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Come i recenti episodi che hanno duramente colpito il nostro paese dimostrano, l’attività sismica può essere originata da cause del tutto naturali e imprevedibili, quali le tensioni tettoniche normalmente presenti nella crosta terrestre. Nelle regioni italiane sismiche e popolate, abbiamo potuto constatare più volte nella storia remota e recente, che i terremoti possono provocare drammatiche perdite di vite umane e conseguenze economiche catastrofiche, legate alla distruzione di edifici residenziali e pubblici e alla chiusura di attività produttive ed economiche, essenziali per l’economia delle popolazioni colpite. In Italia, circa 22 milioni di persone e 12 milioni di edifici sono ubicati in zone ad elevato rischio sismico (fonte: Consiglio Nazionale Ingegneri – 2016), quasi la metà della popolazione italiana. È quindi fondamentale prestare la massima attenzione alle scelte progettuali ed applicative che si compiono quando si vanno a costruire o ristrutturare degli edifici. In Europa, i requisiti degli edifici in relazione all’azione sismica, sono regolati dall’Eurocodice 8, noto anche come EN 1998, i cui obiettivi dichiarati sono la protezione delle vite umane, la limitazione dei danni alle strutture coinvolte e la continuità di fruizione per quanto riguarda le strutture della Protezione Civile. Entro ottobre di quest’anno saranno pubblicate le nuove NTC 2017 (norme tecniche per le costruzioni), costituite da un decreto ministeriale e una circolare interpretativa. Le NTC 2017 entreranno in vigore 30 giorni dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta. Le soluzioni di ancoraggio antisismiche Berner In Italia circa 22 milioni di persone e 12 milioni di edifici sono ubicati in zone ad elevato rischio sismico. Per ridurre gli effetti del sisma sui fabbricati è richiesta una attenta progettazione, un’esecuzione a regola d’arte ed una scelta dei materiali e degli ancoranti oculata. Berner propone ancoraggi chimici e meccanici antisismici, certificati per essere utilizzati nelle varie zone sismiche italiane. Gli ancoranti antisismici: norme e categorie di riferimento La progettazione sismica dei collegamenti strutturali è fondamentale per poter prevedere il comportamento della struttura e ridurre gli effetti in caso di sisma. Attualmente in Europa la progettazione degli ancoranti antisismici viene effettuata seguendo l’allegato C dell’ETAG 001. Dal 2013 la valutazione degli ancoranti metallici sotto azioni sismiche avviene secondo l’ETAG 001, allegato E (valutazione di ancoranti metallici sotto azione sismica). Le classi di sismicità sono indicate nel Documento di Appendice Nazionale dell’EN 1998-1 mentre l’assegnazione delle categorie di prestazione sismica C1 e C2 ai livelli di sismicità e alle classi di importanza degli edifici è responsabilità di ogni Stato Membro. Le classi di importanza degli edifici sono quattro e indicano rispettivamente: Classe I – edifici non soggetti ad occupazione umana, quali ad esempio capannoni per deposito attrezzature ed edifici agricoli; Classe II – edifici residenziali, commerciali e industriali; Classe III – edifici con elevato numero di occupanti come i grattacieli, utilizzati da persone con scarsa mobilità come le carceri, edifici con scopo vitale per la comunità o che contengono materiali pericolosi; Classe IV – edifici essenziali per la risposta post sismica, come quelli della Protezione Civile e Ospedali, ed edifici che potrebbero rilasciare sostanze tossiche e altamente pericolose. La categoria di prestazione C1 degli ancoraggi viene considerata per fissaggi non strutturali, mentre la categoria di prestazione C2 è riferita a fissaggi strutturali. La progettazione di ancoranti post installati deve essere fatta in accordo al metodo di progettazione fornito nel Rapporto Tecnico TR045. Per calcolare la resistenza dell’elemento di ancoraggio è necessario conoscere la categoria sismica. Per trovare la corretta categoria è necessario fare riferimento alle classi di importanza degli edifici (I, II, III o IV), all’accelerazione al suolo e al fattore di suolo. Questi dati possono essere ricavati dalle mappe di rischio nazionali, ossia le mappe del suolo che definiscono le zone sismiche. Entrare nel dettaglio della Classe di prestazione antisismica C1 e C2 e quindi del tipo di applicazione che se ne deve fare e soprattutto valutare per quali misure vale questa certificazione è un passaggio graduale che gli operatori del settore devono obbligatoriamente fare. Berner si adopera da anni, attraverso corsi di formazione mirati, per renderli sempre più consapevoli dell’importanza di una scelta corretta. Gli ancoranti antisismici Berner Ancorante chimico Berner Multi Compound System MCS Diamond Berner Multi Compound System MCS Diamond è un ancorante chimico ad iniezione bicomponente ibrido a base epossidica, ideale per: installazioni in calcestruzzo e riprese di getto installazioni passanti e non passanti ancoraggi con barra filettata MCS Plus A in calcestruzzo fessurato e non fessurato pietra naturale a struttura compatta legno massiccio e lamellare applicazioni subacquee fori carotati. La resina e l’induritore, che fanno parte del sistema, vengono tenuti separati finche’ non avviene l’estrusione attraverso il miscelatore. Le cartucce parzialmente utilizzate possono essere riutilizzate cambiando semplicemente il mixer. La resina è adatta per l’utilizzo in fori maggiorati (non ritira durante la reticolazione). Berner Multi Compound System MCS Diamond: le certificazioni Tutti i certificati possono essere scaricati a questo indirizzo. Berner Multi Compound System MCS Diamond: esempi di applicazioni Ancorante meccanico Berner Simplex Anchor BAZ Berner Simplex Anchor BAZ è un ancoraggio meccanico adatto per: installazioni passanti installazioni non passanti installazioni distanziate dal bordo del calcestruzzo (grazie al gambo interamente filettato) installazioni in calcestruzzo fessurato e per applicazioni sismiche in categoria di prestazione C1 e C2 Il tassello meccanico BAZ ha valori di carico eccezionale e consente di effettuare una ridotta profondità di ancoraggio per le misure M10, M12 e M16. In questo modo l’operatore può utilizzare un minor sforzo di perforazione impiegando nell’installazione un tempo notevolmente inferiore. Durante il serraggio del dado il cono di espansione si inserisce nella fascetta di espansione premendola contro le pareti del foro. L’ancoraggio è installato in conformità al benestare tecnico europeo una volta raggiunta la corretta coppia di serraggio. Disponibile sia in versione zincata che in versione inox A4, la nuova filettatura più lunga assicura massima flessibilità nell’uso di questo tassello. Più veloce l’installazione a causa della profondità di ancoraggio ridotta. Sforzo di foratura ridotto e ridotto rischio di colpire le barre di rinforzo. Berner Simplex Anchor BAZ: le certificazioni Berner Simplex Anchor BAZ: esempi di applicazioni Scarica gli ancoranti chimici BERNER Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento