientali, come hanno reagito le aziende del settore all’alluvione, il design può rappresentare uno strumento di supporto alla ripartenza? In questo momento sto lavorando con il Consorzio della Bonifica Renana, e in questo periodo molti hanno compreso che viviamo un mondo antropocentrico. La nostra pianura storicamente è stata creata dal lavoro di bonifica dell’uomo. Il nostro lavoro è basato sul metodo del Design Thinking, e sta creando strumenti di relazione e comunicazione diretti, chiari e semplificati nei confronti dei cittadini. Il design aiuta la relazione tra istituzioni e cittadini e solo in questo modo possiamo affrontare situazioni complesse come alluvione e siccità. Da circa 10 anni ADI collabora con Cersaie con l’attribuzione di due riconoscimenti: ADI Ceramics and Bathroom Design Award, dedicato ai prodotti più innovativi e ben progettati e ADI Booth Design Award dedicato agli stand fieristici. I prodotti e gli allestimenti vincitori sono candidati alla preselezione per l’edizione 2023 di ADI Design Index, l’annuario che raccoglie il miglior design italiano di ogni categoria merceologica, selezionato dall’Osservatorio permanente del Design ADI in vista della prossima edizione del Compasso d’Oro ADI. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento