La grande attenzione per l’Architettura – come strumento di trasformazione sostenibile del territorio – e l’Innovazione – come cantiere di ricerca per progettisti, committenza e impresa – ha fatto si che Italcementi Group si ponesse come obiettivo quello di declinare la qualità tecnologica del prodotto cemento con la dimensione estetica del costruire.
Il sostegno di Italcementi alle iniziative di Triennale vuole proporre un metodo multidisciplinare che racconti l’architettura nella sua essenza di progetto, ma anche nei materiali e nelle soluzioni ingegneristiche, come fattore economico, committenza e utilizzatore finale, come crescita sociale e riflessione culturale, processo di formazione urbana e intervento ambientale.
Il monumentale arco RepowerCharge, firmato da Italo Rota con Matteo Vercelloni, posto di fronte all’ingresso del Palazzo dell’Arte di Triennale e sede della nuova biglietteria, è stato realizzato in partnership con Italcementi con uno speciale calcestruzzo bianco con TX Active, il cemento fotcatalitico che mangia lo smog.
Un dialogo con il mondo dell’architettura che parte da lontano, 150 anni fa, da un primo esperimento nel 1864 in una villa di Scanzo, alle porte di Bergamo, per arrivare alla presenza in 22 paesi e 4 continenti. Un percorso accompagnato da grandi progettisti internazionali: da Gio Ponti e Pier Luigi Nervi con il grattacielo Pirelli e l’Aula delle Udienze Pontificie a Frank O. Gehry con il Museo Guggenheim, da Dominique Perrault con la Bibliothèque Nationale de France a Herzog & De Meuron e Virgilio Gutiérrez con il TEA Spazio Arti Tenerife, a Zaha Hadid con il MAXXI.
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