Attività sismica medio-alta per oltre 1/3 dell’Italia

Oltre un terzo del territorio italiano e' caratterizzato da un'attivita' sismica classificabile come medio-alta.
E' quanto afferma l'ultimo Annuario statistico italiano, sulla base del numero di terremoti e intensita' raggiunta nelle aree.
L'esigenza di elaborare una classificazione sismica del territorio nazionale, spiega l' Istat, nacque a seguito del terremoto di Reggio Calabria e Messina del dicembre 1908, di cui ricorre proprio quest'anno il centenario.
Solo dopo il sisma in Irpinia del 1980 pero' si e' arrivati ad una definizione complessiva della classificazione su basi scientifiche.
Secondo gli ultimi dati, aggiornati al 31 dicembre 2007, l'8,9% dei comuni ha un livello di sismicita' alta e il 43,1% dei comuni ha un livello di sismicita' minima.
La classificazione attuale vede infatti la presenza di quattro diverse zone: a sismicita' alta, media, bassa e minima. Spetta alle singole regioni, alle quali sono passate le competenze per la classificazione, la ripartizione in zone, sulla base dei criteri definiti dallo Stato.
La regione maggiormente esposta e' la Calabria: il 63,8% dei comuni rientra nel livello di alta sismicita', dove risulta residente il 61,6% della sua popolazione, sei calabresi su dieci vivono in una zona a forte rischio terremoti. Poi ci sono Basilicata e Molise, rispettivamente con il 34,4% e il 31,6%, a cui corrispondono il 38,4% e 24,1% della popolazione residente.
Osservando la quantita' di cittadini esposti al rischio, a registrare i valori piu' elevati sono Calabria e Campania, rispettivamente con oltre un milione la prima e piu' di 400mila abitanti la seconda.
La regione dove tutti i comuni sono classificati con sismicita' molto bassa e' la Sardegna.
Considerando l'Italia nel suo complesso, sono quasi 3 milioni i cittadini residenti in aree ad alta sismicita' (725 comuni), quasi 21 milioni quelli che abitano in un'area a media sismicita' (2.334 comuni), oltre 15 milioni e mezzo sono in una zona a sismicita' bassa (1.544 comuni) e circa 20 milioni in zona a sismicita' minima (3.448 comuni).
Dalla mappa quindi, Mezzogiorno e Centro risultano le aree piu' a rischio terremoto.
 
Fonte ANSA

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