Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Da secoli l’uomo costruisce città secondo disegni e logiche indirizzati alla ricerca di risposte alle esigenze di chi le vive. Ecco perché, diverse motivazioni, hanno portato alla costruzione di tantissime città sotterranee disseminate nel mondo, luoghi che offrono una vera e propria alternativa alla vita in superficie. Cosa sono le città sotterranee e perché vengono costruite Le città sotterranee sono un insieme di gallerie, tunnel e cunicoli che si sviluppano nel sottosuolo, al di sotto delle città. Nascono con lo scopo di permettere alle persone di muoversi in città, da un edificio ad un altro o tra due punti di essa, senza uscire all’esterno. Un esempio è quello della necessità di ripararsi dal freddo durante i mesi invernali, come avviene in Canada, dove sono molti i percorsi sotterranei che garantiscono alle persone di muoversi in città. In generale i lavori per ricavare le gallerie richiedono scavi anche molto profondi e per questo, nel caso di città sotterranee moderne e contemporanee, vengono realizzati congiuntamente ad altre opere, come la costruzione delle linee della metropolitana. In alcuni esempi più antichi, invece, questi tunnel sotterranei sono stati costruiti come opere idrauliche o come luoghi di ricovero e di fuga e per questo si arricchiscono di leggende e storie, fatte di passaggi segreti, attività illecite e misteri. Montreal, Canada Montreal è la città canadese dove i cunicoli che le corrono sotto la superficie raggiungono la maggior lunghezza e profondità. La “città sotterranea” si estende per 30 km e prende il nome di Réso, che significa rete. La costruzione è iniziata negli anni ’60 con il duplice scopo di garantire passaggi protetti dal freddo e di ridurre il traffico di superficie. Oggi si tratta di un vero e proprio labirinto di gallerie, a cui si accede da 120 punti e che, oltre a collegare grattacieli e centri commerciali, ospita diverse attività come negozi, cinema e ristoranti. Da qui è possibile prendere direttamente la metropolitana e addirittura sono stati realizzati degli appartamenti e una biblioteca. Non si tratta, quindi, di semplici tunnel, ma di una vera e propria città alternativa, con percorsi e collegamenti, ma anche luoghi per la cultura, la socialità e spazi pubblici. Coober Pedy, Australia Per motivazioni opposte al caso precedente, a Coober Pedy la popolazione vive quasi interamente sottoterra per le temperature elevatissime. In superficie si possono raggiungere anche i 50° e la città sotterranea permette agli abitanti di proteggersi dalle condizioni climatiche avverse. Sotto il deserto si snodano moltissime gallerie che ospitano più di 3.000 persone. Le abitazioni costruite sottoterra, prendono il nome di dug-outs, sono più di 1.500. Per garantire una corretta qualità dell’aria e il controllo del tasso di umidità sono stati realizzati degli sfiatatoi, mentre si posizionano verso la superficie i locali di servizio come bagni e cucine. Come in ogni altra città, si trovano hotel, negozi, musei e luoghi di culto. Napoli, Italia Anche in Italia abbiamo numerosi esempi di città ipogee e tra queste sicuramente spicca la Napoli Sotterranea, fatta da una fitta rete di gallerie che nel tempo hanno assolto diverse funzioni. Questa città sotterranea si sviluppa sotto tutto il centro storico di Napoli e, rispetto alle precedenti, ha la peculiarità di essere molto antica. Galleria Borbonica, Associazione Borbonica Sotterranea Per risalire ai primi scavi si va indietro nel tempo di millenni, quando i Greci iniziarono ad estrarre il tufo per i templi e realizzare cavità funerarie. Furono poi i Romani a costruire una rete di gallerie e di acquedotti alimentati da condotti sotterranei. Gallerie che, infine, divennero dei rifugi antiaerei durante la Seconda Guerra Mondiale. Uno dei punti più noti è la Stanza di Filomena a 20 metri di profondità. Le gallerie in quell’occasione vennero appositamente attrezzate per ospitare molte persone, quindi arredate e illuminate. Derinkuyu, Turchia In Cappadocia sono state costruite ben 36 città sotterranee, principalmente durante la decadenza dell’Impero Romano, per difendersi dall’invasione dei bizantini. Tra queste, la più grande è Derinkuyu, che addirittura si dispone su 7 livelli e un tempo si arricchiva di chiese, cucine e luoghi per produrre olio e vino. La città raggiunge gli 85 metri di profondità ed è talmente grande che si stima potesse ospitare fino a 20.000 persone. Le prime gallerie vennero scavanti nel Settimo secolo A.C. e la città fu poi scoperta solo negli anni ’60 del Novecento. Oggi è possibile visitare solo il 10% della grande e articolata città sotterranea e tra i punti di maggior interesse c’è la chiesa cruciforme, tra il 3° e il 4° livello, coperta da un soffitto a botte. Pechino, Cina La Pechino sotterranea oggi porta alla luce una problematica sociale, che accomuna decine di migliaia di persone. La città sotterranea venne costruita negli anni Sessanta, per timore dello scoppiare di una guerra nucleare. Le gallerie si estendono per più di 80 km e sono disposte a quasi 20 metri sottoterra. Inizialmente i tunnel erano meta di visita turistica, ma hanno poi lasciato il posto ai migranti provenienti dalle aree rurali in cerca di lavoro in città e senza la disponibilità economica per un alloggio a Pechino. La città sotterranea, inoltre, si sviluppa principalmente sotto il centro della metropoli, permettendo a chi ci vive di raggiungere in fretta il posto di lavoro o di studio. Fino al 2011 era consentito vivere in questi luoghi sotterranei, ma oggi, anche in seguito alla riqualificazione urbana e alla costruzione di nuovi edifici, molte di queste gallerie vengono chiuse e riempite per questioni di sicurezza. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento