Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
La RUS (Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile) condivide conoscenza e buone azioni sui temi legati ai 17 goal di Agenda 2030, spiega la presidente Patrizia Lombardi Sviluppo sostenibile e università trovano terreno comune nella formazione, nella sensibilizzazione di persone e territori, nell’educazione e disseminazione di conoscenze e competenze. È quanto porta avanti da qualche anno RUS – Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile, la prima esperienza di coordinamento e condivisione tra tutti gli atenei italiani impegnati sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale. Promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e approvata ufficialmente nel 2016, vede attivamente coinvolti 82 atenei in Italia che hanno l’obiettivo di scambiarsi buone pratiche e di crescere in termini di competenza e capacità sullo sviluppo sostenibile per i territori. È una rete organizzata in sette gruppi di lavoro che mobilitano circa 700 docenti e non docenti delle università della Rete legati ai temi cruciali dei cambiamenti climatici, cibo, educazione, energia, inclusione e giustizia sociale, mobilità ed economia circolare (risorse e rifiuti). L’attuale presidente è Patrizia Lombardi, full professor in Decision making per gli obiettivi di sviluppo sostenibile e vice rettore del Politecnico di Torino. L’abbiamo incontrata a Klimahouse, dove ha esposto attività e finalità della rete, sottolineando il valore e l’urgenza di fare sviluppo sostenibile. Professoressa Lombardi, qual è l’importanza di fare formazione, ricerca e innovazione su un tema così importante e delicato come la sostenibilità? È cruciale. L’educazione è la leva attraverso cui noi possiamo agire per cambiare la traiettoria di sostenibilità nella quale ci siamo diretti dall’industrializzazione in avanti. Di conseguenza, occorre ripartire dalla formazione dei nuovi manager e dei decisori: un’attività necessaria, orientata alla Agenda 2030 cui questa Rete vuole portare maggiore attenzione: 17 obiettivi che sono grandi sfide che richiedono anche innovazione e ricerca insieme a tutti gli stakeholder del territorio. Quale leva offre il PNRR per sviluppo sostenibile e Università e come si esplica? La missione 4 “Istruzione e Ricerca” riguarda proprio le università e la possibilità di lavorare insieme ad aziende, imprese, società civile, fondazioni, associazioni sul modello hub and spoke dove c’è un’opportunità di partenariato esteso che può avere una ricaduta sul territorio molto importante. Come possono combinarsi sostenibilità e tecnologia? Si parla spesso dell’importanza dei dati. Ma come sfruttarli per promuovere lo sviluppo sostenibile? I dati sono le informazioni necessarie per prendere decisioni. Siamo ormai nell’epoca di Big Data e open data: dobbiamo saperli utilizzare nel modo più opportuno. A questo proposito la tecnologia ci può aiutare perché offre un livello di sofisticazione importante. Quindi, dovremo riuscire a sfruttarla, anche se la tecnologia non sostituisce l’uomo nelle decisioni e negli aspetti etici del caso. Di certo è fondamentale per completare questo percorso e raggiungere i 17 goal nei tempi utili: il 2030 è alle porte, dobbiamo accelerare. Quali sono gli obiettivi del RUS per quest’anno? Abbiamo davanti un’opportunità unica come il PNRR su sviluppo sostenibile e università: la nostra Rete deve supportare atenei e territori affinché le risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza non solo non vengano vanificate, ma anzi possano avere un’ulteriore valorizzazione. A questo proposito ci mettiamo a disposizione dei territori per arrivare a implementare strategie di sviluppo sostenibile. Non solo: il 2022 è l’anno dei giovani. Si svolgerà a luglio a Torino il Climate Social Camp, raduno dei gruppi Friday for Future e che vedrà confluire migliaia di attivisti ambientali per riportare al centro del dibattito la lotta alla crisi climatica. Stiamo puntando molto a creare un’alleanza con le nuove generazioni perché siamo convinti che siano loro ad avere in mano il futuro della Terra. Sviluppo sostenibile e Università: guarda l’intervista a Patrizia Lombardi, presidente di RUS – Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento