Bagno cieco, ecco la normativa da rispettare: distanze, aerazione e dimensioni minime

Regole, requisiti e norme per realizzare un bagno cieco in casa: come procedere, pro e contro da considerare.

Bagno cieco, ecco la normativa da rispettare: distanze, aerazione e dimensioni minime

Il bagno cieco è un bagno senza finestre, di solito di piccole dimensioni. Una soluzione pratica da realizzare laddove non si voglia o non si possa aprire una nuova finestra, senza rinunciare alla comodità di un bagno in più.

Per essere a norma di legge, il bagno cieco deve rispettare alcuni requisiti imprescindibili, necessari a garantire la salubrità dell’ambiente. Anche se di dimensioni ridotte, il bagno cieco è uno spazio molto importante della casa, può dare maggiore comfort a chi vi abita e aumentare il valore di mercato dell’immobile.

Ma attenzione alla normativa: vediamo in quali casi si può realizzare il bagno cieco, quali sono le dimensioni minime indicate dalla legge e quale impianto di aerazione installare.

Bagno cieco, la normativa da rispettare

La realizzazione di un bagno cieco deve rispettare la normativa vigente sotto diversi aspetti, innanzitutto i metri quadrati e l’aerazione dell’ambiente. La norma che disciplina questi aspetti, e molti altri, è il Decreto Ministeriale Sanità del 5 luglio 1975.

Bagno cieco, la normativa da rispettare

Qui sono stabiliti i requisiti necessari per poter avere in casa un bagno cieco a norma:

  • dimensioni minime, la superficie calpestabile del bagno deve misurare almeno 1,5 metri quadrati, per i bagni di servizio, e almeno 2 metri quadrati, per i bagni principali;
  • altezza minima di 2,40 metri
  • dotazione di un sistema di aerazione meccanica
  • dotazione di un sistema di illuminazione artificiale

Oltre alle regole stabilite nel d.m. sanità 5 luglio 1975, ci sono poi alcune direttive differenziate da Comune a Comune, in base a dove l’immobile è ubicato. Dunque, prima di avviare i lavori, è bene avere il quadro della situazione sia della normativa nazionale che di eventuali utili sui divieti e direttive locali. A tale fine può essere utile consultare esperti del settore e avere il prospetto delle condizioni da rispettare e dei costi da sostenere.

Come deve essere l’impianto di areazione

Oltre alle dimensioni, un altro aspetto fondamentale per poter procedere alla costruzione del bagno cieco è assicurare una corretta aerazione dell’ambiente. Non essendoci finestre, questo aspetto è fondamentale per evitare muffa, umidità e cattivi odori.

In base alle esigenze di ciascuno, è possibile installare diverse tipologie di impianti di aerazione:

aspiratori, la soluzione più semplice ed economica
ventole, più costose dei semplici aspiratori ma più efficienti contro muffe e cattivi odori
sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC), si tratta di sistemi complessi che garantiscono il ricambio d’aria in modo costante
Per un bagno cieco il più efficiente e confortevole possibile, gli esperti del settore consigliano di installare un sistema di aerazione meccanica in abbinamento a una valvola di aerazione.

Bagno cieco: le dimensioni minime da rispettare per legge

Le dimensioni dell’immobile sono un aspetto dirimente da prendere in considerazione. Il bagno cieco può essere il “primo bagno” soltanto in abitazioni fino a 70 mq e con una sola camera da letto. Non ci sono limiti particolari, invece, se il bagno cieco viene adibito come secondo o terzo bagno dell’abitazione.

Passando alle dimensioni del bagno cieco, questo è ammesso dalla legge soltanto se rispetta le dimensioni minime:

  • non deve essere inferiore a 1,5 metri quadrati, per i bagni di servizio
  • non deve essere inferiore a 2 metri quadrati, per i bagni principali

L’altezza è standard, in entrambe le tipologie di bagno cieco deve essere di almeno 2,40 mq.

Pro e contro del bagno cieco in casa

Il bagno cieco è la soluzione più agevole da mettere in pratica per chi desidera un secondo bagno o un bagno di servizio e non ha la possibilità di aprire una nuova finestra nel muro (si pensi, ad esempio, alle abitazioni in condominio o con vincoli storici e architettonici).

I vantaggi sono diversi:

  • si può ricavare un secondo bagno senza ridurre eccessivamente lo spazio della casa e senza opere di muratura importanti e costose (come aprire una nuova finestra)
  • maggiore comfort per gli abitanti della casa e per eventuali ospiti
  • accresce il valore di mercato dell’immobile

Se è vero che i “pro” sono tanti, ci sono anche alcuni “contro” da considerare. Tra gli “svantaggi” del bagno cieco c’è sicuramente il fatto di avere maggiori problemi di condensa e umidità, a causa del ridotto ricambio d’aria, oltre ai cattivi odori che possono ristagnare se non viene installato un buon impianto di areazione.

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