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L’idea di recuperare edifici di varia natura per trasformarli in abitazioni confortevoli, ma originali, è sempre più diffusa. Un esempio, che piace sempre di più, è quello del loft ricavato da un ex edificio industriale. Indice degli argomenti: Occuparsi del cambio di destinazione d’uso Il rispetto di tutte le condizioni igienico-sanitarie I lavori principali che si dovranno svolgere Il tema del recupero del patrimonio esistente è molto attuale, tanto che si è ribadito più volte quanto sia importante favorire le ristrutturazioni e l’efficientamento dei vecchi edifici. Proprio in questo contesto ha preso piede la tendenza di acquistare edifici, anche se prima destinati ad altre funzione, e trasformarli in nuove abitazioni. Questa pratica, diffusa anche per l’evolversi del gusto e delle tendenze della società, ha il lato positivo di favorire il recupero di molti edifici, contribuendo man mano a rimettere in sesto una parte di patrimonio che, altrimenti, verrebbe abbandonata e dimenticata. Ed ecco che antichi garage industriali, fabbriche, ma anche cascine e altre tipologie di edifici, vengono ristrutturati e trasformati in nuove e interessanti soluzioni abitative. Il tema della ristrutturazione, si incrocia con quello del recupero delle aree industriali dismesse, molto spesso un problema da gestire a anche a livello urbano. Tra le tipologie più diffuse, troviamo sicuramente il loft, ovvero un’abitazione ricavata in un ex edificio industriale, che si contraddistingue per gli spazi ampi e aperti e l’aspetto industrialecon finestre ampie ed eventuali impianti tecnici a vista. Nato in America nel dopoguerra, il loft arriva in Europa, passando per Francia e Inghilterra, e diventa oggi un’abitazione molto diffusa e di tendenza. La prima cosa da fare: occuparsi del cambio di destinazione d’uso Trasformare un edificio industriale in un’abitazione apre il tema del cambio di destinazione d’uso. Da un punto di vista urbanistico è necessario verificare la fattibilità di questa operazione, poiché la nuova funzione deve essere permessa dal piano regolatore comunale. Un altro aspetta da considerare è il valore dell’immobile, in quanto non sempre è possibile trasformare un volume accessorio in un edificio residenziale. Inoltre, nel caso in cui ci siano dubbi sull’attuale destinazione d’uso di un immobile, è possibile fare una verifica al catasto e in Comune. Una volta appurata la fattibilità dell’operazione, si procede con la richiesta presso il Comune. È necessario presentare una pratica e provvedere al pagamento di eventuali contributi dovuti alla trasformazione di un edificio, prima destinato ad altra funzione, in abitazione. Il tipo di pratica da presentare dipende dalla tipologia di intervento da svolgere, valutando se è necessario o meno eseguire opere dovute al cambio di destinazione d’uso. Le procedure possono essere più o meno complesse e cambiare anche da una località all’altra per questo il consiglio principale rimane sempre quello di rivolgersi ad un tecnico abilitato ed esperto, che possa redigere tutte le pratiche necessarie. Sarà compito suo anche consegnare in Comune tutta la documentazione necessaria per l’aggiornamento catastale. Il rispetto di tutte le condizioni igienico-sanitarie Quando si decide di trasformare un ex edificio industriale in un’abitazione (o un insieme di abitazioni), è fondamentale assicurarsi che l’intervento di recupero garantisca il rispetto di tutti i requisiti igienico-sanitari indicati dai regolamenti locali e non solo. Si dovranno affrontare problemi legati all’illuminazione, alla salubrità, alla ventilazione; per cui gli interventi saranno mirati a rendere sicuri gli ambienti ad assicurare i rapporti aeroilluminanti richiesti per le abitazioni, a mettere in regola gli impianti e i servizi igienici. In sostanza, si dovranno svolgere tutti gli interventi necessari a modificare e adeguare la struttura, così da poter ottenere l’abitabilità dei locali. I lavori principali che si dovranno svolgere Oltre agli interventi necessari per il rispetto dei regolamenti igienico sanitari, è chiaro che i lavori da fare per trasformare un edificio industriale in un’abitazione sono molti. Innanzitutto, come per qualsiasi altro edificio da ristrutturare, sarà necessario fare un’indagine sulle strutture e sullo stato di salute dell’edificio, in modo da intervenire per mettere il tutto in sicurezza. Dopo di che, la seconda considerazione riguarda la disponibilità di spazio, anche se generalmente gli edifici industriali si caratterizzano per ampi spazi e soffitti molto alti; assicurando la possibilità di ricavare tutti gli ambienti necessari e sfruttare le altezze per eventuali nuovi pavimenti e controsoffitti. Un lavoro che certamente sarà da eseguire, sarà la realizzazione di tutti i sistemi impiantistici. Infatti, mancheranno sicuramente un adeguato sistema di riscaldamento, un impianto elettrico a norma e quello idrico-sanitario. Dopo di che si dovrà valutare anche la soluzione migliore per coibentare la struttura, al fine di assicurare adeguate prestazioni energetiche e comfort per gli abitanti. Infine, ci saranno tutte le scelte inerenti allo stile che si vuole dare alla propria abitazione. Generalmente si tende a lasciare il carattere industriale, con materiali rustici e tipicamente industriali, come i mattoni a vista, il cemento armato, l’acciaio e il legno. Un’altra caratteristica dei loft è che, molto spesso, le grandi altezze permettono di ricavare spazio aggiuntivo grazie alla realizzazione di soppalchi anche molto ampli. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento