Assoprem, finalmente le regole per le Travi Prefabbricate Reticolari Miste

L’appuntamento ha riscosso un grande successo di fronte ad un attento pubblico di professionisti del settore.
Il Convegno è stato organizzato con la collaborazione di:
– 8 sponsor: IRO, Leali, 2SI, Italcementi, Italvis Protect, La Matassina, Ruredil, Siad
– 2 media partner: Il Giornale dell’ Edilizia, Tecniche Nuove
– 6 patrocinatori: CNI, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Collegio dei Tecnici della Industrializzazione edilizia, ICMQ, IIS, INARSIND.
– 8 relatori: i membri più attivi della redazione delle nuove linee guida e tutti i singoli membri del Gruppo di Lavoro che, con spirito volontaristico, stanno costruendo una casa comune per le Travi PREM.

Interventi
L’Ing Livio Izzo, Presidente Assoprem, ha aperto i lavori salutando e fornendo le motivazioni e gli obiettivi dell’Associazione.
Geom. Giuseppe Reato (Vicepresidente Assoprem) – “Le travi PREM: una ricchezza della tecnologia italiana”
Le PREM (travi prefabbricate reticolari miste) sono quelle strutture miste acciaio calcestruzzo ove l’acciaio è organizzato a formare una trave reticolare, che sostituiscono le travi prefabbricate in cemento armato vibrato o precompresso. La trave PREM nasce più di trenta anni fa e fin dalla concezione, per l’edilizia del terziario ed industrializzata, l’autoportanza ne è il requisito principale, ma con l’applicazione in campo civile, perde questa sua peculiarità. Le PREM sono autoportanti o non autoportanti, si presentano più leggere delle altre travi, flessibili, pratiche nell’impiego e più sicure. Il loro utilizzo comporta meno trasporti in cantiere e dispositivo di piazzamento (gru) meno onerosi. Con PREM non autoportanti in officina si assommeranno le operazioni dei carpentieri e dei posatori. La manodopera si esaurisce nel corretto posizionamento delle PREM, il cui uso non solo aumenta la sicurezza passiva del cantiere ma anche quella attiva riducendo le lavorazioni per il personale e i controlli per la direzione. Il loro impiego è una risposta significativa nei confronti dell’ambiente, grazie al massimo sfruttamento dei materiali in gioco ed a un evidente risparmio di materie prime.

Prof. Marco Savoia, Professore Ordinario Università di Bologna – Le “travi tralicciate in acciaio conglobate nel getto di calcestruzzo collaborante” nel nuovo Testo Unitario
Le travi reticolari miste hanno rappresentato una innovazione significativa nel campo dell’industrializzazione edilizia. Tuttavia, è molto attuale il problema di un loro corretto inquadramento normativo. La recente bozza delle Norme Tecniche per le Costruzioni è contradditoria. Prevede (par 4.6) che per le travi tralicciate in acciaio conglobate in getto di calcestruzzo sia necessaria l’autorizzazione del C.S.LL.PP. Tuttavia, le travi reticolari miste rispondono pienamente a quanto riportato al par 4.3 per le strutture composte acciaio-calcestruzzo. Ciò dipende dal fatto che non vi sono ancora linee guida riconosciute per la progettazione ed il controllo cui il normatore ed il progettista possano fare riferimento. Nel seminario sarà discusso come una Linea Guida quale quella in corso di stesura (CNR) possa consentire di equiparare una trave reticolare mista ad una struttura tradizionale (in acciaio, composta o in c.a.) e quindi contemplata dalle NTC, nonché definire una procedura per il controllo per l’ottenimento dell’autorizzazione del C.S.LL.PP per produzioni industrializzate.

Prof. Luigi Ascione, Professore Ordinario Università di Salerno – Le Travi Prefabbricate Reticolari Miste nel progetto di Documento Tecnico del CNR
È sensazione comune, da parte di quanti sono impegnati in attività di ricerca o di progettazione nel campo del consolidamento con FRP, che l’Italia stia assumendo una posizione particolare in ambito internazionale, sia per il valore dei contributi di conoscenza forniti, sia per la presenza di un patrimonio edilizio vario ed importante. Sono a tutti ben note le linee guida internazionali che si riferiscono unicamente ad organismi strutturali con ossatura di c.a. Il CNR ha promosso nel mondo accademico ed industriale una specifica iniziativa volta alla redazione di una collana di documenti sull’uso strutturale degli FRP nelle applicazioni di rinforzo strutturale. Allo stato attuale è in corso avanzato di elaborazione il documento sulle travi prefabbricate reticolari miste. In esso sono trattate le morfologie strutturali, le regole di progettazione, i dettagli costruttivi, la resistenza al fuoco e le indicazioni per le costruzioni in zona sismica, in linea con gli orientamenti recepiti nelle normative nazionali ed internazionali.

Prof. Giovanni Plizzari, Professore Ordinario Università di Brescia, Vicepresidente Collegio Tecnici dell’Industrializzazione Edilizia (CTE), coordinatore del Gruppo di Lavoro Costruzioni Ingegneria Strutturale in Europa (CIS-E) – Assoprem – Il percorso del Gruppo di Lavoro Nazionale CIS-E – Assoprem verso le Linee Guida
Le Linee Guida per le travi PREM (Prefabbricate Reticolari Miste) sono in preparazione da un Gruppo di Studio della Commissione Norme del CNR che recepirà, come base di partenza, la bozza del documento predisposta da un Gruppo di Lavoro (GdL) attivato da Assoprem con il coordinamento del CIS-E e si potrà avvalere dell’attività di supporto dello stesso gruppo di lavoro. L’obiettivo è mettere a disposizione di professionisti e costruttori tutte le informazioni utili per progettare e realizzare in sicurezza le travi reticolari miste. Nel GdL sono presenti le aziende associate ad Assoprem ed i rappresentanti di diverse università italiane, delle associazioni culturali e dei professionisti. Per supportare la stesura di tale documento, poi, il GdL ed Assoprem hanno programmato un’attività di ricerca finalizzata a chiarire gli aspetti dubbi relativi al comportamento strutturale delle travi PREM per integrare i risultati disponibili, ottenuti peraltro prima dell’arrivo delle nuove normative, nelle quali rivestono particolare importanza gli aspetti legati alla sismoresistenza degli elementi strutturali.

Prof.ssa Lidia La Mendola – Struttura e contenuti delle Linee Guida per le Travi Prefabbricate Reticolari Miste “PREM”
Il documento è strutturato in modo da contenere oltre ad una classificazione tipologica delle travi PREM prodotte in Italia, le seguenti indicazioni:
– i principi e i criteri di progettazione che garantiscono un adeguato comportamento delle travi PREM durante tutte le fasi di realizzazione, in esercizio e in condizioni ultime;
– i metodi di analisi strutturale più idonei per il calcolo nelle diverse fasi e le eventuali analisi di tipo locale laddove necessario;
– i criteri di progetto che tengono conto dell’azione eccezionale dovuta al fuoco;
– i dettagli e i particolari costruttivi;
– i criteri di dimensionamento delle saldature;
– le prescrizioni particolari per i nodi;
– i principi di progettazione, i criteri di scelta dei materiali, le tipologie strutturali e il fattore di struttura in presenza di sollecitazioni sismiche;
– le procedure da seguire per le fasi di fabbricazione, esecuzione, montaggio e collaudo.
L’attuale stesura costituisce una bozza che sarà resa conforme al Testo Unitario contenente le norme sulle costruzioni, in fase di definizione.

Prof. Paolo Riva, Professore Ordinario Università di Bergamo – Il Progetto di ricerca di interesse nazionale sulle Travi “PREM” finanziato da Assoprem
Nell’ambito della commissione per la redazione delle Linee Guida sulla progettazione delle Travi PREM, si è istituito un gruppo di ricerca che ha come finalità lo studio di problematiche specifiche inerenti il comportamento delle travi PREM e l’individuazione di criteri di verifica da poter proporre per le Linee Guida.
La ricerca è strutturata in due parti distinte: la prima parte, finanziata da ASSOPREM, vede coinvolte otto sedi universitarie ed è finalizzata alla verifica di alcuni aspetti del comportamento delle travi PREM essenziali per la redazione delle Linee Guida, quali comportamento a taglio, ritiro dei fondelli prefabbricati in calcestruzzo, criteri semplificati di verifica, instabilità flesso-torsionale in fase 1, viscosità; la seconda parte riguarda problemi di base, che richiedono studi sperimentali e numerici più approfonditi, ed i cui risultati non saranno immediatamente fruibili per le Linee Guida. Questa seconda parte vede coinvolte cinque sedi universitarie, che hanno presentato un progetto di ricerca nell’ambito del programma PRIN 2007, cofinanziato dal MIUR.

Ing. Donatella Guzzoni, Presidente dell’Ordine Ingegneri di Bergamo e Presidente dell’Associazione Tecnologi per l’Edilizia (ATE) – Il Professionista nel nuovo scenario normativo
Nel nostro settore ci sono state tecnologie e materiali che hanno avuto tempi di maturazione e di messa a punto lunghissimi diventando i materiali tradizionali, pensiamo al mattone romano, alle calci, alle calci aeree, all’evoluzione tecnologica. Questa conoscenza del mestiere passava attraverso l’arte del ben costruire, una trasmissione lenta che avveniva attraverso un apprendimento di precise procedure ben codificate. L’evoluzione normativa segue l’evoluzione tecnologica, ma dal 1960-70 le cose sono cambiate. Si è assistito ad un susseguirsi di nuove tecnologie, spesso non codificate, a ritmi tali da renderne difficile un utilizzo ed un controllo responsabili. Il nuovo testo delle “Norme Tecniche per le Costruzioni”, nel rispetto dell’evoluzione tecnologica e dell’innovazione, vuole risolvere questo problema indicando un percorso di regole chiare anche per tutti i materiali e prodotti non tradizionali o non trattati nelle Norme Tecniche. Da chiarire saranno invece ruoli e responsabilità dei progettisti. Il “chi fa che cosa” tema che il Testo delle nuove Norme Tecniche non può o non ha voluto affrontare, dovrà essere ben definito in un quadro legislativo adeguatamente riformato.

Ing. Livio Izzo – Il Produttore nella nuova cornice di norme e conoscenze. ENCICLOPREM, il nuovo strumento tecnico operativo
Le Travi Prem sono potenti, duttili ed efficaci, hanno avuto una crescente richiesta sul mercato arrivando a sessanta produttori sul territorio nazionale. Non esiste ancora una normativa in merito per confrontare e controllare le procedure previste dalla singola azienda produttrice, che dovrà documentare su quali criteri basa la propria progettazione e produzione sottoponendosi ad uno screening da parte di un terzo ente autorevole e qualificato. Per dimostrare il funzionamento delle “PREM” occorrono centinaia di prove di laboratorio, anni di lavoro e fondi di ricerca spesso proibitivi per la singola azienda, perciò Assoprem sta finanziando una ricerca per condividere i costi e arrivare a una conoscenza completa del prodotto. Accanto a ciò si è pensato di produrre e promuovere la formazione di una Norma tecnica o di un Documento Tecnico Terzo, di cui il Gruppo di Lavoro (GdL) CIS-E Assoprem ha prodotto una bozza molto dettagliata. Diventa essenziale il ruolo e l’iniziativa del STC e del Ministero essendo quest’ ultimo il solo titolato per emanare norme e la sua partecipazione attiva a questo processo diventa condizione essenziale. I produttori temono che le loro domande di autorizzazione rimangano ferme rimanendo scoperti nei confronti del collaudatore che esige l’autorizzazione dell’STC. Per mettere Professionisti e Produttori in condizione di potersi adeguare alle nuove norme e di approfondire la loro conoscenza sulle Travi PREM sta per nascere ENCICLOPREM.

Assoprem, finalmente le regole per le Travi Prefabbricate Reticolari Miste
Bologna, 25 Ottobre 2007

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