L’opera dello studio di architettura Benedetta Tagliabue – Miraless Tagliabue EMBT in mostra alla 16° mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia
a cura di Fabiana Valentini
Sperimentazione: questo è il concetto chiave del lavoro realizzato da Benedetta Tagliabue – Miarelles Tagliabue EMBT. Già dal 2010 Benedetta Tagliabue – EMBT ha percorso un sentiero sperimentale che proseguirà anche con il progetto della futura stazione di Clichy-sous-Bois.
Un cammino artistico e professionale che ha portato l’architetto a presentare alla Biennale Architettura 2018 “Weaving Architecture”, con il supporto dell’American Hardwood Export Council (AHEC). Il tema dell’installazione in mostra all’Arsenale è quello dell’intrecciare: le relazioni fra le persone in uno spazio pubblico, intrecciare la città tramite la metropolitana, fino a intrecciare fisicamente la struttura della copertura e rivestirla di fibra di vetro. La copertura offre protezione e ombra, e aiuta a realizzare uno semi-open space confortevole per diverse attività collettive.
L’installazione e i materiali
“Weaving Architecture” è composta da diversi elementi intrecciati su due livelli: quello superiore è costruito con moduli di quercia rossa americana, mentre quello inferiore è fatto di acciaio. Elemento di connessione è la fibra di vetro di diversi colori, che armonizza e ammorbidisce i contorni dell’opera.
Insieme all’American Hardwood Export Council Benedetta ha intrapreso due anni fa un viaggio alla scoperta delle specie americane: ecco perché l’architetto ha scelto la quercia rossa per realizzare la sua opera. Le componenti in quercia sono state lavorate nel laboratorio artigiano Intrama di Madrid: si tratta di un materiale sostenibile, con eccezionali proprietà ambientali.
img by Giovanni Nardi
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