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Indice degli argomenti Toggle Il Superbonus nella dichiarazione dei redditi: le novitàLe istruzioni per la detrazione Anche nel 2023, i contribuenti che hanno intenzione di portare in detrazione i costi sostenuti per il Superbonus lo possono fare direttamente con la dichiarazione dei redditi. Quanti dovessero optare per il Modello 730/2023 sono tenuti a seguire le istruzioni, che sono state fornite direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Tra le novità di maggior rilievo di quest’anno vi è la possibilità di inserire direttamente all’interno della dichiarazione dei redditi le agevolazioni edilizie che riguardano l’abbattimento delle barriere architettoniche. Tornando, invece, al Superbonus, gli importi potranno essere inseriti direttamente all’interno del Modello 730 solo e soltanto se non sono stati oggetto di un’operazione di cessione del credito o di sconto in fattura. Nel corso della compilazione del Modello 730, il contribuente – o comunque vada l’intermediario a cui si è affidato – dovrà procedere con la compilazione del Quadro E – Oneri e spese. Deve, inoltre, essere compilata la sezione III A, che è stata appositamente riservata al bonus ristrutturazioni, al sisma bonus, al bonus verde e al bonus facciate. Dovranno, inoltre, essere compilare le sezioni successive. Il Superbonus nella dichiarazione dei redditi: le novità Nel caso in cui il contribuente, nel corso del 2022, abbia sostenuto delle spese che rientrano a pieno titolo all’interno del Superbonus ha diritto ad inserirle all’interno del Modello 730/2023. Quanti hanno intenzione di portare in detrazione le varie agevolazioni edilizie e scelgono proprio il Modello 730 per farlo, devono seguire nel dettaglio tutte le istruzioni che sono state fornite proprio dall’Agenzia delle Entrate. Prima di procedere, però, è opportuno ricordare quali siano le regole per poter fruire del superbonus e soprattutto comprendere quali siano le ultime disposizioni in materia di cessione del credito e di allungamento dei tempi della detrazione. Hanno la possibilità di scegliere di portare in detrazione le spese sostenute per Superbonus i contribuenti che non abbiano optato per delle opzioni indirette di fruizione dell’agevolazione, che sono state previste direttamente dall’articolo 121 del Decreto rilancio. In estrema sintesi, non hanno la possibilità di optare per la detrazione quanti hanno già optato per la cessione del credito o lo sconto in fattura. Chi ha effettuato queste due scelte ha già provveduto a recuperare le somme in altro modo. Il contribuente che ha scelto la strada della detrazione, come prima cosa deve stimare quale sia la propria capienza fiscale. Per le spese che sono state sostenute nel corso del 2022 ordinariamente la detrazione può essere fruita in quattro anni. Cosa significa tutto questo? L’importo delle spese – che deve essere maggiorato del 10% – potrà essere ripartito in quattro rate annuali dello stesso importo. Nel caso in cui l’ammontare della rata dovesse superare l’importo della capienza fiscale di quel determinato contribuente – questo significa che lo sconto Irpef supera l’importo che deve essere pagato – il diretto interessato ha la possibilità di spalmare l’agevolazione nell’arco di dieci anni. Ricordiamo che le possibilità connesse con le detrazioni del Superbonus sono state previste direttamente dalla legge di conversione del Decreto Cessioni, che ha provveduto ad estendere l’arco temporale di applicazione della misura stabilita attraverso il decreto Aiuti Quater. In questo caso, comunque vada, il contribuente dovrà attendere il Modello 730/2024 per poter beneficiare della quota di agevolazione, così come è stato stabilito direttamente dalla legge di conversione del DL 11/2023. Le istruzioni per la detrazione Così come per tutte le altre detrazioni, anche per quelle connesse con al Superbonus è necessario seguire le istruzioni che sono state fornite direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Gli importi dovranno essere inseriti direttamente all’interno del “Quadro E – Oneri e spese”. All’interno di questa sezione devono essere indicate le spese che sono state sostenute nel corso del 2022 e che danno diritto ad una detrazione d’imposta o a una deduzione. Il contribuente dovrà prendere come riferimento anche la sezione III A, con riferimento ai righi da E41 a E43, che si riferiscono nello specifico: agli interventi di recupero del patrimonio edilizio; alle misure antisismiche; bonus facciate e superbonus. È importante, nel momento in cui si compilano queste sezioni, fare attenzione che per ciascun anno e per ciascuna unità immobiliare siano compilati dei righi diversi. Il contribuente, inoltre, non potrà inserire nella sezione in questione inserire delle spese con i codici da 13 a 20 e 26, 27, 28 e 32 nella Comunicazione per l’esercizio delle opzioni di cessione del credito o sconto in fattura. Per la compilazione si dovrà tenere come riferimento la tabella di raccordo tra i codici del modello di comunicazione online cessione o sconto e 730/2023. Sempre per le spese 2022, è necessario provvedere a compilare la sezione III B – i righi da E51 a E52 – con i relativi dati catastali che servono ad identificare gli immobili. Devono, inoltre, essere inseriti tutti i dati per fruire della detrazione. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento