“Architettura e Memoria”: Mario Botta ospite a Cersaie

L’architetto ticinese Mario Botta sarà l’Architectural Guest Star alla 25° Edizione del Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, in un incontro che si terrà giovedì 4 ottobre 2007 alle 10.30 presso il Palazzo dei Congressi del quartiere fieristico di Bologna.
“Architettura e Memoria”, questo il titolo dell’evento, è promosso da Confindustria Ceramica ed organizzato da Edi.Cer. SpA nell’ambito della giornata dell’architettura che annualmente Cersaie dedica a questa disciplina, che la scorsa edizione vide la partecipazione del premio Pritzker Thom Mayne e di Massimiliano Fuksas.
L’incontro, introdotto dal Presidente della Commissione Attività Promozionali e Fiere dell’Associazione Vittorio Borelli e moderato da Aldo Colonetti, si rivolge a professionisti, studenti e al mondo delle imprese ceramiche e delle costruzioni e dell’interior design. 
Fin dal 1970, data di inizio della sua attività professionale a Lugano, Mario Botta caratterizza le sue realizzazioni da un'intensa ricerca progettuale che spazia nella realizzazione di diverse tipologie costruttive in tutto il mondo. Di concerto svolge un'importante attività didattica, tenendo conferenze, seminari e corsi presso scuole d'architettura in Europa, in Asia, negli Stati Uniti e in America Latina.
Nel 1976 è nominato professore invitato presso il Politecnico di Losanna e nel 1987 presso la Yale School of Architecture a New Haven, USA. Dal 1983 è professore titolare delle Scuole Politecniche Svizzere.
Dal 1982 al 1987 è membro della Commissione Federale Svizzera delle Belle Arti. Il suo lavoro è stato premiato con importanti riconoscimenti internazionali (tra i quali il Merit Award for Excellence in Design by the AIA per il Museo d'arte moderna a San Francisco).
Numerose sono le mostre dedicate alla sua ricerca. Nel corso degli ultimi anni si è impegnato come ideatore e fondatore nella realizzazione della nuova Accademia di Architettura Ticino di Mendrisio, della quale è stato direttore per l’anno accademico 2002/03. 
L’opera di Botta – il quale ha curato l’allestimento di “Guscio” con piastrelle ceramiche italiane presso la Triennale di Milano durante l’ultima edizione del Fuori Salone – è caratterizzata dalla capacità di sperimentare un’architettura che è la costruzione del contesto, cioè non un oggetto isolato ma un’entità che, per sua natura, si radica a un luogo che è sempre unico.
Per questo il territorio è parte integrante del progetto: la relazione con il sito si materializza soprattutto come un rapporto con la memoria del luogo, che deve essere sempre interpretato con l’atto architettonico. 
Tra le innumerevoli realizzazioni di prestigio che hanno caratterizzato l’attività dell’architetto ticinese si ricordano il teatro e la casa per la cultura a Chambéry, Francia (1987); la mediateca a Villeurbanne, Francia (1988); SFMOMA museo d’arte moderna a San Francisco, USA (1995); la cattedrale della resurrezione a Evry, Francia (1995); il museo Jean Tinguely a Basilea, Svizzera (1996); la sinagoga e centro dell’eredità ebraica a Tel Aviv, Israele (1998); la biblioteca municipale a Dortmund, Germania (1999); il Centro Dürrenmatt a Neuchâtel, Svizzera (2000); il  MART – Museo d’arte moderna e contemporanea a Rovereto, Italia (2003); la torre Kyobo a Seoul, Corea del Sud (2003); gli edifici amministrativi Tata CS e Hyderabad in India (2002/2003); la museo Fondazione Bodmer, Cologny, Svizzera (2003); la chiesa e centro pastorale Giovanni XXIII a Seriate, Italia (2004); la ristrutturazione del Teatro alla Scala di Milano, Italia (2004), la chiesa del Santo Volto, Torino, Italia (2006), il centro benessere Tschuggen Berg Oase, Arosa, Svizzera (2006).

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