Cappotto termico, distanze legali e aumento di cubatura: c’è il rischio di commettere un abuso edilizio 05/11/2024
Bonus ristrutturazioni confermato nel 2025: cosa cambia tra prima e seconda casa, scadenze e lavori ammessi 01/11/2024
Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
È secondo questo percorso logico che alcuni tra i principali attori della filiera delle costruzioni approfondiscono in questo dossier le varie tematiche, ponendo risalto sull’imprescindibile ruolo della formazione e dei suoi princìpi ispiratori: consenso, democrazia, trasparenza e adesione volontaria. Del resto si sa, il settore delle costruzioni è un universo mondo in cui il confronto costruttivo tra le parti interessate può, ancor di più, essere determinante per qualificare il risultato finale di un processo, che in questo caso vuol dire le case in cui abitiamo, le infrastrutture che utilizziamo, i servizi di cui fruiamo, in sostanza il mondo in cui viviamo. Essendo elaborate su base consensuale, le norme tecniche, in quanto volontarie, sono tanto più efficaci quanto più è elevato il grado di condivisione raggiunto nella definizione del loro contenuto tecnico e quanto è maggiore il coinvolgimento di tutti gli attori che, a diverso titolo, sono interessati all’argomento, dai produttori di materiali e componenti alle imprese, dai progettisti ai committenti, dagli istituti di ricerca agli organismi di controllo. Il filo conduttore di tutti gli approfondimenti di questo dossier è proprio la necessità degli operatori di confrontarsi e condividere a monte, sui tavoli dell’UNI, modalità e contenuti del processo costruttivo. La qualità di un prodotto deve andare di pari passo con la qualità della sua installazione affinché possa essere garantita la qualità finale dell’opera. Le prestazioni di isolamento acustico o di efficienza energetica di un edificio devono necessariamente essere il risultato di un confronto tra produttori, progettisti e costruttori, per rispondere alle esigenze della committenza. In termini di sicurezza e incolumità delle persone è necessario trovare il giusto equilibrio tra validità tecnico-scientifica dei contenuti, fattibilità e costi realizzativi e di gestione. Anche su aspetti innovativi, quali il rapporto tra imprese e istituiti di credito, il ruolo di UNI emerge come determinante nella definizione di strumenti condivisi che fissano criteri e parametri senza imporre a priori soluzioni e senza sostituirsi alle responsabilità dei singoli operatori, valorizzandone, quindi, le competenze. Con circa un quarto di tutta la produzione normativa annua di UNI, quello delle costruzioni è uno dei settori che dispone della più ampia e variegata gamma di strumenti di autoregolamentazione del mercato, quali appunto le norme UNI, che devono essere intesi sempre più non come vincoli ma come opportunità, in sostanza veri e propri strumenti di lavoro, al pari di betoniere, programmi di calcolo e ponteggi. Nel processo di realizzazione delle opere la valenza delle norme, in termini economici, è da un lato marginale, se rapportata ai costi complessivi degli interventi, e dall’altro determinante in termini di abbattimento delle diseconomie di processo, di riduzione potenziale dei contenziosi, di valorizzazione delle abilità, capacità e competenze, di garanzia della sicurezza, di rispetto delle disposizioni cogenti, in pratica della qualità del risultato finale. L’attuazione anche a livello nazionale del “nuovo approccio”, ovvero la strategia politica già adottata a livello comunitario, che limita l’intervento degli organismi legislativi alla definizione dei requisiti di carattere generale (requisiti essenziali), demandando agli organismi di normazione la definizione, su base consensuale, dei requisiti specifici nelle norme tecniche da loro emanate, può e deve essere un’opportunità da cogliere. UNI ha sempre posto particolare attenzione sulla delicatezza del rapporto di complementarità tra norme tecniche (volontarie) e regole tecniche (cogenti), in particolare quando le prime sono recepite dalle seconde quale strumento normativo di attuazione di disposizioni legislative sia nazionali sia comunitarie, sottolineando la volontà di fornire collaborazione e supporto, mettendo a disposizione la propria capacità di creare e gestire il consenso, con l’auspicio di contribuire all’evoluzione e alla divulgazione della cultura normativa nel mondo delle costruzioni. Scarica l’intero DOSSIER tratto da U&C n. 9 – Novembre 2011 Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento