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New York ha un nuovo centro artistico di livello internazionale che diventerà presto un’icona della città. The Shed è un palazzo multifunzionale dedicato all’arte in tutte le sue sfumature. Un palazzo altamente tecnologico in grado di allungarsi e raddoppiare lo spazio a disposizione, trasformandosi fisicamente in base alle necessità degli artisti che proporranno le loro opere. Un centro artistico multifunzionale, in grado di adattarsi a tutti i tipi di arte e all’occorrenza allungabile, grazie ad un guscio telescopico che ricopre la struttura di base. Progettato da Elizabeth Diller e dal suo studio Diller Scofidio + Renfro, la tecnologia che permette all’edificio di spostarsi è tutta italiana, le gradi ruote sono state prodotte dall’azienda Cimolai. Inaugurato lo scorso aprile, The Shed ha lanciato la sua stagione di apertura con esibizioni del calibro di Björk, Ben Whishaw, Renee Fleming, Sia e Arca. Ispirato al celebre Fun Palace, l’edificio polifunzionale progettato dall’architetto britannico Cedric Price negli anni ’60 e mai realizzato, il sistema cinetico di The Shed trae spunto dal passato industriale della High Line e della West Side Railyard. Grazie all’uso combinato di sistemi di costruzione convenzionali per la struttura fissa e all’adattamento della stessa tecnologia utilizzata dalle gru a cavalletto, la struttura è in grado di ospitare eventi di grande portata. The Shed: caratteristiche e architettura L’edificio principale di The Shed, sotto il guscio allungabile, è un palazzo di otto piani formato da una serie di gallerie, dal Griffin Theatre da 500 posti e dalla sala McCourt, uno spazio multiuso per spettacoli e installazioni su larga scala. Lo spazio espositivo interno. Al piano più alto, c’è uno spazio per le prove, un laboratorio per artisti locali e uno spazio per eventi generici. L’architetto Elizabeth Diller di DS + R in occasione dell’inaugurazione ha dichiarato: “Sono serviti undici anni di confronto, prima che The Shed aprisse le sue porte al pubblico. È un continuo work in progress. Vedo l’edificio come un’architettura tutta muscoli, niente grassi, che risponde alle mutevoli esigenze degli artisti in un futuro che non possiamo prevedere”. Il guscio allungabile di The Shed Grazie alla sua componente telescopica, The Shed è in grado di planare lungo le rotaie sulla piazza adiacente, raddoppiando gli spazi a disposizione. Una volta aperto, il guscio è in grado di creare una sala aggiuntiva da 1.600 metri quadri che può ospitare 1.200 posti a sedere e quasi 3 mila persone in piedi. L’intero soffitto funge da piattaforma teatrale occupabile con possibilità di allestimenti tecnici particolari, grazie alla struttura a griglia. Il teatro A livello strada, grandi pannelli apribili consentono di interagire a nord e verso est con la piazza, facilitando lo scambio con le aree pubbliche adiacenti. Quando la struttura è annidata sull’edificio di base, la piazza di 19.500 metri quadrati è uno spazio pubblico che può essere utilizzato per eventi all’aperto, visto che la facciata est di The Shed può fungere da pannello per la proiezione cinematografica. Img by dsrny.com Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento