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Per la realizzazione dell’innovativo centro polifunzionale ubicato nel Comune di Ternate sono entrati in gioco i principi della progettazione nZEB che hanno permesso di dare forma a un’opera caratterizzata da altissime prestazioni energetiche; il tutto grazie all’impiego della metodologia BIM. A cura di Fabiana MurgiaIndice: Sostenibilità e metodologia BIM Caratteristiche del progetto La sala polifunzionale sostenibile trova spazio all’interno del parco Berrini di Ternate, figlia di un progetto architettonico, strutturale e impiantistico sviluppato da GP Project Srl mediante l’utilizzo della metodologia BIM. Un progetto che pone il Comune di Ternate in una posizione decisamente avanzata, anticipando di ben sette anni l’obbligo normativo del c.d. Decreto BIM.Questo ambizioso progetto rappresenta la prima opera pubblica a Energia Quasi Zero,aspetto fondamentale grazie al quale il Comune si è aggiudicato la menzione speciale al Digital&BIM Award 2019 nella categoria Edifici Pubblici, e si caratterizza per la rapidità dell’esecuzione, la semplicità distributiva, l’assenza di barriere architettoniche, la sicurezza antincendio, la sicurezza antisismica e la flessibilità degli ambienti. Sostenibilità e metodologia BIM Il centro polifunzionale di Ternate è stato realizzato in tempi estremamente rapidi rispettando i principi che caratterizzano la bioarchitettura, avvalendosi dell’impiego di tematiche innovative sia in materia di architettura che di ingegneria.La rapidità di esecuzione è da attribuirsi in particolar modo all’impiego della metodologia BIM secondo UNI 11337.Questo tipo di progettazione ha permesso, infatti, di sfruttare un sistema collaborativo qualitativo generando una partecipazione attiva tra i vari attori del processo edilizio, tra cui la Stazione Appaltante e le imprese, che si è tradotta in un’ottimizzazione delle fasi di progettazione, costruzione e gestione dell’opera. Caratteristiche del progetto Per la realizzazione del centro polifunzionale GP Project Srl ha deciso di impiegare un sistema di prefabbricazione costituito da 6 portali a tre cerniere in legno lamellare e copertura prefabbricata caratterizzata da cassoni in legno lamellare pre-coibentati con paglia compressa; a completamento dell’opera sono state disposte, in un secondo tempo, pareti tipo Pablok lungo tutto il perimetro e opere interne quali pareti divisorie in gessofibra, controsoffitti acustici, un nuovo palco, servizi igienici e tutta l’impiantistica a supporto del palazzetto.La realizzazione della struttura si è protratta per soli sei mesi grazie alla tipologia di struttura impiegata e alla collaborazione partecipata degli attori del processo produttivo, impegnati nell’utilizzo dell’Ambiente Condivisione Dati (ACDat) anche per la gestione del cantiere.Il risultato sorprendente mostra un edificio dalle altissime prestazioni di sostenibilità ambientale che rispetta appieno i principi della bioarchitettura prediligendo l’utilizzo di materiali naturali quali legno, paglia compressa e gessofibra con EPD. Altro significativo aspetto che caratterizza l’edificio è l’elevata sismoresistenza degli elementi principali e secondari, compresi divisori, controsoffitti e staffe sismiche per gli impianti. La realizzazione dell’opera ha registrato una spesa inferiore ai 900 €/mq, rispettando il capitolato e i contratti d’appalto e dimostrando che la realizzazione di un’opera pubblica ex novo in tempi rapidi e con alte prestazioni a budget competitivi è possibile. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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