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Biodivercity è un progetto innovativo: tre isole sulla costa meridionale dell’isola di Penang, in Malesia, dove la crescita ecologica ed economica è assicurata. Tre isole dove le persone e la natura coesistono, in uno dei luoghi più ricchi di biodiversità del pianeta la redazione Indice degli argomenti: Tre isole ma un unico ecosistema Ecologia, ambiente e architettura Gli studi di architettura BIG – bjarke ingels group, Hijjas e Ramboll hanno vinto il concorso internazionale, lanciato lo scorso gennaio, per progettare il masterplan per le isole del sud di Penang in Malesia. Alla base del concorso la volontà da parte del governo locale di trasformare le isole in una destinazione globale sostenibile. Biodivercity, questo il nome della proposta vincente, sarà in grado di fornire ai residenti circa 4,6 km di spiagge pubbliche, 2 km quadrati di parchi e un lungomare di 25 km. Il progetto è concepito come un mosaico urbano di tre diverse isole con un chiaro focus sulla vivibilità, sostenibilità ambientale, inclusività sociale ed economica. “E’ un immenso onore essere stati scelti per immaginare il futuro dell’arcipelago malese”, afferma Bjarke Ingels, fondatore e direttore creativo del gruppo BIG. “L’architettura e il design, così come l’arte e la scienza, possono dare forma al nostro futuro. Aspetto ancora più evidente in questo posto, dove ci stiamo letteralmente imbarcando in un viaggio per creare più Malesia per le generazioni future. Abbiamo deciso di puntare ad un nuovo arcipelago che mira ad essere sia culturalmente che biologicamente diversificato rispetto agli sviluppi precedenti” conclude. Tre isole ma un unico ecosistema Biodivercity è concepito come un mosaico urbano di tre diverse isole, “the channels”, “the mangroves” e “the laguna”. La prima isola sarà realizzata in tre fasi distinte complementari: la prima fase sarà dedicata alla costruzione di un parco tecnologico dedicato allo sviluppo dello business locale, la seconda fase sarà dedicata alla costruzione delle strutture di governance e delle istituzioni di ricerca e in ultimo, le terza fase, spingerà sulla diffusione del patrimonio culturale, scientifico ed ambientale di tutta l’area. L’isola di The Channels La seconda isola, the mangroves, sarà realizzata attorno ad una rete di zone umide urbane e sarà dedicata alle imprese. Il suo design richiamerà le omonime foreste di mangrovie, un’importante infrastruttura naturale che funge anche da centrale energetica in grado di sequestrare più di quattro volte la quantità di carbonio rispetto ad una foresta tipica. Al centro dell’isola, verrà realizzato l’edificio soprannominato “the bamboo beacon”, dedicato ad ospitare riunioni, conferenze ed eventi di portata internazionale, in grado di trasmettere al mondo le conoscenze sviluppate in biodivercity. “The laguna” l’isola più occidentale del masterplan, è un’oasi di vita ecologica, organizzata attorno a un porto turistico centrale. Otto isole minori formano un arcipelago in miniatura, dove le abitazioni galleggianti, su palafitte e terrazze sfruttano l’ambiente naturale. Ecologia, ambiente e architettura Tutti gli edifici delle tre isole saranno progettati per funzionare in modo efficiente e, nella maggior parte dei casi, saranno costruiti utilizzando materiali a basse emissioni di carbonio come bambù e legno malese. Nell’ambiente sottomarino, gli habitat di nuova costituzione supporteranno la biodiversità sott’acqua, fornendo zone di riproduzione per le specie autoctone. Le riserve forestali sono collegate alle spiagge costiere attraverso una rete di corridoi ecologici. Biodivercity sarà dotato di un sistema integrato di risorse idriche, energie rinnovabili e gestione dei rifiuti, tutte riunite in un ecosistema creato dall’uomo. “Piuttosto che progettare una città per automobili – aggiunge Ingels – abbiamo progettato la biodiversità per i corsi d’acqua, i treni e per diversi tipi di mobilità personale, formando un ambiente multimodale. Il paesaggio urbano risultante sarà una celebrazione di Penang come crocevia economica, ecologica e sociale del mondo” conclude. credits img, Bjarke Ingels Group Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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