Architetti e Ingegneri contro il POS

Architetti e Ingegneri contro il POS

Con la Legge di Stabilità 2016, entrata in vigore il primo gennaio, è stato esteso sia ai commercianti che ai professionisti l’obbligo di accettare pagamenti attraverso carte di credito, se non in caso di reale impossibilità.

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Tale norma non ha però ancora previsto, una possibile riduzione dei costi di gestione di un POS, attraverso detrazioni fiscali o incentivando le banche a proporre contratti in comodato d’uso di tali apparecchi, oltre a concedere la facilitazione dei finanziamenti delle stesse nei confronti di chi lo richiede.

Nulla poi è stato modificato durante la riunione dello scorso 3 febbraio tra le commissioni  VI Finanze e X Attività produttive, indetta per revisionare la disciplina concernente l’obbligo di POS .
Corrette, dunque, se si parla di vendita al dettaglio presso i negozi dove – realmente – c’è una vendita tra l’acquirente e il venditore, senza accordo preventivo sulle modalità di pagamento e con pagamenti che avvengono soprattutto attraverso contanti o con varie tipologie di carte di credito, di debito o prepagate.
Come già richiesto da Architetti ed Ingegneri, basterebbe inserire la clausola ai soli professionisti che abbiano un reddito superiore ai 200.000 euro l’anno.

Si resta in attesa di capire le eventuali multe per chi trasgredisce l’obbligo di legge: il MEF – Ministero dell’Economia e delle Finanze non ha ancora definito il decreto legato alle sanzione, che era previsto per il primo febbraio 2016.

 

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